Capitolo 11.

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I giorni stanno passando in fretta e io ed Alice stiamo cercando un lavoro e una casa, ma per ora non abbiamo trovato niente. Ora siamo qui allo Starbucks a riposarci dato che è tutto il giorno che cerchiamo lavoro e casa. Nessuno sa che vogliamo andare via da Jill nemmeno Harley. "Non me ne frega se è una casa piccola, tanto la cucina non serve, il salotto neanche servono solo due letti, un'armadio e il bagno basta che si vive libere."dice Alice sorseggiando il duo cappuccino. In effetti ha ragione, mangeremo o fuori casa nei fastfood o ordineremo qualcosa e la mangiamo per terra o sul letto."Infatti, ci basta solo una stanza grande per dormire e un bagno e poi basta." Sento il telefono squillare e vedo che è Harley. "Dimmi." "Dove sei?"dice lui ridendo e non capisco per quale motivo. "Al Starbucks con Alice. Perché?" "Alza la mano." "Perché?" "Tu alzala e basta."alzai la mano in aria e Alice mi guardò come per dire"Ma è rincoglionita?". Dopo qualche secondo lo vedo arrivare insieme a Troy. Ora capisco. "Eccola."disse lui indicandomi. Si siede accanto a me e beve il mio cappuccino. "Ma che cazzo fai?"dissi ridendo. "Bevo, cosa c'è di strano." "Stupido."dissi scompigliandogli i capelli. Noto che Troy ha il labbro inferiore leggermente rosso e gonfio. Lo ha fatto davvero. Mi metto a ridere al pensiero e lui lo capisce. "Tieni."disse prendendosi il labbro inferiore e mostrandomi il tatuaggio. "No. Giura. Quando me l'ha raccontato pensavo fosse uno scherzo."disse Alice ridendo. Gli mandai un bacino da lontano e lui alzò il dito medio. "Ora si fa un'altra scommessa. Non voglio averlo solo io il tatuaggio." "Tanto perdi."dissi io. "Vedremo." "Lute hai studiato per il compito di matematica?"mi chiese Harley. "C'è un compito?"nemmeno so che c'è, merda. "E io non ti farò copiare."disse lui bevendo di nuovo dal mio cappuccino. "Eddai, so che mi vuoi troppo bene e mi farai copiare."dissi abbracciandogli il braccio. "Staccati! Prima o poi dovrai studiare anche tu." "Lo farò. Ma non oggi." "Vaffanculo."disse lui."Se riesci a prendere più di 6 nel compito di matematica studiando da sola, tu ti tatuerai il mio nome."dice Troy sottolineando bene 'da sola'. "Ci sto, prenderò più di 6."dico io. "Mmmm non credo."dice Alice ridendo. Cazzo. L'ultima volta che ho fatto un compito non copiato ho preso 2. Apposto.

Sono a casa e ho davanti il libro di matematica. Ho paura ad aprirlo. Okey apro. Mi trovo davanti delle cose a me totalmente sconosciute. Ma cos'è sta roba? Giro pagina e mi trovo davanti espressioni con lettere, frazioni, potenze, non so che cazzo è, e parentesi. Cosa dovrei fare adesso? No, la matematica non fa per me. Non ce la farò. Dopo qualche minuto a porvare a svolgere qualche espressione chiudo il libro e mi viene voglia di bruciarlo. Non so cosa fare e provo a vedere se Alice è sempre sveglia. Apro la porta piano, piano e vedo che sta dormendo beatamente con Joseph. Che carini. Ora sono l'unica senza ragazzo. Bene. Benissimo.
Esco dalla stanza e provo a dormire. Inutile. Prendo il telefono e vado su WhatsApp a vedere se qualche disgraziato è online. Troy è online, chissà con chi starà parlando. Harley l'ultimo accesso alle 23:24, cinque minuti fa. Okey andiamo su Facebook. Cazzate. Richieste di amicizia di gente mai vista. Decido di riaprire di nuovo il libro di matematica. Lo richiudo subito. Non capisco un cazzo.

Oggi c'è la verifica non ho studiato una beata minchia. Mi preparo per andare a scuola e di Alice nessuna traccia, forse starà ancora dormendo tra le braccia di Joseph. E io sono la solita disperata senza ragazzo. Vado in camera di Jill a vedere se almeno lei c'è. Il letto è fatto e sembra che non sia nemmeno venuta stanotte. Esco di casa e m'incammino verso la scuola. Proprio oggi che ho bisogno del loro aiuto, non ci sono. Vedo da lontano l'edificio e mi sta già salendo l'ansia. Purtroppo il compito è alla prima ora, poteva andare peggio di così? Vado nella mia solita panchina a fumarmi una sigaretta, e vedo che anche Troy e Harley sono già arrivati. Appena suona la campanella sento l'ansia aumentare. Mi alzo con calma e mi avvio all'ingresso e ad un tratto sento le mani di qualcuno prendermi per le spalle, mi giro e vedo quell'idiota di Harley. "Pronta per il compito."dice lui scuotendomi per le spalle. "Senti vaffanculo!"mi giro e aumento il passo verso la mia classe. Mi siedo al mio solito posto e poi vedo che Harley non si siede accanto a me, ma dall'altra parte della stanza. Arriva il prof. e ci consegna subito il compito da fare. Osservandolo meglio penso...MA CHE CAZZO È STA ROBA? Devo accettare la sconfitta, ma poi che vuoi che sia un tatuaggio? Il mio piano sarà questo, farò finta di svolgere gli esercizi e starò per 1 ora a fare niente e poi consegnerò il compito fingendo che sia andato tutto bene così Troy penserà che ha perso. Sono un fottuttisimo genio, (tranne a matematica). Prendo un foglio e comincio a fare dei disegnini di merda. Passata un'ora a disegnare gatti, fiori e ritratti merdosi, consegno il compito "fatto" a testa alta e sorrido a quei due coglioni. Esco dalla classe e la voglia di stare altre 5 ore a scuola è pari a zero quindi decido di andare a casa. Arrivo a casa e come al solito non trovo nessuno. Ho saltato molti allenamenti e vorrei recuperarli. Mi preparo e come al solito ci vado a corsa. Arrivo lì e vedo la macchina di Chris. "Finalmente eccoti qua."dice lui appena entrai. "Scusa ho avuto da fare." "Ora vedrai una parte del capannone che non hai visto. Seguimi." Si dirige verso una piccola porta con un grande lucchetto e la apre con una chiave che l'aveva attaccata ad una collana, deve esserci qualcosa di molto importante là dentro. Entra prima lui e io con un po' di paura lo seguo, è tutto buio ma riconosco quel odore, l'erba. Finalmente accende la luce e vedo, banconote e passaporti falsi, l'altro tavolo è pieno di cocaina e invece l'altra parte piena di buste trasparenti di erba. Ricordo quando Jill mi infamava perché fumavo le sigarette e ora che vedo in che giro sta, mi verrebbe da picchiarla. "Vedi quel tavolo lì?"disse indicando il tavolo pieno di droga. Annuisco con la testa e poi dice:"Va venduta e tu lo farai iniziando da domani sera al Lucky." "La cocaina è pura?"la cocaina pura ha più valore quindi andrebbe saputa sta cosa altrimenti si vende della roba buona ad un prezzo inferiore del suo valore. "Non è pura."risponde lui."Sembra che non è la prima volta che fai questo lavoro." "Spacciavo alle superiori ma poi ho smesso perché mi ero creata una brutta reputazione e ho rischiato di essere arrestata." "Allora non c'è nemmeno bisogni di insegnarti come si fa." dice lui uscendo dalla stanza e faccio lo stesso.

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