CAPITOLO 31

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To heal a wound
you need to stop touching
It

« Io lo sapevo già. »
Cassandra alzò le sopracciglia. « Si? »
I polpastrelli seguirono l'espressione stupita sollevandosi leggermente verso l'alto. Erano poggiati sulla poltrona del salone di bellezza che frequentava di solito.
« Si, dalla festa al maneggio. » Figurati se non doveva fare la super psicologa. La giovane roteò lo sguardo, e poi tornó con la mente alla festa. Le fece male da morire. Ma strinse i denti e si raccontò che non dovesse pensarci.
Come non ci sta sicuramente pensando lui, d'altronde.

« Non è successo niente di che. »
« No, ma si capiva dal modo in cui ti guardava mentre parlava di te. »
Cassandra scosse il capo in modo fintamente indifferente. « Non credo. »
« E Klaus se n'era accorto. »
« Klaus si incazza sempre, se non fosse stato per quel discorso avrebbe trovato un altro motivo.
E comunque no, non avevi capito. » Lo ribadí ancora, questa volta spostò lo sguardo oltre i piedi a mollo nella vaschetta piena d'acqua.
Chissà cosa stava pensando Lidia. Probabilmente, si chiedeva come potesse una persona essere cosí pazza da sfidare Klaus e mandare all'aria un rapporto pur di stare con un'altra, e poi decidere che non glie ne fregasse più niente. Come diavolo funzionava la mente di Cassandra? Che cosa l'aveva turbata tanto?
Se ti impegni ci arrivi... a cosa Cass stava cercando di non pensare, che cosa la spingeva alla negazione, il modo di affrontare i problemi piü drastico e distruttivo che conoscesse?

Non poteva essere l'amore per Klaus, quello c'era già quando aveva deciso di frequentare Aron.
« Secondo me era evidente, anche se era con Irina, quella sera. » Irina. Un'altra che Cass aveva considerato una minaccia.
Minaccia per cosa, poi.
Bingo.
Lo sguardo della bionda si perse per un attimo, poi cercò di ricomporsi. Arrivò l'estetista, per fortuna. Lidia cercó la sua attenzione, ancora. « Era con lei, giusto? » Non rispose. Fece finta di essere impegnata a guardare come la giovane le toglieva le pellicine dalle dita per poi metterle lo smalto. « Cass... » La richiamò, ancora.
Era con un'altra, anche quella volta. Aron era sempre con le altre. « Si, si. Appunto, io non contavo niente. » Lo disse velocemente, una punta di rabbia nel tono di voce.
Ecco, il problema. Lidia sorrise, era gelosa, sapere che era stato con un'altra doveva averla fatta star male. Non era pronta per affrontare l'amore, una relazione, una storia segreta e neanche per farsi spezzare il cuore. Quindi faceva finta non fosse mai esistito nulla. « Magari cercava solo di non pensarci, era il suo modo, magari non la desiderava, voleva solo dimenticarsi di te. »
« Buon per lui, spero ci sia riuscito. »
« Tu avevi gli allenamenti, il maneggio, Vanessa. Lui era sempre con Klaus, ci ha provato. »
« Ti rendi conto di cosa mi stai dicendo? » Che stava andando contro il suo amato, difendendolo?
« Non sono d'accordo con tuo fratello, ha esagerato. »
« ...Tutto sto casino per niente. » A Cassy venne da ridere, inclinò il capo di lato mentre indicava alla stessa ragazza di prima il colore nero per lo smalto da usare. Sospirò piano, pensò che Aron le mancasse da morire, ma anche che non potesse permettersela, tutta quella malinconia. Abbassò lo sguardo. Lidia s'incantò a osservarla, era un groviglio intricato di emozioni, le si leggevano tutte sul volto ma era difficile distinguerle, passava una e poi subito l'altra. Poi cercava di combatterle ma finiva sempre per tornare triste.

« Hai provato a parlare con lui? »
« È andato via— » Senza salutarmi. Dillo. Perchè le era venuta voglia di raccontarle quelle cose? Poteva benissimo chiamare Vanessa e sfogarsi. Forse era Klaus che la mandava. No, era troppo furba. « Io so che anche lui pensa sia la cosa giusta. » Lo disse con una tale rassegnazione che Lidia per poco non temette d'averla persa davvero. « Di non parlarci, intendo.
Era il piano dall'inizio, nessuno voleva far arrabbiare Klaus. »
« Cioè vi siete messi insieme con l'obbiettivo di lasciarvi? » Effettivamente aveva poco senso.
« Mica ci siamo messi insieme, non siamo mai neanche andati ad un appuntamento, non abbiamo mai fatto niente di tutte quelle cose che fa la gente quando si fidanza. » Mai sia.
E a te, sarebbe piaciuto andare con lui ad un vero appuntamento? Lidia pensava di si. Aveva già capito tutto. Anche quanto fosse sbagliato che una persona come Cassandra trovasse un Aron, e che lui volesse lei. Non si sarebbero mai fatti del bene a vicenda, si portavano troppi mostri dentro. Comunque, dopo aver deciso di farsi mettere lo smalto rosso, rivolse un'altra strana occhiata alla bionda.

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