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Giada Conte

Ancora non ho accettato il fatto che mio padre è morto.
Però..io sono una Conte, e sono sicura di essere degna del cognome che porto.
Farò finta che non mi interessi, soffrirò in silenzio, come ho sempre fatto.
I miei non torneranno qui non so per quanto perchè hanno delle cosa da sbrigare.

Ciro Ricci

Finalmente ci siamo.
Non ci è voluto molto da Napoli a Forcella, abbiamo rubato una macchina e penso che abbiamo preso un sacco di multe.
Stavamo girando per le strade, quando finalmente incrociamo quella fottuta macchina.
Edoardo non sapeva chi cercava mio padre, ma io lo sapevo molto molto bene.
Iniziai a sparare alla macchina, le persone che erano lì intorno iniziarono a scappare.
Presi in testa il conducente, ma il passeggero sparo un colpo a Edo.
"EDUÀ"
Urlai.
Questo mi diede la forza di sparare anche a quel figlio di puttana, che presi dritto dritto in fronte.
Mi piegai su Edo.
"Eduà"
Dissi prendendolo per la testa.
"Brav cirù, si troppo fort"
Mi dice con con un filo di voce.
"Eduà tu si na tigr"
Mi poggiò la mano sulla guancia.
"E tu si na pantera nera"
Gli occhi mi si riempirono di lacrime.
"La tigre e la pantera nera non muoiono mai"
Dopo poco arrivarono carabinieri e ambulanza.
L'ambulanza caricò Edo sulla barrellla, io lo inseguì, prima che potessi toccargli la mano due sbirri mi ammanetttarono.

Time skip

Dopo avermi arrestato presero anche rosa, e dopo averci arrestati ci riportarono all'ipm.
Eravamo seduti di fronte alla scrivania di Paola.
"Io vi avevo avvisati"
Ci dice afferrando il suo bastone.
"Devo farvi i miei complimenti"
La guardai malissimo sapendo già cosa stava per dire.
"Il padre di edoardo ammazzato"
Strinsi il pugno a tal punto che le nocche mi diventarono bianche.
"E Edoardo all'ospedale"
Strinsi i denti.
"Dovrete smetterla di giocare a fare i camorristi"
Sbroccai e la afferrai per la camicia.
"CUMM CAZZ T PERMIETT PUNT E VIRGL"
Mi guardò spavalda.
"Lasciami immediatamente, o ti sbatto in isolamento"
La mollai con arroganza.
"Lino purtatell"
Dice scazzato il comandante.

Arrivai nel corridoio delle celle maschili, e i miei amici mi vennero subito incontro.
"Cirù, c' c faje a ca?"
Mi chiede Gaetano.
Apro la cella sbattendo le sbarre al muro.
"T'ò cirù, pij sta sigarett"
Totò mi porge una canna.
La afferro e tiro.
"Hann accis a o pat'e eduard"
"E Eduard a ro sta?"
Chiede milos preoccupato.
"Sta 'o spital"
Dissi buttando fuori il fumo.
"Ma nun m ne fott"
Dissi girandomi verso la finestra.
"Cumm'è nun m ne fott?"
Chiede totò.
"Agg lasciat a guaglion mij sul a cas"
Dissi guardando il mare.
"E chi foss a guaglion tuoje?"
Chiede Gaetano.
"Giada"
Dissi aspirando il fumo
"Giada?"
Chiede totò.
"Fratè ma tu si tutt scem"
"Ue, mammt è scem"
Dissi.
Tirai una testata al muro.
"Cirù c cazz faje"
Mi dice Milos.
Ne tirai un altra provocandomi un taglio.
"BASTA CIRO"
Non lo ascoltai continuando a tirare testate.
D'un tratto iniziai a piangere.
Non riesco a pensare che non posso più uscire e che non posso più vedere Giada.
Continuavo a tirare testate alle sbarre, strano vero? Ciro Ricci disperato per una donna...
"GENNÀ"
Sentii urlare da Gaetano.
Iniziai ad urlare fortissimo, non per il dolore esterno, ma interno.
Io voglio uscire di qua, voglio vedere le sbarre dall'esterno, e voglio farlo insieme a Giada.
Ma tanto anche se non mi avessero arrestato, sarei stato con lei mentre piangeva per il padre, ma magari un po di distacco le farà bene, però è da sola..da sola..da sola..da sola...tutto d'un tratto vidi tutto nero.

