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Sentì bussare alla porta.
"Pozz trasì?"
È Ciro...
"Entra"
Entra lentamente chiudendo la porta dietro di sé.
Mi alzai e lo guardai malissimo.
Lui mi poggiò una mano sulla ferita.
"Mi dispiace"
"T dispiac o cazz"
Abbassò lo sguardo.
"Se si faceva male Carmine era meglio? Eh?"
Continua a non rispondere.
"Ou"
Gli afferrai il mento costringendolo a guardarmi.
"Perchè lo hai fatto?"
Poi lo mollai.
Abbassò dinuovo lo sguardo e se ne andò via velocemente.
Ero confusa ma il mio istinto diceva di seguirlo.
Lo inseguì fino al giardino.
Corsi ancora più veloce per andargli davanti e bloccarlo.
"FERMATI CAZZO"
Urlo.
Lui si ferma e si porta le mani in volto.
"Arrispunn"
Ci fu un'attimo di silenzio.
"PCCHÈ CARMINE DI SALVO M STA 'NGOPP O CAZZ"
Grida.
Proprio in quel momento, ebbi tutte le idee chiare.
Un altro amore non corrisposto.
Mi vennero gli occhi lucidi ma penso che non se ne accorse.
Corsi verso la mia stanza ad occhi chiusi.
Nella foga ho sbattuto contro mio fratello, ma lo schivai e entrai nella mia stanza sbattendo la porta fortissimo.
Mi lanciai sul letto piangendo a dirotto.
Stavolta ci credevo...
Chiusi a chiave la porta, poi mi infilai le cuffie e mi ascoltai la musica per rilassarmi.

Ciro Ricci

Sono un coglione, non so perchè le ho detto così, dovevo dirlo che l'ho fatto per lei, perchè la amo e sono geloso...
Non mi sento di andarle a parlare.
Mi diressi verso il salotto, mentre mi avviamo verso il divano mi fermo Edo.
"E mo c'hè succies"
"Lascia stà eduà"
Dissi sedendomi guardando un punto non ben preciso.
"V sit appiccat over?"
Mi vennero gli occhi lucidi.
Mi guardò sorpreso.
"Ciro Ricci che piange per una donna"
Accennai un sorriso asciugando le lacrime.
Mi abbracciò e io ricambiai.

Rosa Ricci

Guardavo mio fratello e Edo abbracciarsi.
Accennai un sorriso, poi però mi venne in mente Carmine.
Devo dirlo a Giada
Pensai.
Mi alzai e mi diressi in camera sua.
Provai ad aprire.
La porta è..chiusa a chiave?!
Bussai ma non rispose.
Cercai di spiare dallo spioncino ma non vedevo niente.
Poggiai la testa contro il muro.

Giada Conte

Mi accorsi che qualcuno stava cercando di entrare.
Sono sicura che è Rosa, ma non ho intenzione di farla entrare.
Mi sedetti di spalle alla porta e poggiai la testa contro il legno.
Sentivo il respiro di rosa dall'altra parte.
Stavo ascoltando la canzone che ci ascoltavamo sempre insieme quando eravamo piccole.
"M'arricord e quand t'agg cunusciut, e ch'ella ser nun m'n' agg maje pentut"
Ce la ascoltavamo sempre insieme e la cantavamo a squarcia gola.

Rosa Ricci

Capì che non mi avrebbe fatta entrare, e me ne tornai di sotto.
"Ragazzi, avete fame?"
Chiesi un po urlando.
Mi risposero con un si istantaneo.
Sorrisi e mi avviai a preparare la pasta.
Avevo messo su l'acqua, però adesso dovevo pesare la pasta.
Mi avviai al piano di sopra e feci passare da sotto la porta di Giada un biglietto con su scritto: "hai fame?"
Aspettai un po, po spuntò di nuovo.
"Si"
Accennai un sorriso e mi avviai di nuovo di sotto a buttare la pasta.
Misi i piatti a tavola, e andai a chiamarla.
Bussai più di una volta.
"È prontoo"
Poi mi avviai di sotto senza neanche aspettare che uscisse.
I ragazzi si erano già seduti e avevano iniziato a mangiare.
Mi sedetti e prima che potessi portare la forchetta alla bocca, vidi Giada scendere le scale vestita molto provocante, rimasi a bocca aperta.

