capitolo 8

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La mattina seguente fui svegliato dai passi di Styles fuori dalla mia cabina. Mi girai sul piumone cercando di riprendere sonno ma mi fu impossibile perchè il coglione che dormiva accanto a me iniziò a parlare ad alta voce e a graffiare la mia tenda facendomi svegliare del tutto. Mi sedetti sul posto e mi passai una mano sugli occhi pizzicanti per poi cambiarmi con una canottiera nera e un paio di jeans chiari. Aprì la porta e trovai Styles davanti a me con le braccia incrociate al petto e uno sguardo infastidito.

- a che ora sei tornato ieri sera?  -  mi chiese

Alzai le spalle e mi diressi verso l’uscita ma fui bloccato dal suo corpo che mi mise davanti. Sbuffai stanco

- Styles lasciami passare -  dissi spingendolo lontano dalla porta e uscendo fuori ignorando le sue bestemmie.

Doveva essere tarda mattina perchè il sole era già alto e faceva già caldo,mi guardai attorno e non vidi nessun alunno nei dintorni. Mi voltai e vidi Styles che si accendeva una sigaretta tranquillamente

- dove sono tutti?  - chiesi

- a lezione suppongo - disse sorridendo

Merda! Avevo lezione !

- che ore sono?  -

chiesi allarmato

Lui estrasse il cellulare lentamente - Ormai mezzogiorno -

- merda!  -

esclamai tirando un calcio ad una delle pigne li vicino

Ecco,adesso avrei pure preso una nota per non essermi presentato a lezione,perfetto insomma. Mi morsi il labbro irritato e benedissi il cielo che non avevo sigarette in tasca se non una sarebbe stata già tra le mie labbra. Tornai dentro e mi sedetti nella zona giorno dove c’erano dei cuscini sparsi e cercai di calmarmi e ragionare.  Appoggiai la schiena alla tenda e respirai forte guardando per terra,Styles mi raggiunse e si fermò davanti a me

- allora, mi dici dove sei stato ieri?  - lo

guardai stranito per poi sbuffare

- io sono serio -  disse

Scossi il capo e mi alzai passandogli accanto e diretto verso l’uscita

- non aspettarmi - dissi per poi uscire

Uscì e camminai per il bosco sperando di non essere seguito da nessuno,tanto meno da Styles. Come poteva comportarsi così con me  dopo tutto quello che mi aveva fatto? Cercai di non pensarci e mi inoltrai dentro il fitto per trovare un po’ di tranquillità. Molto più che probabilmente avrei preso una punizione assieme a Styles per il fatto di non essere andati a lezione quella mattina. Sospirai e tastai le tasche alla ricerca di una sigaretta,ne avevo un disperato bisogno, volevo togliermi tutti i problemi dalla testa se no non avrei retto quella giornata. Sbuffai notando che non ne avevo a disposizione e mi appoggiai ad un tronco di una grande quercia. Odiavo la mia vita ...  Sentì uno strano dolore alla pancia e mi portai una mano al punto dolente tastando alla ricerca di un livido che però non trovai. Serrai la mascella e mi ricordai che era ormai un giorno che non toccavo cibo. Mi staccai dal mio appoggio e a passo svelto tornai verso la scuola per mangiare qualcosa preso dalle macchinette. L’erba era ancora verde sebbene fossimo vicino all’estate e gli alberi erano ancora privi di fiori anche se ricoperti di verdi foglie. Sorrisi lievemente e con la mani in tasca ripassai sui miei passi precedenti per poi tornare alla tenda,volevo assolutamente una sigaretta. Entrai dentro e mi stupì di non trovarci Styles,probabilmente era uscito a incontrare i suoi compagni o per evitare di incontrarmi. Presi il mio borsone e dopo aver ribaltato tutti i vestiti trovai il pacchetto ancora chiuso,qualcosa dentro di me balzò dalla felicità mentre afferravo una sigaretta e la portavo alle labbra. Richiusi la borsa e tornai fuori aspirando forte. Sapevo che non dovevo fumare ma era più forte di me,spesso era difficile resistere alle pressioni della scuola e della famiglia,per non parlare del lavoro ...

Chiusi gli occhi e mandai la testa al’indietro stressato,ci sarei dovuto andare anche quella sera,dovevo avere una certa regolarità con i clienti altrimenti non mi pagavano a dovere. Aspirai di nuovo e gettai il mozzicone della sigaretta a terra e lo pestai con un piede incurante dei cestini poco distanti da me. Mi strinsi nelle spalle e a passo lento mi diressi verso l’edificio principale della nostra nuova scuola provvisoria. Avrai parlato con il professore e mi sarei scusato per non essere stato alla sua lezione anche se francamente me ne infischiavo proprio della scuola,in quel momento era l’ultima cosa che mi importava.  Varcai la soglia della porta e mi avvicinai ad una donna che doveva essere una che si occupava delle pulizie

- Il signor Rossi? - chiesi guardandomi attorno

- Secondo porta a destra - disse continuando a sfogliare un registro,la ringraziai velocemente e seguì le sue indicazioni arrivando davanti ad una porta beige e mogano. Presi un respiro e bussai per poi entrare dentro.

Mi fermai sulla porta notando che il professore non era solo,infatti, seduto davanti alla sua cattedra c’era un ragazzo dai capelli ricci e occhi verdi, davanti a me c’era Styles. Trattenni il respiro e serrai la mascella quando il ragazzo si voltò a guardarmi con un espressione indecifrabile.

- Torno più tardi ..- dissi voltandomi ma la voce del professore mi fece fermare

- Malik, venga dentro, se non sbaglio anche lei non era presente alla lezione di un’ora fa,non è forse così? -

Mi voltai a guardarlo e annuì prima di entrare e chiudere la porta alle mie spalle per poi sedermi accanto al mio compagno di tenda, e in quel momento non potei fare a meno di pensare alla punizione ...

-------------- SPAZIO AUTRICE ---------------------

Ehi ! ragazze come state? scusate se non ho potuto aggiornare prima ):

è un capitolo abbastanza lungo ^^ Spero vi piaccia (:

Commentateee *^* 

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