Capitolo 13.

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Troy sta sempre dormendo e io è da più di un' ora che sto sentendo le lamentele di Harley. "Dai cazzo! Quando si sveglia Troy. Non ho più voglia di guidare e ho sonno!"Harley si sta lamentando ancora e io mi sono rotta parecchio i coglioni. "Porco dio Harley! Smetti di lamentarti!Accosta, guido io."dissi stufa delle sue lamentele, e lui restò zitto. "Basta voi due. Ora guido io."disse Troy sbadigliando e anche un po' incazzato. Harley accostò e faccio per andare dietro, ma Troy mi ferma e mi fa cenno con la mano di restare davanti. Ripartiamo e dopo una ventina di minuti sentiamo Harley russare.
Io sono appoggiata con la testa sul finestrino e guardo fuori. Troy è concentrato sulla strada, dopo poco gli chiedo se posso mettere la musica alla radio e lui annuisce, e iniziamo a cantare "Work." di Rihanna e dopo poco mi addormentai.
Troy mi sveglia circa due ore dopo dicendo che devo guidare per un tratto di strada perché lui è stanco, Harley sta ancora russando... Accostiamo e ci scambiamo i posti tutti e due assonnati. Inizio a guidare ma dopo una mezz'oretta sbaglio strada e non so dove siamo finiti, quindi sveglio Harley perché Troy si incazzerebbe e un po' ho paura. "Mmm Harley ci sarebbe un piccolo problemino... ho sbagliato strada dio merda!"dico io facendo un sorriso forzato.
Lui alzo lo sguardo e inizia ad imprecare a bassa voce ma riesco a capire che è incazzato. "Accosta."dice lui accendendo il navigatore. Dopo qualche minuto capii dove andare e ripartiamo, quando imboccai la strada giusta vidi la macchina dei ragazzi ferma e appena ci videro ripartirono anche loro.
Ho guidato tutta la notta e non me ne pento, ho visto l'alba e sono passata nelle città che nemmeno immaginavo di vedere, però sono anche un po' stanca. Il navigatore ha detto che per le 11.00 saremo a Miami e ora sono le 10.20. Manca poco.
"Buongiorno..."dice Troy stirandosi. "Buongiorno."gli risposi io sorridendo. "Ma che ore sono? Scusami ti ho fatto ho guidare tutta la notte." "No no, tranquillo." "Accosta, facciamo cambio." "Ma tanto manca poco." "Non era una domanda."mi fa notare lui. "Okay!"dico io guardandolo. Accosto e ci scambiamo i posti, mentre Harley sta sempre dormemdo.
Il tempo è passato in fretta e ora ci troviamo davanti ad una bellissima casa bianca e nera. Il cancello è nero di ferro, ci sono dei piccoli scalini di marmo nero e la porta è nera tutto il resto esterno della casa è bianca. Troy aprì il cancello e poi la porta. Quando entrai in quella casa, rimasi a bocca aperta. La casa non è tanto grande e nemmeno piccola. È già arredata, subito all'ingresso, a destra c'è il salotto e a sinistra c'è la cucina e dall'altra parte c'è una tavolo bianco e la parete è piena di quadri. La cucina è bianca e argento ed è molto moderna.

Poi c'è il salotto piccolo e semplice, ci sono due divani grandi e una poltroncina ed è molto accogliente

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Poi c'è il salotto piccolo e semplice, ci sono due divani grandi e una poltroncina ed è molto accogliente. C'è un mobile bianco con la televisione, dei libri e dei vasi. E per terra c'è un tappeto anche esso bianco. "Bella vero?"mi chiede Troy. "Si è davvero bella. Ma casa mia quella in Italia è più bella."dico ridendo. "Andiamo a vedere il piano superiore?"chiede Troy e io annuisco seguendolo. Sotto le scale c'è anche il bagno che non avevo notato. Apriamo la prima camera e sono tutte semplici. Bianche come la casa, c'è un letto matrimoniale, un armadio, due comodini e una specie di scrivania. Apriamo anche l'altra e anche essa è uguale alla precedente cambiano solo le postazioni dei mobili.
Aprimmo anche l'ultima camera e non c'era il letto e i comodini. "Non sapevamo che venissi pure tu, qundi finché non compreremo un letto dormirai sul mio letto e io dormirò sul divano."dice lui chiudendo la porta di quella che sarebbe stata la mia stanza. "Ci dormo io sul divano."dico sorridendogli. Mi fulmina con lo sguardo e scende le scale lasciandomi lì. Scendo anch'io e vado ad aiutare Harley con le valigie. Presi la mia valigia e la misi nella 'mia' stanza. Quando scaricammo tutta la roba i ragazzi andarono nella loro casa e rimanemmo noi tre. "La prima stanza davanti al bagno è mia!"urlò Harley dal piano superiore. E a me tocca la camera davanti a quella di Troy.
Vado sopra a sfare la mia valigia e in 10 minuti ho fatto tutto. Guardai bene dentro la valigia e ci sono i soldi che avevo preso quando me me sono andata. Li metto nella tasca della mia sacca e la nascono in uno dei tre cassetti all'interno dell'armadio. Metto la valigia vuota dentro l'armadio ed esco da camera mia. Sono troppo stanca, ho guidato tutta la notte e voglio dormire. "Sonno?"mi chiede Troy che anche lui è appena uscito dalla sua camera. "Si, troppo."dico io sbadigliando. "Se ti vuoi riposare vai pure sul mio letto, tanto ho finito." "Va bene. Grazie."dico andandomi a cambiare. Dopo che mi misi il pigiama andai nel letto di Troy e nemmeno in 5 minuti mi addormemtai subito.

