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Finalmente è mattina:
Oggi è un giorno davvero speciale, finalmente dopo tanto tempo rivedo mio fratello e la mia migliore amica di infanzia Rosa.
Non li vedo da tanto poiché sono stati all'ipm assieme al fratello di Rosa.
Oggi finalmente escono, quindi li andiamo a prendere e poi stiamo a casa dei Ricci tutta l'estate.
La scuola è appena finita, e per tutto giugno e luglio non ho intenzione di toccare libro.
Mi alzai dal letto e mi andai a fare una doccia.

Mi alzai dal letto e mi andai a fare una doccia

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Mi misi una tuta leggera ma non troppo, dato che qui in Campania inizia a fare caldo

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Mi misi una tuta leggera ma non troppo, dato che qui in Campania inizia a fare caldo.
Mi truccai leggerissima e afferrai la mia enorme valigia e mi avviai verso il piano di sotto.
Mia madre aveva preparato la valigia anche per Edo.
Da quando se ne andato la mia vita è diventata grigia, la casa era vuota senza di lui.
Non vedevo più le sue scarpe in giro per casa, i bicchieri che lasciava per tutta la cucina...
Da quando è andato via non ho toccato minimamente la sua stanza, apparte una volta che sono andata nel suo letto a piangere.
Mi è mancato tanto tanto tanto, per non parlare di rosa.
Io non ho amici al di la di rosa, percui da quando hanno arrestato anche lei ero..vuota, sola...
Ma ora tutto sta per cambiare, finalmente rivedrò le mie uniche due ragioni di vita.
Papà aveva appena finito di infilare le valigie nel cofano, così salì in macchina e ci avviammo verso l'ipm.
Guardavo fuori dal finestrino ascoltando la musica, ma i miei occhi si facevano sempre più pesanti e alla fine mi sono addormentata.

Sentì qualcuno che mi scuoteva.
"Giadaaaa"
Urlava mia madre.
Mi svegliai e scesi dalla macchina.
Eravamo vicino ad un porto, c'erano le barche e gli yatch, mi girai verso l'imponente struttura davanti a me.
Finalmente arrivò il momento:
I cancelli si aprirono e vidi dopo tanto tempo Rosa Edo e Ciro.
Corsi verso Edoardo e gli saltai addosso, lui mi prese in braccio e mi strinse fortissimo.
"Vita miij"
Disse quasi piangendo.
Edoardo mi fece scendere e non appena i miei piedi toccarono terra Rosa mi saltò addosso, persi l'equilibrio e cademmo come due stupide.
Scoppiammo a ridere, poi ci rialzammo e ci avviammo verso la macchina.
"E a me niente?"
Mi chiede Ciro con un sorrisetto ironico.
"No"
Dissi ironicamente facendogli il gesto dell'ombrello.
Lui rise e si avviò a salutare i miei genitori.
Ormai per Ciro e rosa i miei genitori sono i suoi zii, e per me è altrettanto.
Salimmo in macchina e ci avviammo verso la villa ricci.
Fortunatamente la nostra macchina era grande.
Dietro c'era Edo sul lato del finestrino, vicino Rosa, poi Ciro e sull'altro lato del finestrino io.
Sentivo Edo e Rosa parlare di qualcosa, Edo quando fa così sembra una ragazzina che sparla delle sue amichette.
Mi infilai le cuffie per non sentirli e..indovinate?
Mi addormantai nuovamente.

Rosa Ricci

Parlavo tranquillamente con Edo quando improvvisamente sento sua mamma chiedere una cosa a Giada.
Lei non rispose.
"Giada?"
La chiamò.
Il padre spostò lo specchietto nella su direzione e si accorsero che dormiva.
Anche Ciro si era addormentato, e l'uno era appoggiato sulla spalla dell'altra.
"Cumm' su bellill"
Disse il padre ripoggiando lo sguardo sulla strada.
Poi Rosy, che sarebbe la mamma di Giada e Edo, la chiamiamo così perchè anche lei si chiama Rosa, prese il telefono e iniziò a fare le foto a Ciro e Giada.
"Cumm su bell"
"Poi mandami tutto eh"
Dissi ironicamente.
Io e Edo iniziammo a ridere, poi continuammo a parlare.

Edoardo Conte

"Pà"
Chiamai mio padre.
"C re"
Mi risponde sospirando.
"C putimm fermà?"
"E pcchè?"
Mi chiede.
"Agg'à piscià"
"Va buo"
Disse mio padre.
"Eduà e cumm si scostumat"
"E pcchè?"
Chiesi.
"Non lo potevi dire più garbatamente?"
Sbuffai e appoggiai la testa contro il finestrino.
Rosa si appoggiò sul mio braccio e io lo misi dietro alle sue spalle.
Dopo ore e ore arrivammo nella villa Ricci.
"Eduà nuje pijamm e valigj, vuje
scetat i criatur"
Ovviamente si riferiva a Ciro e Giada.
Scesi dalla macchina e aprì la portiera dal loro lato e iniziai a gridare per svegliarli.

Giada Conte

Sentì la voce di mio fratello urlare.
Aprì lentamente gli occhi e mi accorsi che ero attaccata a Ciro.
Mi staccai come se mi fossi scottata e svegliai Ciro.
"C reee"
Disse mettendosi le mani in faccia.
"Sust cirù, siamo arrivati"
Dice Edoardo avviandosi verso la porta.

Angolo autrice
Ciao ragazzi, com'è la mia storia?
Vi piace? Fatemelo sapere, scusate se ho cancellato l'altra storia ma non mi piaceva.❤️

Una Conte Ricci ||Ciro Ricci||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora