6. Treasure

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Treasure - Bruno Mars

Non so cosa sia questo rumore, ma mi sta dando molto fastidio. Sono ancora troppo rincoglionita dal sonno per capire che in realtà sono gemiti che provengono dalla camera di quello stronzo di Damian. Sbuffo infastidita per poi mettermi il cuscino sulla testa e coprendo le orecchie. I nostri sono fuori casa da oggi e ci hanno detto che passeranno il week-end fuori città. Damian ha colto subito la palla al balzo per invitare qualche ragazza che non si è fatta sfuggire l'occasione di fare un giro nel suo letto. Prendo dei respiri profondi e cerco di darmi una calmata, dato che ho un sonno indescrivibile e se non dormo, divento una bestia.

Lancio un'urlo infastidito e i gemiti sembrano essersi fermati per un momento. Appena sorrido per poi tornare a dormire ripartono.

« Vaffanculo! » sbotto per poi alzarmi dal letto e mettere le pantofole. Probabilmente sono così assonnata che non sto nenache pensando a quello che sto facendo, ma mi sono rotta le scatole.

Arrivo alla sua porta e busso violentemente, ma non la apro. Oh Dio, no che non la apro.

« Se non fai smettere di urlare quella sorta di gallina ti stai facendo, giuro che ne pagherai le conseguenze. » urlo per farmi sentire.

Nessuno mi risponde, ma poco dopo apre la porta e si affaccia con la testa. Ha indosso solo i boxer. Deglutisco per non guardare i suoi pettorali, che alla fine, ho guardato e sto guardando ancora spudoratamente.

« Ehm ehm. » dice e io riporto lo sguardo su di lui leggermente imbarazzata.

« Sembra le stai levando un demone per quanto urla. Non dico di non farlo, perché tu, essendo maschio, non potresti smettere per nessuna ragione al mondo, ma che cazzo, potreste anche abbassare la voce. » dico decisa e guardandolo negli occhi.

Lui fa un piccolo sorriso ammiccante.  « È impossibile non urlare. » dice sfacciato.

« Nulla è impossibile. » mormoro non spostando di una virgola il mio sguardo dal suo.

« E poi non sei di questa bellezza sconvolgente. » bugiarda, è sempre stato bellissimo, anche se adesso ancora di più mormoro tra me e me.

Lui scoppia a ridere senza smettere di guardarmi. « Ti conosco da molto, Giulietta, capisco quando menti. »

« probabilmente non mi conosci come pensi, Romeo. » dico per poi staccarmi e tornare in camera mia. Lui non risponde e io me ne torno di nuovo in camera.

Appena mi metto di nuovo nel letto i gemiti si sentono di nuovo. Metto la testa nel cuscino e urlo frustrata.

Mi alzo dal letto e presi le cuffie. Le collego al cellulare e metto musica ad alto volume. Ascoltai Blind Heart per far sì che i gemiti non si sentano.

Mi metto una tuta e una felpa pesante e esco dalla mia stanza con ancora la musica nelle orecchie. Scendo in cucina e apro il cassetto per prendere qualche schifezza. Guardo l'orologio e noto che sono le due del mattino. Dopo aver preso la cioccolata, mi affaccio alla finestra e ammiro la luna piena che c'è stasera. La musica nelle mie orecchie continua ad esserci, e finita la canzone, ne parte una che io e Damian ascoltavamo sempre prima di chiudere i rapporti. Treasure di Bruno Mars risuona nelle mie orecchie. Faccio un sorriso triste e divertito allo stesso tempo. Ricordo quando da ragazzini ballavamo questa canzone in camera mia o sua. Ridevamo davvero un sacco, dato che lui era impedito nel ballo, come me d'altronde, ma non quanto lui.

« Puoi non prestarmi i piedi per favore? » urlo per sovrastare la musica, ma lui continua a pestarmeli mentre ride. Alzo gli occhi al cielo e continuo a tenere la mia mano nella sua mentre mi fa fare una giravolta. Rido mentre la faccio e lui scoppia a ridere quando sto per cadere.

« Dio...Damian sei pessimo nel ballo, spero che ne sei consapevole. » mormoro ancora ridendo.

« Per uno che ha dodici anni non sono pessimo. » dice facendo un'occhiolino. Arrossisco subito e guardo a terra per sfuggire dai suoi occhi teneri.

« Siamo un po' fissati con questa canzone, la balliamo ogni volta. » mormoro quando è finita.

« Treasure, this is what you are » dice cantando e facendo una giravolta per poi scoppiare a ridere. Scoppio a ridere e cercando di non pensare alle parole che ha detto : " tesoro, questo è quello che sei."

Dio... Damian mi piace un sacco, ma per lui sono come una sorella, e non mi vorrà mai in quel senso.

Mi risveglio da quel flashback quando sento il rumore della porta d'ingresso sbattere. Guardo fuori la finestra e noto una chioma bionda correre via. Alzo gli occhi al cielo e quando mi giro, trovo Damian dietro di me che mi osserva. Tolgo le cuffie e prendo un po' d'acqua con l'intento di ignorarlo. È stato scorretto portare una qua in casa, sapendo che ci sono io. Sopratutto, non se n'è fregato proprio del fatto che la ragazza ha urlato come una posseduta.

« Adesso mi ignorerai? » metto le cuffie e non rispondo. Cambio canzone e ne metto una di Billie Eilish.

Faccio per andare di sopra ma lui mi tira per un braccio facendomi scontrare contro il suo petto nudo. Abbasso lo sguardo e vedo che indossa solo i boxer. Arrossisco e mi stacco dalla sua presa notando che gli sono troppo vicina.

« Che cosa vuoi? » dico levando le cuffie dalle orecchie.

Lui sorride leggermente e mi prende di nuovo il braccio tirandomi a sé. Sbuffo e cerco di staccarmi, ma la sua presa è troppo salda.

« La smetti? » esclamo irritata e guardandolo con uno sguardo di fuoco.

« Ti ha dato fastidio il fatto che sia venuta qui? » chiede guardandomi attentamente.

« Ma ti senti quando parli? Non ci parliamo da persone civili da quando eravamo dei ragazzini che stavano per affrontare il liceo, e stesso credi che io sia gelosa di una ragazza qualunque?! » mormoro guarda dopo in modo incredulo.

Sospira lentamente. « Perché devi sempre tirare in ballo il nostro passato? »

« Senti... non mi interessa nulla di tutte le ragazze che ti porti a letto, mi frega del fatto che urlate come posseduti mentre io sono nella stanza affianco. »

Lo supero con una spallata e poi salgo sopra in camera mia.

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