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"Ma perchè stai facendo così"
Dice continuaundo ad accacrezzarmi.
Io ero troppo nel panico per rispondere.
"Aspetta"
Disse tirando fuori dei fazzoletti;
Iniziò ad accarezzarmi gli occhi con il fazzoletto asciugandomeli.

Ciro Ricci

È normale che faccia così, sono gli ormoni.
La strinsi ed iniziai a "dondolarla" un pochino per calmarla.
"Non è successo niente"
Dico dolcemente, sembra che lei si sia calmata.
Prendendola per mano la riportai nella sala comune, e continuammo la giornata come se nulla fosse.

Time skip
Giada Conte

Sono nella nostra cella, sdraiata sul letto.
Sono le 22, ed a cena mi sono abbuffata come un maiale.
È da un pó che ho dei dolori alla pancia, per cui me ne stavo sul letto con le gambe aperte.
Vidi Ciro entrare in camera.
"Ah eccoti"
Dissi sorridente.
"Buonasera amore mio"
Dice venendomi a dare un bacio.
"Ma si può sapere dov'eri a quest'ora?"
Chiesi.
"Amore ero dalla direttrice"
Un pò titubante non risposi, secondo me nasconde qualcosa.
"Dai dormi che è tardi, ij m vac a fa na docc"
Dice sfilandosi la maglietta.
Non potevo fare altro che guardarlo con gli occhi più innamorati del mondo.
Entrò in bagno, ed io iniziai a chiudere gli occhi.

Ciro Ricci

Avevo appena finito di fare la doccia.
Uscii dal bagno semplicemente in mutande, e mi misi subito a letto, stavo morendo di sonno.

Time skip

D'un tratto apro gli occhi, ma li richiudo subito.
È notte fonda, a malapena riesco a vedere Giada.
Sento la mia mano destra appiccicosa e bagnata ma non capivo che cosa fosse.
Accesi la luce e notai l'enorme macchia rossa sul letto.
Mi spaventai molto, ed iniziai a scuoterla per svegliarla.
"Ooo"
Dissi.
"Ciro"
Dice con un filo di voce ancora assonnata.
Provo a sedersi, ma iniziò subito a lamentarsi dal dolore.
"Ueueue stai sdraiata"
Dissi sdraiandola.
"O a me stu sang nun m piac"
Dico.
"Domani chiedi un permesso e vai dalla ginecologa"
Dico.
"Va bene Ciro"
Dice accarezzandosi un poco la pancia.
"Aspetta devo pulire"
Dice, poi si alza.
Io mi avvicino a lei e la ributto sul letto.
"No, stai male, stai sdraiata"
"Ma Cì devo pulire"
Risponde.
"Me la vedo io stai sdraiata"

Effettivamente non avevo delle altre lenzuola, perciò misi un semplice panno sopra dopo averci buttato un po di acqua sopra.
"Aspetta mi vado a cambiare i pantaloni"
La fermai poggiandole una mano in testa.
"No".
Risposi.
"Ciro mi devo lavare"
In effetti non la potevo lasciare insanguinata tutta la notte.
"Però vengo anche io in bagno con te"
Dissi.
"Eh va bene"
Rispose.
"Però sei furbo eh"
Risi, poi la accompagnai in bagno.

Iniziò a farsi scivolare addosso i pantaloni, permettendomi di guardare le sue bellissime natiche.
Si tolse anche le mutande, e devo dire uno spettacolo sublime.
Sentivo l'erezione nei miei pantaloni, avrei voluto farle di tutto ma rispetto il fatto che stia poco bene.
Dopo essersi rivestita mi si avvicinò un pò zoppicante.
"Vien ca"
Dissi prendendola in braccio.
La sdraiai delicatamente sul letto e poi mi sdraiai vicino a lei.

Il giorno dopo

Giada Conte

Mi ero svegliata molto prima di ciro e avevo avvertito maddalena del casino che avevo combinato sul letto, così mi fornì delle altre lenzuola.

Mentre stavo seduta davanti alla finestra iniziai a canticchiare, giusto per passare il tempo.
Stavo cantando una canzone di Geolier, nulla di che.

"Amò"
Mi chiama ciro con quella voce roca mentre di stropiccia gli occhi.
"Amore scusami ti ho svegliato?"
Chiesi avvicinandomi.
"No"
Dice.

Dopo un pò arrivò di nuovo maddalena a dirci di andare a fare colazione.
Misi dei jeans ed una mgliettina, scelsi un outfit molto semplice.
Dopo aver fatto colazione mi feci portare dalla direttrice, dovevo chiedere il permesso per andare dalla ginecologa.

"Buongiorno"
Dissi entrando nella stanza.
"Buongiorno Giada, vieni entra"
Mi avvicinai e mi sedetti sulla sedia davanti alla sua scrivania.
"Come stai? Va tutto bene?"
Mi chiede.
"Veramente non molto, ieri sera ho avuto una perdita di sangue molto abbonante e vi volelo domandare se potrei avere un permesso almeno per la ginecologa."

Ci pensò un pò su.
"Noi non possiamo darti un permesso vero e proprio, dopo il casino che avete fatto tu e il fratello di Ciro e Rosa"
Rimasi un po perplessa.
"E quindi?"
"Andrai con Lino direttamente dalla dottoressa, e poi tornerai immediatamente".

"Va..va bene"

Lei mi prese le mani.
"Abbiamo già fatto di tutto per permetterti di sposarti il 25, il venti sarai già fuori ma per ora è cosi"
Le sorrisi.
"Grazie direttrì per tutto quello che fate per me"
Lei mi ricambiò il sorriso, e poi prima di andarmene parlammo ancora un pò.
"Comunque se qualche volta avrà piacere le porto lasciare il mio bambino"
Dissi.
"Certo che mi farà piacere"
Sorrisi e poi uscii fuori.
Mi aveva detto che Lino mi avrebbe portata dalla ginecologa domani, quindi mi misi l'animo in pace.
Dopo di chè mi portarono in cortile.

"Allora? Come sta il mio nipotino?"
Mi chiede Rosa.
"Spero stia bene, domani vado dalla ginecologa"
Dissi.
"Hai già visto il vestito per il matrimonio?"
Le chiedo.
"Sì, il vestito è bellissimo, non ne potevi scegliere uno migliore"
Avevo scelto per lei, che avrebbe fatto da damigella, un vestito rosa con delle roselline attaccate, molto bello.
Lo avevo comprato quel giorno al centro commerciale, e poi glielo avevo regalato.
Tutto d'un tratto sentii una fitta alla pancia.
"Ou c re?"
Mi chiede Silvia mentre si abbassa alla mia altezza.
"Amo t sient buon?"
Mi chiede Rosa.
"Sisi, mi fa solo male un pò la pancia"
Risposi.

Dopo un pò i dolori si fecero più forti e senti del liquido caldo uscirmi e colare per terra.
Guardai l'enorme pozza di sangue che si era formata sotto i miei piedi e mi venne un colpo.
Rosa e Silvia mi presero per evitare di farmi cadere e mi sdraiarono a terra.
E poi di nuovo, tutti intorno a me, le guardie, il comandante, ecc.

I dolori si fecero ancora più forti e chiamarono il pronto soccorso.

La dirett

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 17 ⏰

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