Giada Conte

Sento Rosa bussare e dirmi che è pronto.
È proprio qui che inizia il mio piano...
Mi spogliai e mi vestì provocante

Mi spogliai e mi vestì provocante

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Poi mi mi truccai mettendo il rossetto più rosso e provocante che avevo, così avrei detto che stavo uscendo con un ragazzo

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Poi mi mi truccai mettendo il rossetto più rosso e provocante che avevo, così avrei detto che stavo uscendo con un ragazzo.
Ovviamente non è vero, voglio solo fare ingelosire Ciro.
Aprì la porta e mi avviai di sotto.
Mentre scendevo le scale sentivo i loro occhi bruciarmi addosso.
"Come cazzo ti sei vestita"
Mi sgrida mio fratello.
A quel punto Ciro si gira per guardarmi e spalanca gli occhi.
Si alza e viene verso di me minaccioso, mi prende per il braccio e mi trascina in bagno.
Sbatte la porta e mi spinge contro il muro.
"Dove cazzo vuoi andare vestita così"
Lo spinsi.
"Che te ne frega"
Dissi spavalda.
Mi guardò con occhi neri di rabbia.
"Tu non esci così"
"Chi cazzo sei tu per dirmi cosa fare"
Mi spinse di nuovo co contro il muro.
"Con chi devi uscire?!"
alzai la testa incrociando le braccia guardandolo con aria di sfida.
"Con un mio amico"
Mi accorsi che aveva un tic all'occhio, prima che potessi dire qualcosa sentì un dolore assurdo alla, guancia e iniziò a girarmi la testa.
Mi guardai allo specchio e..vidi cinque dita sulla mia guancia.
Mi ha..mi ha tirato uno schiaffo?!
Lo guardai delusa.
"Ciù ciù scus, io.."
Prima che finisse me ne andai sbattendo la porta.

Edoardo Conte

Passa mia sorella camminando velocemente.
Si avvicina al divano per afferrare una borsa e...ha cinque dita stampate in faccia.
Capì subito che era stato Ciro.
Mi alzai incazzato nero e mi avviai da Ciro.
Gli andai davanti e lo guardai incazzato.
Gli tirai un ceffone fortissimo.
"COME CI SI SENTE? AH?"
Si limitava a guardare a terra, senza dire una parola.

Rosa Ricci

Sento Edoardo litigare con Ciro, sento chiaramente lo schiaffo che Edo gli tira sulla guancia.
Mentre succedeva questo iniziai a inpanicarmi e scoppiai a piangere.
Sentivo un dolore al petto, mi venne in mente tutte le peggio cose, io che mento alla mia migliore amica e a mio fratello, mi fratello che picchia la mia migliore amica e suo fratello che picchia il mio.
Mi buttai a terra con una mano sul petto.
Ormai era chiaro che stavo avendo un attacco di panico.

Ciro Ricci

Mentre litigo con Edo ci fu un attimo di silenzio.
Sentivo dei versi.
Guardai Edoardo.
"C sta succrenn"
Dico un po preoccupato.
Corriamo verso la cucina.
"ROSA"
Urlo correndole incontro.
Le poggiai la testa sul mio ginocchio incitandola a respirare.
"EDUÀ CHIAMM COCCURUN FAJE 'AMBRESS"
Edoardo si portò le mani sulla testa inpanicato.
"Respira rosa..."
Si apre la porta.
"C sta succrenn"
Vedo ancora le cinque dita sul suo volto, vorrei dirle qualcosa ma non è il momento I farlo.
Corre verso di Rosa quasi piangendo.
"UE GUARD A ME ROSA"
Le prese una mano.
"RESPIRA"
Finalmente sentivo i respiri di rosa.
Andarono avanti così per un po, poi finalmente si calmò.

Angolo autrice

Ciaooo! Scusate se vi lascio un po sulle spine, ma non voglio farvi aspettare ulteriormente.
Volevo ringraziarvi per tutti i commenti in cui mi dite di aggiornare mi fanno un sacco piacere! Un bacioo


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