capitolo 1

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un altro scossone, più forte degli altri. cado nuovamente.
Le mie braccia hanno attutito la caduta insieme al mio di dietro.
si apre il soffitto, come una scatola. I Raggi solari scontrano il mio viso.
i luminosi raggi solari mi accecano mentre mi riscaldano le guance.
Metto subito una mano davanti agli occhi per crearmi quella poca ombra per non farmi diventare completamente cieca.
sento delle voci.
La confusione emerge nella mia testa. tra le voci ne spicca una in particolare:
<<È una ragazza>>.
Lentamente la mia vista si abitua, ci sono molti volti, qualche metro più su intorno a me.
Abbasso la mano per vedere meglio le persone sopra di me. il sole continua a solleticarmi le guance.
<<guardatela è tutta spaventata>>
esclama una voce maschile, affiancata da risatine.
<< tu non lo eri cagasotto? >>
ridacchia un ragazzo forse in preda da un ricordo limpido, strizzo gli occhi per inquadrarlo bene, aveva i capelli biondi e i tratti bambineschi.
il ragazzo chiamato cagasotto esclama:
<<com'è che mi hai chiamato?>>
il ragazzo cerca di sembrare minaccioso di fronte al biondo venendo verso di lui, il ragazzo però rimane impassibile.
un altro ragazzo, un giovane dai tratti asiatici, si mette in mezzo.
<<su gally smettila, newt vai ad aiutarla>>
il mio sguardo si sposta sopra al ragazzo biondo che atterra a pochi passi da me.
io sono ancora a terra.
con un sorriso mi offre la mano per aiutarmi ad alzarmi.
io un pò titubante accetto il suo aiuto e mi alzo. le voci sopra di noi non si sono fermate.
<<Benvenuta nella radura Fagiolina>>
sono parecchio confusa dalla situazione, guardo per bene tutti i volti sopra di me.
Erano tutti ragazzi.
Non so se è meglio essere spaventati o meno, sinceramente.
Il ragazzo mi sorride e mi aiuta ad uscire da quella specie di scatola infernale.

sono in mezzo alla folla, mi fissano tutti.

Dove sono? Chi sono tutte queste persone? Chi sono IO?

Mi accorgo di non ricordare nulla su di me. Mi prende il panico.
mi guardo intorno, cerco di uscire dal quel casino per cercare un po d'aria per schiarirmi le idee.
<<dove vai?>>
scontro un tipo. alzo lo sguardo.
era deciso a non spostarsi.
<<lasciami passare>>
dico quasi senza fiato.
il ragazzo si mette a ridere,aveva il naso alla francese e due sopracciglia molto incurvate.
<<che cazzo lasciami passare>>
quasi urlo arrabbiata

come mi chiamo?

questo pensiero mi dava alla testa.
<<ha detto di spostarti cazzo>>
il ragazzo dai tratti asiatici spinge il garzone davanti a me, lasciandomi la via spianata.
non ci penso due volte e incomincio a correre.
non so dove, dovunque è meglio che stare li.
corro senza pensare a cosa c'è davanti a me.
vado veloce, l'erba alta mi sfiorava i polpacci. l'aria sferza i miei capelli castani lasciandomi quella sensazione di libertà.
le mie orecchie sono invase dal magnifico rumore del vento.

rimango sconvolta quando realizzo che c'è un un muro alto forse centinaia di metri in lontananza davanti a me.
il sole sta lentamente tramontando. continuo a correre.
mi guardo intorno, altre mura.
mura, delle maledette mura senza una dannata fessura per passarci oltre.

improvvisamente una forza mi scaglia a terra all'indietro. sono sdraiata abbastanza dolorante a terra.
mi appoggio sui gomiti.
ho il fiatone.
i polmoni vanno in fiamme.
sento l'ombra di chi mi ha spinto davanti a me.
lo vedo in controluce.
aveva le mani ai fianchi e sento che ha anche lui il fiatone.
<<vai veloce eh fagiolina>>
mi siedo per bene massaggiandomi la testa. la voce mi è familiare.
<<scusa, non sapevo come fermarti>>
mi allunga la mano. io lo guardo. lui mi guarda.
è il ragazzo asiatico.
subito, in uno scatto mi alzo. prima che potessi rimettermi a correre lui mi prende per i fianchi e mi ributta a terra. prontamente gli tiro un calcio sullo stinco.
cade a terra.
<<merda>>
esclama massaggiandosi la gamba e afferrandomi il polso cosicché no mb potessi scappare
<<lasciami>>
dico cercando di allentare il suo polso. dopo pochi secondi di tentativi lui alza le sopracciglia e mi guarda.
<<per quanto vuoi continuare?>>
io lo guardo sconvolta
<<me ne voglio andare da questo posto>>
dico decisa un po troppo forte
<<non si può fagiolina>>
mi giro, il ragazzo da capelli biondi viene verso di noi insieme a due ragazzi: un ragazzo dalla pelle scura e un ragazzino riccio paffutello.
corrugo le sopracciglia
<<benvenuta nella radura>>
il ragazzo dalla pelle scura mi sorride
<<sei la prima fagiolina nella radura>>
il ragazzino riccio mi dice tutto contento.
Aggrotto la fronte.

Chi sono io in che cosa?

runner¹ // minhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora