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DAVINA
K: Davina io... non ce la faccio.

Io: Ma certo. - mi copro con la vestaglia ed esco dalla stanza.

K: Dove vai?

Io: A dormire in un'altra stanza. È evidente che la mia presenza, anzi il mio corpo, ti crea disagio.

K: Aspetta, Davina.

Scendo di sotto e mi preparo un latte caldo.
Come se fosse colpa mia. Non ho chiesto io di essere toccata da un altro uomo che non fosse lui. Dovrei essere io quella che non si vuole far toccare perché mi riaffiorano brutti momenti.

M: Davina, tesoro, che ci fai sveglia? Pensavo fossi in camera con Kol. - sospiro - È successo qualcosa? - sospiro di nuovo e mi vado a sedere sul divano seguita da Marcel - Dimmi tutto.

Gli racconto in breve cosa è successo.

Io: Capisci? Insomma dovrei essere io quella che non vuole essere toccata, non lui.
Non gli ho mica chiesto io a quel tizio di fare quello che ha fatto.

M: Secondo me hai frainteso le sue parole. Magari ha paura di farti male. Di fare qualcosa che possa farti ricordare quella brutta esperienza. Non c'è bisogno di prendersela così.

Io: Forse hai ragione. Ma non ha nemmeno più il coraggio di guardarmi in faccia. Forse è meglio se questa notte dormo in una stanza da sola.

M: Come vuoi.

KOL
Io: Ho esagerato, vero? Ho provato ad ignorarlo e andare avanti, ma è stato più forte di me.

R: Non so che dirti, fratello.

Io: Non sono voluto andare oltre solo perché avevo paura di fare qualcosa di sbagliato che potesse spaventarla. E poi si, mi infastidisce che è stata toccata da un altro uomo anche se è stato contro la sua volontà.

R: Vedrai che domani mattina tornerete come prima. Lasciale un po' di spazio.

Io: È tutto un casino. Ho rovinato tutto. Dovrebbe essere lei quella spaventata, non io.
Scusa se ho interrotto te e Marcel.

R: Tranquillo.

M: Rebekah andiamo a dormire.

Io: Dov'è Davina?

M: Penso nella stanza di Nathan. Risolvete il prima possibile.

Io: D'accordo, buonanotte.

R: Notte.

Mi avvicino alla stanza di Nathan e sento Davina cantargli una canzoncina. La sua voce melodiosa mi arriva dritta al cuore.

D: Entra - sussurra e faccio come dice.

Io: Dormi qui questa notte?

D: Visto che ti dà fastidio avermi vicino.

Io: Davina questo non è vero. Ho cominciato a vedere flashback di quel giorno e non ce l'ho fatta a continuare. Non capita tutti i giorni di vedere tua moglie fare cose con un'altro.

D: Ma ti senti? Non gliel'ho mica chiesto io.
Ti rendi conto che dovrei essere io quella spaventata ad essere toccata?

Io: Si, lo so. Non volevo andare oltre per non farti del male.

D: Non mi potresti mai fare del male. Sai che amo stare con te.

Io: Si lo so, perché lo amo anch'io. Scusami.

D: Va bene... Torna a letto, ti raggiungo subito.

Io: Va bene. - Mi raggiunge dopo 15 minuti.

D: Non riuscivo a farlo riaddormentare. Dai dormiamo.

Kolvina ~ Una Vita Inaspettata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora