6

519 13 2
                                    

Apro gli occhi.
Sto abbracciando qualcosa, ma non mi ricordavo di essermi addormentata con un peluche...
Abbasso lo sguardo e vedo Ciro.
Mi sentivo un po in imbarazzo, però...quando mi ricapita?...
"Ciruzzo mio"
Dico sussurrando accarezzandolo nel tentativo di farlo svegliare.
Poggio il viso sulla sua guancia.
"Giadì"
Sussurra stringendomi a se.
"Buongiorno piccolì"
Dice stritolandomi.
"Buongiorno anche a te cì"
Mi alzo dal letto e vado in bagno avestirmi.

"Buongiorno anche a te cì"Mi alzo dal letto e vado in bagno avestirmi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi vestì più leggera possibile, non avevo intenzione di prendere un altro colpo di sole

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi vestì più leggera possibile, non avevo intenzione di prendere un altro colpo di sole.
Sentì qualcuno bussare.
"Piccolì pozz trasì?"
"Tras"
Apre la porta ed entra, nel mentre mi stavo truccando.
"Pcchè t staje truccann?"
Lo guardai stranita.
"Pcchè?"
Gli Chiesi chiudendo il mascara.
"Oggi jamm a mare"
"Over? Ij nun ne sapiv nient"
"Chiedi a Rosa"
Poggiai il mascara sul lavandino e mi avviai al piano di sotto.

Ciro Ricci

Poggia quel coso che aveva in mano e si avvia al piano di sotto.
Sorrido, afferro i suoi trucchi e li metto apposto nella poshet.
Come sono belle le sue cose, mentre mettevo i trucchi apposto mi capitò in mano un'anello.
Era molto bello come anello, era a forma di leone ed era fatto estremamente bene.
Lo misi al dito.

Giada Conte

"Rò"
"Cor mij"
Mi risponde mentre lava i piatti.
Mi siedo sullo sgabello del bancone della cucina.
"Ma oggi jamm'a mare?"
"Si, nun te l'agg ritt?"
"No"
"Scusa, m'agg scurdat"
"Ci sta anche teresa?"
"Anche"
Dice con fare spavaldo.
"Ma simm sul nuje quatt over?"
Ride.
"Chi c sta"
Mi batte sul tempo mio fratello.
"Paola ha dato il permesso ad alcuni dei nostri amici a uscire oggi e domani"
Io assistivo alla conversazione girando lo sguardo verso chi prendeva la parola.
"Tra cui?"
"Totò, milos, Gaetano, pino ecc"
"Ma ci sta pure viola?"
"Ma chi quella pazza? Ma figurati"
"Ahahah, menomale"
Scende anche Ciro, si avvicina a me e mi poggia una mano sul fianco.
"Buongiorno Rosa"
Dice sorridendo.
"Buongiorno Cirù"
"Va buò, mi vado a mettere il costume, vieni con me Rosa?"
"Certo amò"
Ci avviamo verso il piano di sopra.

Ciro Ricci

"Eduà"
Dico sorridendo guardando in aria.
"Te si 'nnammurat"
"Ess è divers, chest me fa sbattr o cor"
"T'arricord ca è sorm"
Rido
"O sacc eduà"

Rosa Ricci

Eravamo in camera di Giada, lei si stava provando il costume tigrato.
"Giada"
"Amò"
Mi risponde continuando a guardarsi allo specchio.
"T'agg a ricr na cos"
"C cos?"
"Song 'nnammurat"
Dissi seria.
"E pcchè si accussì seria? È una bella cosa"
Guardai a terra triste senza rispondere.
Mi si avvicina e mi sposta una ciocca dietro l'orecchio.
"C re?"
"M' so 'nnammurat e Carmine Di Salvo.
Mi guardò un pò perplessa, spalancano gli occhi.
"Lo sapevo che ti saresti arrabbiata."
"Ma che hai capito? Al cuore non si comanda"
La guardai con occhi brillanti.
"Ti aiuto io"
"Over?"
Chiesi sorridendo.
"Certo! Simm cumpagn o no?"
Le saltai addosso abbracciandola.
"Ja, ti presto un costume"
Si piegò verso il cassetto e tirò fuori i suoi costumi.

