AlmaEsco dalla classe mischiandomi in mezzo a tutti i miei compagni fino ad arrivare di fronte al mio armadietto. Afferro la felpa e la indosso, sciolgo i capelli e alzo il cappuccio.
La giornata di oggi mi ha scossa più del dovuto. Dax è irriconoscibile e non riesco a capire se è arrabbiato perché al ristorante non mi sono accorta che fosse lui o perché sia scoppiato a ridere appena è arrivato Roan, ma credo che sia solo il suo solito modo di essere arrogante come quando era piccolo.
Non credo sia arrabbiato dal momento che si è seduto vicino a me e nonostante le nostre incomprensioni mi ha difesa davanti alla Harper senza esitazione. L'effetto che mi fa il suo ritorno è contrastante, da un lato sono contenta per Maggy perché ha di nuovo suo fratello, dall'altro lato mi divora la paura che mi allontani di nuovo da lei. Non l'ho mai capito, Dax, è sempre stato un bambino educato con tutti, eppure qualcosa lo induceva a essere diverso con me, a diventare sadico.
Scambio rapidamente i libri, questa volta facendo attenzione a prendere quello giusto. Ho una sensazione strana quando Dax mi sta vicino e i suoi amici sembrano essere costantemente con gli occhi puntati su ogni mio movimento.
In lontananza vedo dei capelli rossi e scompigliati, un viso pieno di lentiggini e quegli occhi verdi che mi trasmettono tranquillità, e più si avvicina, più mi sento sicura. Allargo le braccia aspettando che mi veda. Il suo profumo di fresco mi invade le narici. Mi stringe delicatamente e tutte le parti del suo corpo si incastrano perfettamente con le mie. Appoggia le labbra sulle mie e sento il suo sapore.
La giornata sembra infinita ed è solo passata un'ora di lezione, ma potremmo saltare la prossima per rendere la giornata più interessante. Sarebbe un'ottima idea se portassi Roan al lago dove siamo stati interrotti da Dax e il tempo sicuramente passerà più velocemente che qui, ma lui mi precede. Le nostre idee sembrano connesse, le nostre menti attratte una dall'altra, i nostri cuori battono con un'intesa unica e quando ci abbracciamo sembra crearsi una fusione.
«Che ne dici di saltare la prossima ora?» Intravedo la speranza nei suoi occhi.
Annuisco.
Afferro la sua mano e lo trascino fuori dall'edificio. Ci affrettiamo alla stazione dell'autobus e saliamo sul primo che passa.
«Stiamo andando nella direzione giusta?» Roan scoppia a ridere.
«Non lo so, io seguivo te.»
Gli colpisco la spalla. «Tu mi hai portato lì, non io, perciò io seguo te, non tu me.» La sua risata continua e inizio anche io.
«Che importa dove andiamo se siamo insieme?» Ha ragione, ovunque purché insieme.Guardo fuori dal finestrino, il paesaggio è una distesa verde di alberi altissimi. Passano davanti ai miei occhi così veloci che fatico a rendermi conto quanti siano. Immagino quali animali possano vivere lì in mezzo e che senso di libertà debbano avere. Non mi sono mai sentita libera per davvero e più volte mi sono chiesta che cosa sia essa realmente. Non conosco la risposta e forse non la saprò mai. Roan mi studia, le sue labbra si incurvano e i suoi occhi sono lucidi. Mi prende la mano proprio nel momento in cui l'autobus si ferma.
«Scendiamo qui.» Il suo entusiasmo trapela da ogni poro.
«Ma non c'è niente qui.» Mi alza prendendomi per la vita e non lasciandomi più parlare.La mia testa è adagiata sulla sua schiena, le gambe sull'addome e le sue spalle sorreggono tutto il peso del mio corpo. Fatico un po' a respirare per via della posizione, ma i suoi modi spensierati mi fanno dimenticare ogni dolore. Agito velocemente le gambe per farmi mettere giù. Con i pugni gli colpisco delicatamente la schiena. Mi sostiene finché riesco a mettere i piedi per terra.
Roan si toglie la felpa e rimane coperto dalla sola canottiera che fa risaltare i muscoli scolpiti del petto e delle braccia. Adagia l'indumento sull'erba umida per permettermi di sedermi. Mi tolgo le scarpe e mi accomodo, sdraiandomi per sentire il profumo di Roan rimasto sui vestiti mischiarsi con l'odore dell'erba fresca. Lo guardo mentre raccoglie quei piccoli e maestosi fiori indaco. Così insolita e altalenante è la natura, crea delle rappresentazioni pittoresche dove i colori si mischiano in modo spontaneo e Roan si addice perfettamente a questo quadro. I capelli rosso fuoco mi ricordano la primavera in contrasto con le nuvole nel cielo, così grigie e minacciose e la dolcezza del suo viso mi intenerisce.
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CURSE - Passione dannata
Roman d'amourAlma è una giovane adolescente. Le sue giornate di dividono tra la scuola, la sua migliore amica e il suo primo ragazzo. Niente può travolgere la sua vita, niente tranne il destino. L'arrivo in città di una remota "amicizia", così vecchia da non s...