Capitolo 7

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Anche lui si metteva in mezzo adesso? Non avevo già abbastanza problemi di mio ? Sospirai e mi infilai dentro la mia cabina chiudendo la porta di tela che ci divideva. Mi sedetti sul mio letto che poi era solo un  piumone e un cuscino e presi fuori gli appunti iniziando a svolgere i compiti. Dovevo finirli prima delle sette così sarei stato libero di uscire senza problemi.

Dopo mezz’ora uno dei professori bussò alla nostra tenda e Styles andò ad aprire per sentire quello che aveva da dire.

- Ragazzi stiamo servendo la cena - disse velocemente

Styles sbuffò e si voltò verso di me che avevo tirato fuori il viso dalla mia cabina. Guardai prima il mio compagno di stanza e poi l’insegnate per poi scuotere il capo

-io non ho fame -

avvisai prima di sospirare e rintanarmi lontano da loro. Presi fuori il cellulare sentendolo vibrare. Era un messaggio di Niall,lo aprì, diceva che lui quella sera non sarebbe stato presente e mi chiedeva se volevo uscire con lui a bere qualcosa. Decisi di chiamarlo,dovevo dirgli alcune cose importanti,non sapevo come avesse avuto il mio numero ma lasciai scorrere e ripetei il suo numero.

-ehi Niall, ho un piccolo problema. Dovrei venire questa sera ma non mi lasciano uscire - dissi sperando di non essere stato sentito

-ti vengo a prendere io se per te va bene, tanto sono qui vicino a bere - disse

- Lo faresti sul serio ? - chiesi stupito

- certo amico,  arrivo in un attimo -  disse

Non avevo mai pensato che Niall potesse essere un ragazzo gentile e disponibile ma dopo quella chiamata dovetti ricredermi. Chiusi il cellulare ed uscì dalla tenda per prendere un po’ d’aria e mentre lo facevo vidi Styles seduto dentro la sua cabina a guardarsi il polso disegnato dai tatuaggi neri.  Lo ignorai completamente ed aprì la porta di tela e mi concessi un respiro profondo sentendo l’aria fresca della sera. Era quasi il tramonto e da li a breve Niall sarebbe arrivato a prendermi per portarmi nel luogo che non volevo più vedere. Sentì la tensione tornare e cercai di placarla evitandomi di prendere un’altra sigaretta,non potevo farlo, era solo il primo giorno dei prossimi 30 che avrei passato in quella tenda troppo piccola per i miei gusti.

Proprio quando stavo per tornare dentro la tenda si aprì e Styles uscì guardandomi . Lo scansai e tornai dentro a prendere il mio cellulare e una giacca di pelle. Passai di nuovo l’entrata e vidi che il mio compagno era ancora li fermo,lo ignorai e mi avviai verso il cancello del parco illuminato dalla luce di un lampione già acceso anche se il sole non era ancora tramontato.

- dove vai?  - La sua voce mi fece gelare il sangue,lo odiavo con tutto me stesso e solo il fatto che mi stesse parlando mi fece serrare i pugni dentro le tasche dalla rabbia. Non mi degnai neanche di voltarmi esclamando un “Da qualche parte” prima di continuare per la mia strada. Erano le sei e mezza e Niall era già fuori ad aspettarmi con un sorriso sul volto,accanto a lui c’era lo stesso uomo che quella mattina mi aveva fermato per chiedermi il nome.

- lui è tuo fratello?  - mi chiese

Io annuì e salì sulla macchina del biondo

- visto? Non era cosí difficile -  disse Niall per poi partire velocemente

Lo ringraziai subito e lui sembrò felice di vedermi visto che non perse mai il sorriso per tutto il tragitto.

Il biondo si fermò davanti alla villa e mi salutò prima di ripartire sulla strada. Sospirai e varcai ancora una volta quel cancello che ormai sognavo anche la notte. Quella sera la musica era forte e le sale piene di gente di tutte le età,mi avvicinai al banco dove c’era una ragazza in reggiseno che mi diede una birra riconoscendomi all’istante. La ringraziai e la bevvi tutta in un sorso sperando che anche quella notte avrei dimenticato i volti dei clienti che mi avrebbero usato a loro piacimento. Una,due e poi tre ore dentro quell’edificio rumoroso,avevo guadagnato solo 80 euro e non ero affatto soddisfatto del risultato,avevo deciso di restare ancora un po’ per trovare un altro cliente il quale arrivò dopo le undici di sera. Almeno guadagnai altri 70 euro da un uomo che sarebbe potuto essere mio nonno. Uscì dalla villa e ripresi la strada per tornare al campeggio poco distante. Non volevo tornarci,non volevo vedere Styles e nemmeno le altre persone,volevo solo dormire nella mia stanza senza essere disturbato e magari finire la scuola una volta per tutte.

Arrivai al cancello a mezzanotte meno dieci dopo venti minuti di camminata al buio. Non c’era nessuno di guardai così scavalcai il muretto e a passo svelto raggiunsi la mia tenda che era completamente buia. Il più piano possibile entrai dentro la mia cabina notando che il mio compagno stava già dormendo o almeno così pensavo visto che la sua cabina era al buio.

Mi stesi dolorante e presi un respiro prima di nascondere i soldi dentro la mia borsa e rannicchiarmi sotto le coperte ancora vestito. Presi velocemente sonno cadendo nel mondo dei sogni prima di quanto pensassi.

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