"Ja, ti presto un costume"Si piegò verso il cassetto e tirò fuori i suoi costumi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Scelsi questo, classico ma carino.
Ovviamente oggi ci sarebbero stati Filippo Carmine e Naditza, ma farò finta che non ne sapevo niente.

Giada Conte

Presi dal cassetto il mio copri costume

Presi dal cassetto il mio copri costume

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Un pò trasparente, ma fa niente.
"Dai rosa scendiamo"
Le dico avviandomi verso la porta.
Arrivò in cucina, sento per caso una conversazione di mio fratello e Ciro.
"Lei è quella che porterò all'altare"
Sento dire da Ciro.
Di chi sta parlando?
Una vocina dentro di me diceva che stava parlando di me, ma ero sicura che stava parlando di qualcun altro.
Il mio viso si rattristò.
Rosa stava ascoltando con me.
Si accorse della mia espressione r mi accarezzò la guancia.
"C tien?"
Poi mi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò: "o sacc ca si 'nnammurat e fratm"
"Non ne sono stupita guarda"
Le dico in po sorridendo.
"Dai vieni saliamo su"
Andammo in camera sua.
Mi sedetti sul letto.
"Allor?"
"Rò..e chi sfaccim stev parlannp fratt"
Dissi con la voce un po spezzata.
Rosa mi raccolse dal viso la lacrima che stava scendendo.
"No sacc"
Scoppiai in un pianto isterico, Rosa mi strinse a se e poggiò la testa sulla mia.
In quel momento qualcuno aprì la
Porta.
"Vatten"
Dice freddolosamente Rosa.
"C sta succrenn?"
Chiede Edo sedendosi accanto a me sul letto.
"Nient vatten"
Gli rispondo con la voce spezzata dal pianto.
Mi fa poggiare la schiena sul suo petto e mi prende la mano.
"Nun me ne vaco"

Edoardo Conte

"Rosa scendi un attimo"
Le dico, fa come le ho detto e scende di sotto.
Io adoro da morire mia sorella, detesto vederla così.
Per me è come mia figlia, niente e nessuno può farle male.

Rosa Ricci

Scendo si sotto e mi siedo sul divano.
Quando Giada è triste automaticamente lo divento anche io.
"Piccolì"
Si siede vicino a me.
"Cì"
"C re, te veco triste"
Mi cinge un braccio dietro le spalle.
"T'a pozz fa na domand?"
"Eccerto"
"Di chi stavi parlando prima?"
"Quando?"
"Prima, stavi dicendo qualcosa del tipo <la porto all'altare>"
Sospira.
"Prometti che non dici nulla"
"Va bene"
Si soffermo un attimo.⁷
"Giada"
Sussurra.
"OVERO?"
"SHHH"
mi rimprovera.
Gli do un bacio sulla guancia e mi avvio in camera mia.

Giada Conte

"Allor? C tien?"
"Vi ho sentiti parlare"
"E allor?"
Lo guardai come se stessi per scoppiare.
"Di chi parlava Ciro?"
Guardò in basso.
"Pccchè?"
Sospirai.
"Eduà"
Mi guardò.
"M piac ciro"
Spalancò gli occhi, poi aaccenno un sorriso.
"OVERO?"
"Si..."
Mi abbracciò fortissimo sprofondando nel letto.
Le sue labbra sfioravano il mio orecchio.
"Pur tu c piac"
I miei occhi brillarono e il mio cuore prese un battito in più.
"Stava parlando di me?"
"Si."
Lo abbracciai.
Subito dopo entra rosa.
"Giada ti devo dire-"
Si fermò.
"Te lo ha già detto lui vero?"
"Si!"
Chiuse la porta dietro di sé e si sedette vicino a noi.
"È un segreto tra di noi, Ciro non deve saperlo che tu lo sai"
"Va buò"
Sorrisi.
"E mo jamm a mare ja"

Una Conte Ricci ||Ciro Ricci||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora