- Ok,allora prima di iniziare volevo solo scusarmi sinceramente per la mia assenza,in parte è stata colpa della scuola e dello studio ma sono anche una persona che dimentica le cose in fretta quindi come avrete intuito ho dimenticato di postare per un pò ... scusate davvero tanto,ora mi appunto di aggiornare due volte alla settimana così non mi perderò ahahah-
Passando al capitolo vorrei il vostro parere per continuare con la storia perchè come ho già detto nel capitolo precedente qui cambia completamente l'ambientazione e la trama. Quindi fatemi sapere se vi piace come continua ^^ - Buona lettura *^*
Il paesaggio dinanzi a me sembrava uno dei tanti frammenti di pensiero rubati dalla mente di un pensatore ... Alti alberi ornavano la lunga strada ghiaiata attraverso il bosco silenzioso,era autunno inoltrato e le chiome degli alberi iniziavano a perdere le loro foglie con l'eleganza di un cigno. Ero seduto nel sedile del passeggero e osservavo la natura che mi circondava,Niall era alla giuda e controllava in silenzio la strada da percorrere. Sospirai a mi appoggiai al finestrino nervoso,Josh si accorse del mio umore e mi appoggiò una mano sulla spalla -tutto bene amico ?- Mi voltai a guardarlo,non era cambiato molto dalla prima volta che lo vidi,aveva ancora i capelli castani e gli occhi erano più azzurri del solito,una tonalità che mi faceva sempre riflettere,era come se cambiassero colore proprio come i miei ma in modo molto meno accentuato,passavano dal celeste chiaro al blu più scuro da un momento all'altro,forse era la luce che li colpiva e li faceva mutare. Annuì percettibilmente e gli sorrisi leggermente,era inutile dire loro una bugia,non stavo affatto bene,avevo perso la persona più speciale della mia vita e tutte le persone che credevo mie amiche mi avevano abbandonato lasciandomi cadere in un oblio tale da costringermi a chiudermi in me stesso. Due anni, erano passati settecentotrenta giorni dalla mia partenza dalla mia terra natia. I due anni erano successe tante cose,troppe per essere sopportate da un ragazzino di diciassette anni. Nel tempo trascorso lontano ho trovato alcune persone nella mia stessa situazione,Niall e Josh sono due di loro. Quando ero a terra e senza una direzione loro erano li accanto a me a consolarmi e a dirmi che tutto si sarebbe risolto. Dovevo la mia vita a loro e così iniziò la mia ascesa al mondo criminale ... Ora vi starete chiedendo come sia finito così in basso,bhe, la verità è che non avevo altro nella vita,ero solo e inutile in un grande mondo che andava avanti. Iniziai a fare qualche lavoretto per un gruppo di mafiosi che lavoravano dei paraggi,sapevo che quella non era la strada giusta ma non avevo alternative. Mi accaparrai la loro fiducia facendo tutto quello che volevano,successe però che origliai una discussione tra i due capi della banda e mi sentì le parole "ragazzo nuovo. Morto" così feci l'unica cosa possibile in quel momento. Un proiettile in fronte ad ognuno e tutto fu risolto. Presi il comando dell'azienda con la forza e portai con me Niall e Josh visto che anche loro avevano bisogno di soldi. Iniziammo con piccole rapine qua e la per poi concentrarci sulla vendita di droghe e pasticche. In poche parole ero diventato un ragazzo di malavita. Quello che però non sapevano era che quando avevo del tempo libero andavo all'ospedale della mia città e restavo ore accanto a mia madre ... Già,mia madre ... Dopo la chiamata dal dottore era peggiorata molto fino a cadere in coma definitivo. Erano 6 mesi che le stavo accanto senza che lei potesse sentirmi o vedermi,avevo perso l'unica cosa bella della mia vita,se ne era andata anche se il suo cuore batteva ancora. Mi strinsi nelle spalle sentendo un brivido percorrermi la schiena,non pensavo quasi mai a lei,o almeno,allontanavo tutti i pensieri che avevo di lei per evitare crolli emotivi,inutile dire che la notte piangevo,era l'unico momento in cui ero veramente me stesso. Il grande suv nero oltrepassò un cartello che indicava l'ingresso nella città di Bolzano e riconobbi immediatamente la fontana principale e il viale alberato che portava alla scuola ... Avevo mollato la scuola quel pomeriggio al parco,non volevo più averne a che fare,dovevo pensare a mia madre e non allo studio. -Allora,staremo tutti in un albergo e li lavoreremo sugli affari- La voce di Niall mi risvegliò dai ricordi -No,verrete a stare da me,sono da solo e ho due camere da letto,io posso dormire sul divano - dissi guardando fuori dal finestrino. Sentì gli sguardi dei due ragazzi su di me -Sarà meglio così,almeno le chiavi le abbiamo solo noi e nessuno può entrare a scoprire la droga - spiegai con fare annoiato. Sentì Josh concordare e Niall annuire in accordo. La macchina seguì il viale fino ad arrivare alla mia casa,la piccola villetta dove avevo passato la mia infanzia e dove tutto era iniziato. Scesi velocemente ed entrai dentro ritrovando l'odore di fresco di mia madre,mi mancava,troppo. Sospirai e cercai di pensare ad altro,non potevo piangere davanti ai miei compagni. Senza voltarmi mi diressi al secondo piano- Le camere sono la prima e la seconda a destra,il bagno e davanti alle scale- spiegai ai ragazzi. Lasciai la mia borsa con la droga sopra al letto della mia camera e tornai di sotto. Mi sedetti sul divano e gemetti dal dolore alla schiena,ultimamente no dormivo molto bene,Niall mi raggiunse e mi diede una pacca sulla spalla sinistra -Questa sera si esce - Lo guardai storto -E dove si va ? -Josh si sedette davanti a me e mi sorrise,un sorriso maligno non uno sincero -Un tipo non ci ha pagato per la droga,una grande quantità di droga - Spiegò Niall. Sospirai e annuì,quella era la mia vita,quello era il mio lavoro e lo sarebbe sempre stato. -Partiamo a mezzanotte e dobbiamo finire entro le due - disse Josh grattandosi il capo,da quando avevamo un limite di tempo ? -Come mai abbiamo un coprifuoco?- chiesi divertito,Niall sogghignò guardando Josh -Il tizio che l'ha presa se l'è svignata,è da ieri che non abbiamo sue notizie ma ha lasciato suo figlio nella casa,gli lasceremo un bel pensierino per quando tornerà - Non potei fare altro che essere un po' spaventato,cosa avevano intenzione di fare ? Annuì e guardai l'orario e constatai che saremmo partiti in due ore,decisi così di fare un pisolino per prendere un po' di energie. Chi era il tizio ? Come mai non ne avevo mai sentito parlare ?
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Fireproof
FanfictionMi sembrava incredibile che qualcuno che ammiravo potesse amarmi -- Zarry --