"Lute!"sento Harley che urla. "Lute! Lute! Lute! Lute! Svegliati!"urla aprendo la porta. "Oooh! Allora?! Hai finito di rompere ir cazzo! Boia deh, dio merdoso!"gli urlo io in toscano. "Cosa hai detto?"dice lui ridendo talmente forte che si è piegato in due. "Scusa cosa hai detto?"dice Troy entrando dentro anche lui ridendo. "Me lo devi insegnare l'italiano!"dice Harley. "Ore lei ci può offendere in italiano e noi non capiremo. Cazzo Harley!"dice Troy ridendo. "Come siete stupidi!"dico io alzandomi. "Sono venuto a chiamarti per dirti che il pranzo è pronto."guardo l'ora e vedo che sono le 14.40. "Va bene."dico io uscendo dalla stanza. Troy andò in camera sua e Harley andò giù. Finito di fare tutto, usci dal bagno e andai in camera mia a vestirmi. Mi misi un paio di leggins e una semplice maglietta nera a maniche corte. Andai in camera di Troy per rifargli il letto ma è già rifatto, allora scendo giù a mangiare.
A tavola ci sono 3 buste del Burger King, ognuna davanti a noi. "Buon appetito."dissi aprendo la busta e prendendo l'hamburger che è all'interno. "Anche a te, rispose Troy sorridendo. "Fanculo! Mangiate e state zitti!"disse Harley dando un grande morso al suo hamburger. "Ma te sei veramente un idiota."gli disse Troy e Harley gli mandò un bacio e io mi misi a ridere.
Finito il pranzo aiutai i ragazzi a sistemare le ultime cose e ci mettemmo sul divano a guardare la televisione. Io mi sedei sul divano con Harley e Troy si sdraiò (non come una persona normale farebbe) sulla poltrona. "Andiamo a prendere qualcosa fuori, perché io mi sto annoiando qui."disse Harley dopo una mezz'oretta. "Okey, andiamo a prepararci."disse Troy alzandosi da quella scomoda posizione. Mi alzai anch'io insieme ad Harley e andai a prepararmi. Ognuno andò in camera sua a vestirsi. Io mi misi dei semplici pantaloncini jeans, una camicia bianca leggera e mi misi le converse bianche. Mi pettinai i capelli e mi misi solo il mascara e uscii dalla camera e mi scontrai con Troy. "Oh scusa."dissi io. "Tranquilla."disse lui sorridendomi. Mi sento un po' in imbarazzo quando sono con Troy e non so il perché. Mi fece andare avanti e scesi le scale seguita da lui e vidi Harley che ci aspettava davanti alla porta. "Finalmente!"disse lui aprendo la porta.
Stiamo andando in spiaggia, è sempre inverno e qui ci sono 25° se forse non di più. Miami è troppo bella, qui le persone di divertono tanto e fanno festa appena ne hanno l'occasione. La città è piena di palme molto alte, locali, skate park, negozi di tatuaggi, gelaterie e negozi di CD.
Ci fermiamo in una gelateria molto graziosa. Prendiamo i gelati e ci sediamo fuori. Tra poco ci sarà il tramonto e sarà il nostro primo tramonto qui a Miami. Scherzammo e ridemmo finché non ci fu il tramonto e iniziammo a fissarlo tutti e tre in silenzio. Ognuno di noi ha la testa tra le nuvole e si vede dalla nostra espressione. Io mi metto a pensare alla mia vita e a quanto sia cambiata, penso a mio padre, penso a mamma e a mio fratello, penso ad Alice, penso se ricomincierò di nuovo daccapo o fallirò anche questa volta. Penso anche a casa mia, a quelle accoglienti stanze dove sono cresciuta e non so se le verdò di nuovo. Scuoto la testa e scaccio via i pensieri. "Andiamo?"chiede Troy dopo un po'. "Si, anche perché io ho un po' di sonno."dice Harley. "Alle sei?"chiedo io stranita. "Si alle sei io ho sonno!"dice lui.
Appena arrivammo a casa, Harley andò in camera sua a dormire e io mi andai a cambiare e Troy pure. Mi levo le scarpe e ad un tratto sento Harley che mi chiama. "Lute!" "Harley sei un'ansia!"gli urlo io. Esco dalla mia stanza e vado verso la sua. Busso e lui mi dice di entrare. "Non ti sei ancora addormentato?"gli chiedo sedendomi sul bordo del letto. "Tra poco. Ti devo dire una cosa molto importante."dice lui sorridendo e prevedo che è una cosa bella. "Dimmi pure."gli dico anch'io sorridendo. "Oggi mentre stavamo guardando il tramonto..."dice lui interrompendo la frase. "Eh..."dico io. "Mentre tu stavi guardando il tramonto, Troy guardava te..." "Davvero?"gli chiedo io sorridendo diventando tutta rossa. "Si ed era una cosa troppo romantica..." "Ma ti levi!"dico io tirandogli il cuscino. "So che anche a te piace Troy."dice facendomi l'occhiolino. "Ora stai dicendo veramente cazzate."dico io seria. "Siete troppo carini." "Harley ora basta."dico io andandomene. Vado di nuovo in camera mia e appena chiudo la porta, mi appoggio ad essa e sorrido pensando a quello che ha detto Harley.

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