Capitolo 8.

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Oggi è la vigilia di Natale e sono andata a comprare dei regali. Dopo due ore di shopping torno a casa con 4 regali, per Joseph, Jill, Alice e Harley. Mi avvio a casa di Harley per dargli il regalo. Suono due volte ma non apre nessuno e poi ad un tratto esceTroy.
"Ciao... dov'è Harley?"dico abbassando la testa per non far vedere il viso.
"Entra. Harley viene tra poco."entro sempre a testa bassa e vado in salotto e mi siedo sul divano.
"Cosa ti è successo? Chi te l'ha fatto?"ecco le domande, ma decido di rispondere come una persona normale, dato che voglio cambiare.
"Ieri sono stata rapita e picchiata da un certo Rich. Fine."
"Lo stai dicendo come se fosse una cosa normale sai?"sto zitta perché non so cosa dirgli.
"Tu sei Troy Ross, e io non dovrei avere contatti con te, dato che sei il nemico della mia gang."Joseph mi ha spiegato un po' di cose e mi ha detto che non devo assolutamente stare con Troy e con Harley posso avere pochissimi contatti.
"Ora fai parte della sua gang?"
"Già."
"Harley non sarà per niente felice"
"Di cosa non sarò per niente felice?"dice Harley sbucando dalla porta.
"Che qui qualcuno fa parte della gang di Joseph Amato."dice Troy guardandomi dritta negli occhi.
"Cosa cazzo pensi che sia entrare in una gang, pensi che sia un gioco? Non puoi uscire da questa strada! Ma come ti sei ridotta?!"urla Harley puntandomi un dito contro.
"Buon Natale."do il regalo ad Harley e vado via.

Voglio staccare un po' la testa da tutto, vado al supermercato e cerco qualcosa da bere. Prendo una bottiglia di Tequila e sale poi vado alla cassa, la commessa ha un cappellino di natale ed è vestita di rosso e verde; non crede alla mia età, e mi controlla i documenti. Girello per la città per trovare un posto tranquillo. Vado in uno skate park abbandonato, dove non c'è nessuno. Apro la bottiglia, metto del sale sulla lingua e inizio a bere. Nella testa mi passano immagini di mia madre e di Lorenzo, e fa più male di prima. Comincia a piovere, meglio di così non può andare; mi sdraio guardando le gocce che mi cascano addosso.
"Che cazzo fai lì alzati subito!" sento qualcuno urlarmi.
"Lute!"lo sento chiamarmi di nuovo ma non sono in grado di riconoscere chi è. Solo quando si avvicina lo riconosco. Troy.
"Che testa di cazzo che sei, ti stai bagnando tutta."cosa ci fa lui qui?
"1, testa di cazzo lo vai a dire a qualcun'altro. 2, che cazzo vuoi? 3, ti stai bagnando pure tu!"
"Sei ubriaca?"chiede avvicinandosi a me.
"No. Ora puoi dirmi che cazzo ci fai qui?"
"Ti stiamo cercando da quando sei uscita da casa di Harley. Alice lo ha chiamato per chiedergli dov'eri e poi siamo venuti a cercarti."dice calmo.
"Ora che mi hai trovata puoi anche andare via."
"No tu vieni a casa ora!"dice prendendomi da un braccio e mi alza.
"Aaaa!"urlo dal dolore. "Puoi fare più piano? Tu non sei stato picchiato ieri, io si!"gli urlo in faccia e lui ci rimane male.
"Scusa! Vieni con me!"non mi muovo e lo sfido.
"Okay. L'hai voluto tu!"dice caricandomi in spalla a io do dei pugni sulla sua schiena ma lui non mi molla giù.
"Smettila! Mi fai male!"grida lui infastidito e arrabbiato
"Allora mettimi giù!"fa come dico io ma mi prende la mano e mi trascina fino alla sua macchina. Entra dentro e mi guarda male.

"Sto per vomitare."dico mettendo la mano davanti alla bocca, parlo per rompere il silenzio e voglio che si calmi un po'.
"So che lo fai per darmi fastidio, principessa."
"Senti, ora sono seria. Smetti di chiamarmi in quel modo. Mi da estremamente fastidio."cerco di mantenere la calma anche se lo vorrei strangolare.
"In quale modo? Principessa?"
"Io ti odio!"
"Okay però non urlare."dice lui sventolando una mano in aria.
"Oh Dio aiutami!"urlo io mettendo le mani in testa.
"Dai sù princ..."
"Basta io vado!"dico io aprendo lo sporetello, posso scendere tranquillamente perche siamo bloccati nel traffico.
"Chiudi. Altrimenti mi incazzo davvero."dice lui prendendomi dal braccio, ha una voce calma e stringe la mascella. Chiudo e lui mi lascia il braccio. Si mette in moto e adesso sta attento ad ogni mio movimento.
"Lute facciamo finta che non è successo nulla prima. Non mi piace litigare con le persone. Ci stai?"mi chiede lui.
"Va bene... ma non toccarmi più, mi fa male tutto."
"Scusa di nuovo. Allora... tu dove lo passi il Natale?"domanda fermandosi di nuovo a causa del traffico.
"Ho pensato di passarlo con la Tequila ma tu hai rovinato il mio Natale!"gli rispondo ironica. "E tu?"
"Io lo passerò insieme alla mia famiglia."sorrido stupita.
"Wow beato te."mi sa che l'ho detto ad alta voce.
"La tua famiglia dov'è?"
"In Italia."non devo e non posso mostrargli questo lato debole di me, soprattutto ora che è il mio "nemico".
"Hai una sigaretta?"gli chiedo per cambiare argomento.
"Mi dispiace, ho solo joint e tu non li puoi fumare."mi riponde lui.
"Va bene."dico evitando un' eventuale scontro.
"Per favore esci da quella gang prima che sia troppo tardi."mi dice serio girandosi verso di me.
"Sono stufa di questa cosa! Avete rotto il cazzo fra tutti!"non ho voglia di litigare con lui quindi decido di scendere e andare a casa a piedi.
"Ferma!"dice lui ma ormai io continuo a correre sotto la pioggia.
"Ferma!"lo sento gridare di nuovo ma questa volta è dietro di me correndo, mi afferra dal cappuccio della felpa e mi costringe a girarmi verso di lui.
"Ascolta Troy è meglio che noi due non ci incontriamo più, dato che fai parte della gang avversaria alla mia."
"No!"
"E si invece!"mi guarda male e se ne torna in macchina invece io vado a casa sotto la pioggia.

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