From the first moment.

20. Somebody that I used to know

« You can get addicted to a certain kind of sadness
Like resignation to the end, always the end
So when we found that we could not make sense
Well, you said that we would still be friends
But I'll admit that I was glad it was over
But you didn't have to cut me off
Make out like it never happened and that we were nothing
And I don't even need your love
But you treat me like a stranger, and that feels so rough
No, you didn't have to stoop so low
Have your friends collect your records and then change your number
I guess that I don't need that, though
Now you're just somebody that I used to know »
Ho sempre amato cantare questa canzone perché esprime tutto ciò che è accaduto tra me e Damian, mi ha tagliato fuori dalla sua vita senza dirmi nemmeno il motivo ma adesso pretende di rientrarci come se niente fosse successo.
« Hai una voce stupenda. » chiudo gli occhi e respiro profondamente cercando di mantenere la calma ed il fastidio che sto provando in questo momento.
« La smetti? » tolgo le mani dal viso pianoforte e mi alzo per fronteggiarlo.
Chase sorride probabilmente fiero del fatto che mi stia dando fastidio. « Non posso farti nemmeno i complimenti adesso? »
Metto le mani sui fianchi e lo fisso con serietà sperando che capisca che non ho nessuna intenzione di partecipare al suo giochino.
« Dai... » si avvicina lentamente a me costringendomi a fare un passo indietro. « Tu mi piaci davvero, Sunshine. »
« Anche se fosse vero, non mi importerebbe. » il suo sguardo è palesemente confuso. « Ho conosciuto Sarah. » il suo sguardo cambia velocemente lasciando spazio al rancore e allo stupore. « Non siamo amiche ma l'ho conosciuta e mi ha raccontato un po' della vostra storia, credo fermamente che lei tenga ancora molto a te. »
Chase si siede sulla prima sedia che vede e si copre il viso con le mani, sembra quasi disperato e mi fa un po' di tenerezza così decido di avvicinarmi ed accovacciarmi per trovarmi all'altezza del suo viso.
« Senti... » gli metto una mano sulla spalla mentre cerco di comprendere cosa dire. « L'amore a volte è un completo casino, non si capisce niente ma forse non c'è bisogno di capire cosa stia succedendo dentro di te. Io sono una frana in amore ma penso che a volte ci si deve lasciar trasportare dalle sensazioni e dai sentimenti, siamo ancora giovani e se non lo facciamo adesso non so quando dovremmo farlo. Se provi ancora qualcosa per lei, provaci. »
Chase alza lo sguardo e mi guarda in un modo così strano che non riesco a spiegare, forse con gratitudine oppure vorrebbe semplicemente dire di farmi gli affari miei ma non ci penso più quando mi sorride.
« Ti ringrazio. » mi stupisco appena pronuncia queste parole.
Si alza dalla sedia e si mette le mani in tasca con fare imbarazzato. « Senti... devo dirti una cosa. »
Alzo gli occhi al cielo. « Oh no, ti prego, non iniziare di nuovo con quella cosa che ti piaccio. »
Lui ridacchia scuotendo la testa. « Non ti preoccupare, non ti scoccerò più con questa cosa ma c'è una cosa che devo dirti riguardo Damian. »
Il mio cuore si ferma improvvisamente per riprendere a battere furiosamente mentre sento le mie guance andare a fuoco senza nessun apparente motivo.
« Riguardo a quella scommessa... » il mio sguardo inizia a vagare per tutta la stanza mentre cerco di risultare più disinvolta possibile. « Damian non voleva partecipare, era molto ubriaco e sono stato principalmente io a spingerlo nel farlo. »
« Chase questo non cambia che comunque lui non si sia tirato indietro. » mormoro con sincerità.
Chase sospira lentamente. « Lo so che sei ancora arrabbiata con lui per tutto ciò che è successo tra di voi, ma lui è davvero pentito per come si è comportato. »
Mi sento un attimo confusa. « Ma voi due non avevate litigato? »
Mi sorride come se fossi una bambina di dieci anni. « E secondo te per quale motivo abbiamo litigato? »
Lo guardo senza dire niente mentre un'idea attraversa la mia mente. « È impossibile. »
Hanno litigato per me?
« Damian tiene ancora molto a te e non ti chiedo di perdonare il suo comportamento, ma ti chiedo di capire quanto fosse immaturo e bambino quando ha scoperto dei vostri genitori. Io lo conosco e non abbiamo mai litigato per una ragazza, cerca di dargli un'altra possibilità. »
Mi sorride e poi dopo avermi scompigliato i capelli come lo si fa con una bimba decide di andarsene.
Non ho nemmeno il tempo di metabolizzare quello che mi ha appena detto che sento qualcuno discutere fuori la sala, sbircio dalla porta stando attenta a non farmi vedere ma resto basita quando vedo Damian che tiene per la maglia Chase.
« La smetti di starle attorno? Ti ha palesemente detto che non ti vuole. » il mio ex migliore amico è furioso mentre Chase sorride leggermente puntando per un secondo lo sguardo verso di me.
« Mi dici qual è il tuo problema? Perché ti dà così tanto fastidio il fatto che io voglia provarci con lei? Non ti è mai importato di nessuna. »
Damian sta per esplodere e lo noto dalla vena sul suo collo. « Non ti devo nessuna spiegazione. »
Chase alza le spalle. « Allora come tu non mi devi nessuna spiegazione nemmeno io dovrei dartela. »
Damian stringe le mani sulla maglietta di Chase facendolo sorridere ancora di più.
« Sei sempre stato innamorato di lei ma non l'hai mai ammesso... » le parole di Chase mi fanno spalancare gli occhi mentre poso una mano sul cuore nel vano tentativo di far calmare il battito accelerato. « Anche quando l'hai allontanata da te non ti sei mai dimenticato di lei e adesso ti dà fastidio il fatto che potrebbe innamorarsi di me, o sbaglio? »
Damian lo lascia improvvisamente e non risponde a quello che il suo migliore amico ha appena detto, decide solo di girarsi ed andare via come se niente fosse successo.
Chase mi guarda un'ultima volta e poi va via con soddisfazione mentre io non faccio altro che scivolare contro la porta per sedermi a terra per riflettere a ciò che ho appena sentito.