Capitolo 6

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Passò così il fine settimana,la mattina e il pomeriggio restavo chiuso in camera a dormire e la sera uscivo a vendere il mio corpo per soldi,in media ogni giorno che ci andavo guadagnavo 80 euro ma me ne servivano ben altri per aiutare mia madre a tenere la casa.

Al “The Rogue” ero molto  richiesto non molto per il mio aspetto ma perchè ero l’unico ragazzo che si vendeva,tutte le altre persone erano ragazze. Diciamo che ero uno dei giocattoli più scelti sia dai giovani che da uomini di quarant’anni e passa,ma mi andava bene,spesso erano proprio loro a pagare di più per le mie prestazioni.

Aprì gli occhi sentendo un dolore allucinante alla schiena che mi fece voltare e sbuffare. Scostai le coperte dal mio corpo privo di maglietta e mi alzai lentamente cercando di non sforzare la schiena. Quella mattina ci sarebbe stata scuola e come ben sapevo sarebbe iniziata la settimana di campeggio studio come la chiamavano i professori. Presi un borsone nero e lo riempì di magliette e pantaloni per i cinque giorni che avrei passato senza tornare a casa. Scelsi prevalentemente magliette a maniche corte e jeans ma misi anche una felpa e una camicia. Chiusi la zip della borsa e mi vestì con una maglietta bianca e un paio di jeans chiari a macchie scure. Camminai fino al bagno e mi guardai allo specchio. I segni del vecchio livido di Styles erano spariti facendo tornare il solito colore al mio zigomo, i segni dei graffi erano piccoli e quasi invisibili. Sospirai e puntai il mio sguardo sui miei occhi e vidi il solito colore ambrato acceso. Presi la mia borsa e velocemente uscì di casa notando che Kate non era presente.

La strada era vuota e deserta,ogni tanto passavano persone in bicicletta o a piedi ma nessun segno di vetture,attraversai il fosso e mi diressi verso la scuola,il campeggio era proprio accanto ad essa. A quanto ricordavo accanto al edificio c’era un grande parco e un lago circondato da un bosco di conifere e querceti secolari, Kate mi aveva anche detto che nascosto tra gli alberi c’era un vecchio ospedale abbandonato ma io non lo avevo mai visto neanche da lontano. Passai accanto alla scuola e mi diressi verso l’entrata del parco dove trovai un uomo di circa trent’anni. Quando gli passai accanto lui mi fermò per una spalla facendomi girare

- Scusa,chi sei tu ? -

- Malik -

affermai senza guardarlo negli occhi

Lui annuì e mi consegnò un foglio con scritte le lezioni e dove era la mia tenda. Lo ringraziai ed entrai nel parco seguendo le indicazioni per trovare la mia tenda. Dopo interminabili minuti intravidi un cartellino con scritto 33° e proprio dietro di esso c’era una tenda rossa abbastanza grande per due persone. Sbuffai e lasciai la mia borsa dentro di essa notando che era attrezzata per due persone ma le cabine erano separate. Era come se ci fossero altre due tende dentro di essa,meglio così pensai,almeno non dovevo condividere il letto non nessuno . Decisi di prendere la prima a sinistra perchè aveva una finestrella di rete che dava sul lago. Uscì poco dopo deciso a perlustrare tutta la zona coperta di tende,non sapevo perchè volevano farci dormire fuori di casa,ma non mi ero fatto troppe domande e avevo lasciato scorrere come sempre. Camminai in riva al lago guardando dalla parte opposta dove c’era un gruppo di alberi morti. Sospirai e volsi lo sguardo davanti a me e vidi che erano arrivati altri ragazzi della scuola.

Secondo il foglio le lezioni si sarebbero svolte sempre dalle dieci a mezzogiorno e ogni giorno si sarebbe fatta una materia differente e con mio grande stupore avrebbero dato anche i compiti a casa.

Quella sera sarei andato sicuramente al The Rogue,l’unica cosa che mi preoccupava era il fatto che avrei dormito in una tenda con un'altra persona,non che mi desse fastidio,solo che per la scuola il coprifuoco era alle sette di sera ed io ci sarei dovuto andare alle otto. Non potevo andarci prima perchè allo stesso orario avrebbero controllato che tutti gli alunni fossero nelle tende,non avevo scampo,se mi vedessero sarei nei guai perchè probabilmente manderebbero qualcuno a seguirmi.  Deglutì pensando sul da farsi ma fui interrotto da una ragazza che cercò di attirare la mia attenzione.

- ehi scusa,  sapresti dirmi dove si trova la tenda numero 13 B? - la guardai per un momento,era del mio stesso anno,capelli castani leggermente mossi,grandi occhi azzurri  e mani piccoline a sorreggere il foglio che avevo anche io. Indossava una camicia nera e un paio di leggins grigi con scarpe bianche. Sorrisi e mi avvicinai a lei.

- guarda, la mia tenda è quella la, se la tua è la 13 B deve essere davanti alla mia -

dissi per poi indicarla con in dito e lei sembrò capire

-Oh grazie mille -

disse prima di sorridermi e avviarsi verso la sua tenda che da dove ero io sembrava grigia. Mi voltai di nuovo verso l’ingresso del parco notando altre persone,mi spostai vicino ad un bar chiuso e mi accesi una sigaretta cercando di rilassare i nervi. In un certo senso quella sigaretta mi aiutò perchè senza pensarci elimina dalla mente la scuola e il The Rogue ma in fondo sapevo che non mi faceva bene fumare. Kate sapeva della mia dipendenza ma non aveva mai detto nulla anche perchè ne fumavo una o due solo quando ne sentivo il disperato bisogno.

Si fecero le dieci e mi ritrovai seduto a prendere appunti di latino da un professore che non conoscevo, di fianco a me c’era la ragazza che avevo aiutato la mattina con la tenda e insieme a noi c’erano altri dieci o undici ragazzi che non conoscevo neanche di vista. Passò così il pomeriggio,dopo le lezioni ci portarono a visitare il lago vietandoci però di fare il bagno anche se l’acqua era limpidissima. Verso le cinque tornai dentro la mia tenda per iniziare a fare i compiti per il giorno seguente ma appena dentro incontrai un altro ragazzo,alto capelli castani mossi,occhi verdi e diversi tatuaggi sulle braccia. Lui mi guardò abbastanza sorpreso poi si voltò per sistemare le sue cose.

Merda! 

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