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KOL
Sto passeggiando tra le vie di Chicago mano nella mano con Davina.

Io: Allora che vuoi fare? Cinema, shopping?

D: Quello che vuoi. Mi basta non allontanarmi mai più da te.

Io: Non succederà più. Te lo prometto. - dico baciandole la mano dove indossa l'anello di fidanzamento.

Si, le ho chiesto di sposarmi. Siamo stati separati troppo a lungo. Non la perderò più.
Continuiamo a camminare ma si ferma quando vede una bambina piangere. Non avrà più di 4 anni. Ci avviciniamo piano e Davina si abbassa alla sua altezza.

D: Ehi piccola.

Non ha un bell'aspetto. Sembra non mangiare da giorni ed anche i vestiti che indossa sembrano aver visto tempi migliori.

D: Va tutto bene? Dov'è la tua mamma?

Fa spallucce per dire non lo so. Davina mi guarda per capire cosa fare.

D: Ehi, ti va di dirmi il tuo nome?

?: Giulia.

D: Giulia? È un nome bellissimo. Io sono Davina e lui è Kol.

G: Kol. - dice sorridendo e sorrido anch'io.

È bionda con gli occhi azzurri. Mi ricorda Rebekah alla sua età.

D: Tesoro hai fame? - annuisce - Ti va di mangiare qualcosa?

G: Mamma ha detto di non allontanarmi.

D: Da quanto tempo stai aspettando la tua mamma, tesoro? - Con la mano fa il numero 2 - Due ore? - scuote la testa.

Io: Due giorni? - chiedo allora io e annuisce.

D: Oh mio Dio.

Io: D'accordo andiamo a mangiare qualcosa. Cosa preferiresti mangiare?

G: Pitta.

Io: Vuoi la pizza? Va bene piccola, vieni con noi.

G: Dov'è mamma.

K: Troveremo la tua mamma, promesso. Dai andiamo.

Entrambi la prendiamo per mano e cominciamo a cercare una pizzeria. Una volta trovata ci sediamo e ordiniamo un pezzo di pizza per la piccola.

D: Kol che cosa facciamo ora? Non possiamo lasciarla sola. E se sua madre fosse morta?
Povera piccola. E guarda i suoi vestiti.

Io: Una cosa alla volta, tesoro. Intanto facciamola mangiare e magari compriamole qualcosa da farle indossare. Siamo in pieno inverno e lei indossa solo un vestitino leggero.
Poi troveremo sua madre o comunque un familiare.

D: D'accordo. Dobbiamo anche farle un bagno.

Io: Quando torneremo a casa glielo faremo.

Abbiamo affittato un appartamento per due settimane per passare Natale e Capodanno qui a Chicago. Finito di mangiare andiamo a comprare qualcosa per la bambina. Inutile dire che torniamo a casa pieni di buste.

Torniamo nel nostro appartamento e Davina la fa subito lavare. Dopo 20 minuti è pronta per essere vestita e asciugata.

 Dopo 20 minuti è pronta per essere vestita e asciugata

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Appena esce dal bagno corre verso di me.

Io: Ehi piccola, piaciuto il bagno? - annuisce.

D: Dai tesoro asciughiamoci i capelli e mettiamoci il pigiama.

Dopo altri 40 minuti si siede sul divano vicino a me mentre stringe il suo orsetto.

Dopo altri 40 minuti si siede sul divano vicino a me mentre stringe il suo orsetto

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D: Amore vado a fare una doccia. Puoi pensare a lei? Non so, mettile un cartone.

Io: Ci penso io tranquilla.

Mentre Davina è in bagno io chiacchiero un po' con la piccola.

Io: Tesoro sai dirmi cosa ti ha detto precisamente la tua mamma l'ultima volta che l'hai vista?

G: Ha detto che sarebbe tornata subito.

Io: E invece sono passati due giorni. E non ti ha detto dove sarebbe andata?

G: Doveva comprare qualcosa. Dov'è la mia mamma?

Io: La troveremo e ti riporteremo da lei. Per questa notte però dovrai dormire qui.

G: Non dormo senza la mia mamma.

Io: Ci penseremo dopo a questo, ok? Ti va di guardare un cartone? - annuisce e metto uno di quei film sulle principesse.

Poi si aggiunge anche Davina e ci godiamo il film tutti insieme finché Davina nota che si è addormentata.

Io: Dove la facciamo dormire? C'è una stanza in più ma...

D: Facciamola dormire con noi. Solo per questa volta. È la sua prima notte in una casa a lei sconosciuta e con due sconosciuti. Non credo sia il caso di farla dormire da sola.

Io: D'accordo. Andiamo a dormire.

La metto in mezzo e la vedo dormire tranquilla.

D: Grazie.

Io: Di cosa?

D: Di avermi permesso di portarla con noi per nutrirla e cambiarla.

Io: Non l'avrei mai abbandonata per strada. E poi non potevo dirti di no.

D: Spero solo di trovare presto la sua mamma.

Io: Domani me ne occuperò io stesso, te lo prometto. Ora dormiamo.

D: Va bene. Ti amo.

Io: Ti amo anch'io.

La bacio e ci mettiamo a dormire.

Kolvina ~ Una Vita Inaspettata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora