Capitolo 26.

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Ora sono in camera mia e ripenso alla stronzata che ho fatto ieri sera. Mi sembra di essere una bimbetta facendo finta di uscire con qualcuno. Mi sento una merda, anche perché non mi piace litigare con Troy, ed ogni volta è sempre peggio. Basterebbe dirci la verità in faccia, che sia bella o brutta.
Mi alzo dal letto e vado davanti alla sua porta e vorrei trovare il coraggio di bussare e andare da lui e dirgli che lo amo. Ma se lui mi amasse allo stesso modo in cui lo amo io, avrebbe già lasciato Jen, anzi, non si doveva nemmeno mettere con lei. Secondo me se una persona è davvero innamorata di qualcuno, non pensa a nessun altro.  Alzo la mano e l'avvicino alla porta, vorrei che questa porta fosse con le spine così da non poterci bussare. "Ti serviva qualcosa?"dice Troy aprendo di scatto la porta. "Io... mi dispiace p..per quello che è successo ieri sera..."dico io balbettando. "È tutto apposto. Voglio sapere con chi hai passato la notte."dice lui stringendo la mascella. "Con nessuno, ho dormito in macchina."dico io guardando in basso. "Smetti di prendermi in giro."dice lui. "Te lo giuro! Se non vuoi credermi va bene!"dico io agitandomi e guardandolo negli occhi. "Troy io non ce la faccio più! Lo vuoi capire."dico io con le lacrime agli occhi. "Io non ce la faccio a vederti con lei! Tu puoi fare la tua scelta ma muoviti, perché io non posso aspettarti per sempre!"gli dico io e lui mette le mani in testa. "Tu sei veramente cocciuta! Te l'ho detto anche ieri sera. Io con lei mi ci diverto e basta."dice lui. "Porca puttana! A me non mi va bene questa cosa! Non puoi amare me e poi divertirti con un' altra! Prova a metterti nei miei panni."gli dico io e lui mi guarda senza dire niente. "Tu mi fai talmente incazzare che certe volte mi vengo i dubbi se mi ami davvero o no."dice lui e fa una pausa. "Se iniziamo una relazione, tanto alla fine finisce male."dice lui e se ne va in camera sua sbattendo la porta. Sorrido e me ne vado in camera mia. Lui ha paura dell'amore.
Non ho idea di cosa farò. Se lui non mi vuole, non ne vale la pena di lottare per lui. Io vorrei una persona me mi volesse nonostante tutto ma lui non ne è capace.
Mi alzo di scatto e vado davanti alla sua porta e entro dentro senza bussare e lo trovo sul letto che fuma una sigaretta. Chiudo la porta alle mie spalle e lui mi guarda. "Io questa cosa la voglio chiarire. Okay ti perdono! E ora?"dico io ricordandomi della nostra conversazione l'altra sera. "Non si risolve tutto con un "Ti perdono" lo sai?"dice lui. "Tu mi hai chiesto di perdonarti e io ti ho perdonato. Comunque per rinfrescanti la memoria, lo sbaglio l'hai fatto tu."dico io e mi siedo sul bordo del letto dandogli le spalle. "Lo sai da chi stavo cercando di proteggerti? Da me. Cosa ti posso dare io?"dice lui. "Non voglio nulla da te. Io voglio solo te. Non eri tu quello che dicevi. 'Io sono sempre tuo e tu mia.' ?"dico io. "Non darmi la colpa se poi finisce male eh."dice lui. Mi giro ed anche lui si è già girato, si avvicina a me dandomi un bacio sulle labbra. Lo abbraccio forte sdraiandomi accanto a lui. "Mi sei mancato davvero tanto..."gli dico piangendo. "Anche tu..."dice lui e mi asciuga le lacrime. "Aspetta."dico io e lui si stacca. "Cosa c'è?"dice lui spaventato. "Cosa farai con Jen?"dico io. "Con Jen è finita già da ieri sera. Si è incazzata perché sono venuto dietro di te e poi quando sono ritornato abbiamo litigato e ha preso le sue cosa e si è levata di culo."dice lui ridendo. "Mi sento libero!"dice lui e urla. "Andrà tutto bene. Fidati di me..."gli dico io. "Speriamo..."dice lui. "So che non ci credi..."mi interrompe. "Vada come vada, ma ora pensiamo solo a noi due."dice baciandomi. "Ogni tanto penso a quando ci siamo visti la prima volta."dice lui. "Avrei voluto che quel semaforo rimanesse rosso per un po'."dico io.
Siamo stati almeno 30 minuti abbracciati e in silenzio, ognuno aveva i proprio pensieri. Io pensavo a lui e lui forse a me. Pensavo a come sarebbe andata.
"Sarà il caso di alzarci?"dico io staccandomi da lui. "Si, andiamo a mangiare, è quasi l'ora di pranzo."dice lui e si alza. "Tu scendi, devo fare una telefonata."dice lui e io mi alzo e vado verso la porta. "Muoviti però..."dico sorridendogli ed esco. Vado verso le scale ma la curiosità di sentire con chi parla, mi ferma. Vado piano piano indietro e mi appoggio al muro accanto alla porta senza farmi vedere. No! Io mi devo fidare di lui. Lascio stare tutti i miei pensieri e scendo giù dove trovo Harley e Alice sopra il tavolo che pomiciano. "Sono qui!"dico io urlando per attirare la loro attenzione. "Non hai mai visto due persone limonare?"dice Harley e fa scendere Alice dal tavolo. Sento Troy scendere dalle scale e ora è il momento giusto per dare la bella notizia. "Giusto! Abbiamo una single in casa."dice Alice e io gli sorrido. Troy appena sente quello che ha detto lei mi mette il braccio sulle spalle e mi stringe baciandomi sulle labbra. "Chi ti ha detto che è single?"dice lui e loro due rimangono a bocca aperta. "Finalmente!"dice Haley e Alice ride. "Almeno ora non scassate più le palle."parla di nuovo Harley. "Dai su smettila."dice Troy e si siede a tavola. "Bello alzati! Devi apparecchiare insieme a Lute, perché io e Harley abbiamo cucinato."dice Alice dandogli delle piccole patte sulla nuca. "Che palle!"dice lui sbuffando, e si alza. Aiuto Troy ad apparecchiare e ci sediamo uno accanto all'altro.

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