#+2 ~ poche coccole e tanti litigi (pt.1)

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Quando si vive in una famiglia numerosa non è mai facile avere un momento da dedicare esclusivamente alla coppia.

Davina si sente trascurata perciò Kol le prepara una sorpresa e manda i grandi a casa di amici e i piccoli da sua sorella in modo da potersi occupare esclusivamente di sua moglie e farle passare la migliore notte della sua vita.

DAVINA
Sono in cucina e sto preparando il pranzo mentre aspetto che Kol torni con i bambini da scuola.

Giulia ora ha 14 anni e frequenta il primo anno del lycée; Amelia ha 9 anni e frequenta ancora la scuola primaria insieme a Mikol ed Henrik che hanno 8 anni. Luna, Marie e Josh invece hanno 3 anni.

G: Mamma siamo tornati!

L: Mamaaaaa

Io: Eccola la mia piccolina. Ti sei divertita a scuola?

L: Ti.

K: Pensa che non voleva andarsene.

Io: Ragazzi andatevi a lavare le mani ed aiutate anche i gemelli.

G: Va bene mamma.

Mentre loro salgono su, Kol mi si avvicina e prova a baciarmi ma mi tiro indietro.

Io: La stessa cosa vale per te, susu.

K: Ehi io non sono un bambino. Ti ricordo che ho mille anni e più rispetto a te.

Io: Invece sei il bambino più grande. Dai valli a controllare e poi iniziamo a mangiare.

K: Un bacio🥺.

Io: Quando avrai fatto ciò che ti ho detto.

K: Uffa che antipatica. Vado, vado, ma non è giusto essere trattato come un bambino.

Va sopra dai ragazzi e io rimango qui, immobile, a pensare. Sono settimane che io e Kol non stiamo davvero insieme, solo noi due.

Io amo tutti i nostri figli ma vorrei tanto poter passare una giornata solo con lui, noi due da soli, per poi finire a letto e stare, beh, insieme.

A: Mamma?

L/M/J: Mama, mama!

K: Davina??

Mi sento scuotere e torno alla realtà trovandomi davanti Kol e i bambini che mi guardano in modo strano.

Io: Eh, cosa??

K: Beh eri imbambolata. A cosa stavi pensando?

Io: N-niente di importante. Dai mettetevi a tavola e iniziamo a mangiare.

KOL
C'è qualcosa che non va. È strana.

Io: Davina?

D: Dimmi.

Io: Mi ha chiamato mia sorella. Vorrebbe passare la serata con i bambini. Ecco io le ho detto di si e stasera prima di cena verrà a prendere Luna, Marie Josh.

D: Solo loro tre?

M: Io ed Henrik abbiamo un pijama party questa sera, mamma.

D: Ah, non ne sapevo niente.

Io: Ho dato io loro il permesso. E la stessa cosa per Giulia ed Amelia. Anche loro hanno un pijama party ed ho già detto di si.

D: E nessuno ha pensato di chiedere anche a me? Insomma avete due genitori, non uno.

G: Mamma dai. Abbiamo chiesto a papà e lui ci ha detto di si. Ora te lo stiamo dicendo per avvertirti. Ormai abbiamo detto ai nostri amici che ci saremo, non possiamo dire di no.

Io: Si tesoro non c'è bisogno di arrabbiarsi.

D: E chi si arrabbia? Ti ricordo solo che i figli si fanno in due e le decisioni si prendono in due.

Si alza ed esce di casa sbattendo la porta.

G: Ma che le è preso?

Io: Non ne ho idea tesoro. Restate qui e fate mangiare i gemellini, io vado a cercarla.

DAVINA
Esco di casa sbattendo la porta arrabbiata. Insomma dovrei essere felice che i nostri figli non ci sono così io e Kol possiamo passare una serata da soli ma non trovo giusto che nessuno mi abbia chiesto il permesso.

K: Davina! Ehi, fermati! Ma che ti prende! Ho fatto in modo che i nostri figli non ci fossero questa sera per poter passare una serata tranquilla solo io e te e tu reagisci così? E sarei io il bambino?

Io: Beh nessuno te l'ha chiesto!

K: Stai scherzando??? Sono settimane che fai la preziosa perché ci sono sempre i nostri figli a casa e non passiamo mai del tempo da soli. Ed ora che ne hai l'occasione rovini tutto.

Io: Oh mi dispiace se ti sto rovinando i piani. Tanto questa serata ha solo un fine: portarmi a letto.

K: Davina ti senti quando parli?? Stai diventando ridicola. Si voglio stare con te in quel senso, che male c'è. Sei mia moglie e ti amo. Non è una novità voler passare una notte con te. Come ben sai in questo ultimo periodo è stato impossibile con i bambini che dormivano sempre con noi. Voglio solo rimediare. Perché ti comporti così...?

Io: Hai ragione, ho esagerato. Mi sono arrabbiata per niente, scusa.

K: È tutto ok tranquilla. Però mi dici perché hai reagito così?

Io: Non lo so... Ho avuto paura ma non so di cosa. Dai l'importante è aver chiarito, no? I ragazzi ci sono rimasti male?

K: Beh un po' si. Ti sei comportata in modo strano e non sapevano cosa ti fosse preso e se ti fossi arrabbiata con loro. Ora però torniamo a casa e risolviamo tutto. Poi loro si preparano per andare dai loro amici, noi prepariamo i gemelli per portarli da mia sorella e poi ti porto fuori a cena. Va bene?

Io: D'accordo...

K: Ah a proposito...

Io: Cosa?

K: Non mi hai ancora dato un bacio.

Sorrido e mi fiondo sulle sue labbra baciandolo. Mi stacco dopo due minuti e mi prende la mano per tornare a casa nostra.

Kolvina ~ Una Vita Inaspettata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora