capitolo 18

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passò qualche ora e Minho si svegliò a causa del dolore lancinante al braccio dopo essersi per sbaglio girato dal lato dolente.
si alzò dal letto sentendo l'arto così debole da non poterlo quasi muovere senza farsi male e andò di nuovo il bagno.
la benda era piena di macchie rosso scuro e decise di toglierla per cambiarla.
i tagli erano ancora freschi, usare l'acqua ossigenata avrebbe bruciato come l'inferno quindi decise solo di sciacquare il braccio per ripulirlo...però quando provò a mettere una crema si rese conto di tutte le cicatrici che aveva e si sentì leggermente in colpa per se stesso.
ricordava quando era piccolo ed era un bambino spensierato, quando è iniziato tutto questo?
quando aveva 6 anni era già bullizzato dai suoi compagni di classe, le medie furono uguali ed alle superiori iniziò a subire le conseguenze del passato, decidendo di farsi male da solo in qualsiasi modo.
inizialmente si grattava in braccio quando si sentiva stressato, poi ha iniziato a darsi pizzicotti, poi ha deciso di provare a bere ma non gli faceva così tanto effetto, incominciò a non mangiare ed infine i tagli.

elementari bullismo fisico
medie bullismo psicologico
superiori autolesionismo

Minho ricordava il suo passato con tristezza e piano piano si stava distruggendo.
i sensi di colpa ed i rimpianti aumentavano ogni giorno sempre di più e fu per questo che tentò il suicidio provando a buttarsi dal ponte mapo.
"se mi uccido sarà meglio per tutti" questo pensava.
fortunatamente quel giorno l'aiutò una signora anziana che lo vide in lontananza e corse da lui per aiutarlo, sfortunatamente quella donna morì qualche giorno dopo per cause a lui sconosciute.

Minho si fasciò di nuovo il braccio e andò di nuovo a letto addormentandosi piangendo dal dolore.

-

il giorno dopo dovette andare a scuola sotto obbligo di sua madre.
appena mise piede in classe ci fu bangchan che lo ispezionò.

Bangchan: sei pallido

Minho: manco ciao mi dici

Bangchan: dormito bene?

Minho: si

Bangchan: bugiardo, tu non dormi mai

Minho: stavolta si, che ne sai?

Bangchan: ti conosco bene

Minho: pensa ciò che vuoi

Bangchan: ok ma sei ugualmente pallido

Minho: sto bene

Bangchan: non ti credo ma ti lascerò stare per stavolta

iniziarono le lezioni e l'attenzione di Minho era costantemente distratta dal suo braccio che continuava a fare male come se non ci fosse un domani, sentiva come se le ferite pulsassero.
Bangchan di tanto in tanto si girava verso minho visto che sentiva dei suoi lamenti trattenuti.

Bangchan: stai bene?

Minho sorrise

Minho: ho mal di pancia da ieri

Bangchan: ahh okay pensavo ti fossi fatto male, vai in bagno no?

Minho: eh si a pensarci hai ragione

Minho alzò la mano e andò in bagno.
ancora una volta non c'era nessuno e si tolse la benda per far respirare un po' le ferite.
Sciacquò una ennesima volta il braccio e sobbalzò appena sentì la porta aprirsi.
Tirò subito giù la manica e quello che entrò in bagno era proprio Jisung.

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