Giada Conte

Ero seduta sul divano a guardare la TV, guardavo di tutto pur di non pensare a quello che stava succedendo.
Apparte la morte di mio padre, stavo già pensando a quando andrò a trovare Ciro Edo e Rosa in carcere, e questo mi mette ansia.
Ad un certo punto mi sentii un rabbia addosso, volevo andare subito a vedere Ciro Edo e  Rosa.
Senza pensarci due volte presi le mie cose e dopo aver indossato le scarpe mi diressi all'ipm con il motorino di Edo.
Parcheggiai il motorino fuori dalla porta e suonai al citofono.
"Pronto chi parla?"
Mi chiese un'uomo.
"Buona sera, sono Giada Conte, la sorella di Edoardo"
"Ah ciao! Edoardo non è qui pccrè"
"Ma..ma come non è qui?"
Ci fu un secondo di silenzio.
"Pccrè vieni dentro ti apro"
Subito dopo il cancello si aprì ed entrai dentro correndo.
Vidi un'uomo davanti a me e capii subito che era il comandante.
Gli strinsi la mano.
"Piacere sono il comandante"
"Piacere Giada"
"Seguimi"
Dopo poco arrivammo nel suo "ufficio" credo.
"Prego accomodati"
Mi disse gentilmente
Mi sedetti davanti alla sua scrivania.
"Allora? A ro sta fratm?"
"Pccrè.."
Sospirò.
"Come penso che tu già sappia abbiamo riportato qui Ciro Edoardo e Rosa, giusto?"
"Si, ma vuless sapè o pcchè"
"Fratt e Cir hann accis a chill che' ha accis patt"
Stetti in silenzio.
"Ciro e Rosa sono qui"
Ci fu un attimo di suspense.
"Ma Edoardo no"
Mi vennero gli occhi lucidi.
"È muort?"
Dissi con un filo di voce.
"Noo piccolì"
Disse accarezzandomi il volto.
"È in ospedale"
Scoppiai in lacrime.
"Ij nun c'a facc chiù comandà"
Singhiozzai.
"Io non voglio fare la cammorrista"
Mi prese la mano.
"Piccolì, c pozz p te?"
"Famm verè a Ciro, p piacer"
Sospirò.
"Va buò"
Mi sorrise.
"Linù"
Chiamò.
"Si comandà?"
"Portami Ciro il aula colloqui"
"Camandante Ciro è in infermeria"
Spalancai gli occhi e la bocca.
"Come non lo sapete? E svenuto poco fa"
Sentii le gambe tremare.
Mi avvicinai a Lino.
"Fatemelo vedere"
"Ma io non posso"
Mi rispose Lino.
"Lino portala da Ciro"
Gli disse il comandante.
"Grazie mille, siete un angelo"
Dissi poi io e Lino ci avviammo da Ciro.
Arrivammo in infermeria e Lino si rivolse a quella sottospecie di medico.
"Come sta?"
"Bene, si è solo stressato troppo"
"E dov'è?"
"Alla tua sinistra"
Lino si girò a sinistra e poi guardò me.
"Vieni, è qui"
Mi avvicinai e lo vidi esanime sun un letto.
Il medico e Lino se ne andarono ed io rimasi sola con il mio ragazzo.
Poggiai la testa sul suo petto guardandolo in faccia.
Come è bello.
Gli accarezzai la guancia.
"Amò scett"
Sussurrai, ma ovviamente non si  svegliò
Spostai la mano sul suo pettorale e lo accarezzai.
Salii sul lettino sdraiandomi su di lui.
"Ti amo amore mio"
Sussurrai, vorrei che questo momento non finisse mai.
Ma ovviamente...non si può fare.

Angolo autrice

Ragazzi scusate per l'assenza! Spero vi sia piaciuto😘

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