Capitolo 31 - Esami

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<< Alex >> lo salutai.

Non lo vedevo dal giorno della sua rivelazione sull'incidente di Giada.

<< Scusa se non mi sono fatto vivo in questi giorni, ho avuto dei problemi... >> si giustificò, visibilmente agitato.

Notai che un livido ben evidente gli tingeva di violaceo l'occhio destro.

<< Che ti è successo? >> gli chiesi, preoccupata.

<< Niente, sono caduto dalle scale >>.

Era evidente che stesse mentendo.

<< È stato Federico? >> domandai.

La mia era più un'affermazione che una domanda.

<< Alex, ti ha minacciato? >> insistetti.

<< No, Federico non c'entra nulla >> mi assicurò, facendomi segno con la mano di abbassare la voce. << La faccenda è molto più complessa di quello che credi >>.

<< Melissa, stanno facendo l'appello! >> mi chiamò Giacomo.

<< Arrivo! >> risposi. << Allora? >> mi rivolsi nuovamente ad Alex.

<< Vai a fare il compito >> mi esortò. << Ne riparliamo pomeriggio >>.

Feci come mi aveva detto.

Dopo quella discussione, se possibile, ero più agitata di prima.

<< Tutto ok? >> si interessò Giacomo, notando la mia espressione turbata.

<< Sì >> lo tranquillizzai.

Lo salutai ed entrai mestamente in aula.

<< Allora? >> mi accolse Federico, prendendomi il dizionario di italiano di mano. << Come è andata la notte prima degli esami? >>.

<< Ho dormito >> lo liquidai, sedendomi in prima fila.

****

Come avevo previsto, quell'anno l'analisi del testo fu proprio su un brano de "Il barone rampante" di Calvino. Dopo cinque, estenuanti ore di compito, all'uscita dall'aula mi ritrovai di fronte Giacomo.

<< Ti daranno il premio "fidanzato dell'anno" >> gli dissi, salutandolo.

<< Sicuramente >> mi sorrise, passandomi una bottiglietta d'acqua. << Come è andata? Hai indovinato su Calvino, Cooman >>.

<< Sono più una Cassandra che una Sibilla, in realtà. Mi sono portata sfiga da sola >> esclamai, bevendo una generosa quantità d'acqua. << Spero di non aver fatto qualche errore di distrazione. Ero agitatissima... >>.

<< Stai tranquilla >> mi rassicurò. << Hai il cento e lode assicurato >>.

<< Zitto! Ancora non si sa neppure come è andata questa prova! >> piagnucolai.

Ero decisamente la persona più insicura e scaramantica del mondo.

<< Piuttosto, mi accompagneresti in un posto? >> gli chiesi, cambiando argomento.

<< Certo, ma dopo aver pranzato >> mi assicurò, tirando fuori dall'auto due pizze. << A lei, madame >>.

Presi la pizza che mi aveva porto e la mangiai rapidamente, affamata. Mentre pranzavamo, scrissi un sms ad Alex, informandomi su dove voleva che ci incontrassimo.

Il mistero della casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora