capitolo 8

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"JISUNG?!"

il maggiore spalancò la porta ritrovandosi Jisung davanti ad essa visibilmente scioccato dalla sua veloce ed improvvisa reazione.

Jisung: Minho..?

il minore squadrò dalla testa ai piedi Minho, era pallido come al solito, portava gli occhiali a differenza di quando va a scuola, era in pantaloncini e felpa lunga, aveva gli occhi assonnati e le guance rosee.

Minho: che ci fai qui?

Jisung: i vestiti

Minho: ahh...si certo, sono puliti, fammeli prendere

Jisung: posso entrare in camera tua mentre li cerchi?

Minho: si certo ma non starmi troppo vicino, non vorrei mischiarti qualcosa

Jisung entrò in camera di Minho e la osservò attentamente.
non era un luogo affatto disordinato ed era molto pulito, si notavano diversi poster attaccati sui muri, i libri che probabilmente leggeva quando si annoiava e pacchetti di medicine in giro, alcuni erano visibilmente vuoti mentre la maggior parte non era nemmeno stato aperto.
Minho prese i vestiti che aveva preso in prestito da Jisung e glieli ritornò senza esitazione, e lui si rese conto che forse stava sbagliando sul conto di Minho.

Jisung però non faceva altro che notare che c'era un qualcosa che non andava nel maggiore e questo pensiero lo stava tormentando da quando l'aveva visto.
Minho camminava in maniera "oscillante" come se potesse crollare da un momento all'altro, sembrava fragile come un foglio di carta notando anche quanto fosse magro.
le sue teorie vennero confermate quando Minho nel tentativo di spostare la sedia al suo posto cadde per terra in ginocchio, cercando in seguito di rialzarsi, ma con molte difficoltà.
Jisung si avvicinò subito a lui ponendogli la mano senza manco pensare troppo a cosa stesse facendo.

Jisung: tutto okay?

Minho afferrò la mano di Jisung e annuì debolmente.

Minho: dovresti tornare a casa ora, non voglio mischiarti nulla, hai tutto quello che volevi

Jisung: tutto okay Minho?

Minho: sto bene

fu in quel momento che Jisung capì che Minho aveva decisamente qualcosa oltre che la febbre.

Jisung: secondo me dovresti stenderti

Minho: se sei qua non posso mica stendermi

Jisung: tu stenditi, io vado a parlare un secondo con tua madre

Minho: mia madre?

Jisung: zitto e fai quello che ti dico

Minho: non puoi rivolgerti così ad un tuo hyung

Jisung: infatti non ho mai detto che lo sei

Jisung lasciò la stanza e scese al piano di sotto dalla madre di Minho.

mamma di minho: Jisung stai andando via?

Jisung: se non la disturbo ancora no

mamma di minho: tranquillo non disturbi, dimmi tutto

Jisung: potrei rimanere con Minho?

mamma di minho: mi chiedi il permesso?
disse ridendo

Jisung: si signora..sono arrivato qua all'improvviso quindi se disturbo andrò via immediatamente

mamma di minho: non ti preoccupare puoi rimanere anche a cena se ti va

Jisung: davvero? grazie mille

Jisung salì di nuovo al piano di sopra e ritrovò Minho addormentato.
il maggiore era rannicchiato in un angolo del letto abbracciando un enorme cuscino.
Jisung trovò la scena estremamente carina ma decise di non fargli nessuna foto perché non avevano così tanta confidenza.
o forse era solo lui a non volergliene dare..
il minore toccò la fronte del ragazzo mentre era nel mondo dei sogni ed era ancora calda, mentre le sue braccia erano particolarmente fredde.
gironzolò per la stanza cercando di fare più silenzio possibile fin quando trovò una coperta e la mise sopra il debole corpo di Minho per provare a riscaldarlo.
stette seduto affianco a lui fino al punto di addormentarsi assieme al maggiore, iniziando a sentire una sorta di sollievo dentro di se, come se tutte le preoccupazioni fossero diventate più "leggere".

Jisung si svegliò quando sentii il braccio di Minho addosso cercando di abbracciarlo, si guardò intorno e notò che il cuscino che usava il ragazzo in precedenza era per terra, quindi si, Jisung era appena diventato il nuovo sostituto.
con molta delicatezza il minore spostò il braccio di Minho, si alzò dal letto per prendergli il cuscino e glielo rimise accanto.

improvvisamente Minho incominciò a tossire senza fermarsi un secondo, alzando il busto di scatto dal letto.
Prese uno dei fazzoletti che aveva sul comodino ed incominciò a soffiarsi il naso.

Jisung: h-minho tutto okay?

Minho: c-che ci fai ancora qua..? credevo te ne fossi andato...

Jisung notò quanto il naso di Minho fosse tappato solo sentendolo parlare.

Jisung: non me ne andrò così facilmente

Minho: poi lo stalker maniaco sarei io?

Jisung: si, sempre

Jisung: vuoi acqua?

Minho: no, che ore sono?

Jisung: sono le..nove meno dieci

Minho: cazzo dovrei mangiare..
disse bisbigliando

Jisung: ti porto da mangiare

Minho: non ho fame tranquillo

Jisung: si che hai fame invece

Minho: ho detto che non ho fame, vai a casa

Jisung: se io ho detto che hai fame, tu. hai. fame.

Minho: ...Jisung..?

Jisung: cosa vuoi mangiare?

Minho: qualsiasi cosa abbia preparato mia ma-

Jisung alla velocità della luce uscii dalla stanza.
Minho pensò che fosse andato in cucina ma il ragazzo tornò dopo un bel po' con due piatti.

Jisung: tua mamma è un sacco gentile, ha preparato il Samgyetang per entrambi

Minho: strano..lei non lo sa cucinare

Jisung cambiò espressione per un secondo, cercò di non farlo notare e fortunatamente il Minho non se ne accorse.

Minho: aspetta, ma perché sei ancora qua..?

Jisung: quando avrai finito di mangiare andrò via

Minho: io non posso farlo..

Jisung si avvicinò a Minho e bisbigliò al suo orecchio

Jisung: se non intendi mangiare per conto tuo sono disposto ad imboccarti fino all'ultimo boccone, non vuoi questa umiliazione vero?

Minho spalancò gli occhi dal sentire Jisung così vicino, troppo vicino.

Jisung si allontanò e iniziò a fissare il ragazzo che a sua volta fissava il piatto senza muovere un muscolo.

Jisung: ti prego mangia..

Minho alzò lo sguardo e per sbaglio il suo e quello di Jisung si incontrarono.
il minore lo guardava con aria stranamente preoccupata rispetto al solito e lo stava implorando in tutti i modi di mangiare.
Minho distolse il contatto visivo dopo poco ritornando a guardare il piatto, contò fino a 3 e diede il primo boccone stringendo forte gli occhi mentre ingoiava.
appena li aprì di nuovo l'espressione di Jisung era diversa, sembrava felice..?

Jisung: com'è?

lo chiese con un tono dolce che Minho non aveva mai sentito da parte sua, faticava a credere che quello che avesse davanti fosse Han Jisung.

Minho: b-buono..

Jisung gli sorrise.

Minho a vederlo sorridere si sentì un po' meglio e diede un altro boccone senza pensarci troppo.
Pian piano Minho finì il piatto senza manco accorgersene e darsi una colpa.

Jisung: visto? non era difficile. Com'era? opinione finale?

Minho: era veramente buono..

Jisung gli sorrise di nuovo sentendosi soddisfatto.

Jisung: l'ho fatto io

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