10. Give Me Love.

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Give me love - Ed Sheeran

Damian

Prima della festa... 

« Che cazzo hai fatto! » urlo appena vedo Chase. Lui mi guarda con un sorrisetto e alza le spalle. 

« Ricorda che ci sei anche tu dentro. »  mormora lui ancora con quel dannato sorrisetto. 

Mi avvicino minacciosamente a lui e lo prendo per la maglia. « Quella cazzo di scommessa è stata fatta quando non ero del tutto lucido. » lui si scrolla di dosso le mie mani e io stringo i pugni. 

« Ormai quello che fatto è fatto. E poi... chi vuoi prendere in giro Dam, non eravamo ubriachi marci, potevi pensare a quello che dicevi. » lo guardo storto e prendo un pacchetto di sigarette dalla tasca mentre cerco di calmarmi. Che cazzo di situazione. Accendo la sigaretta e me la porto subito alla bocca per aspirare lentamente. Mi rilasso un minuto e poi lo guardo di nuovo. 

« Senti... devi dirle che ti sei sbagliato. Conosco Sunshine, non se la prenderà. Ne dubita. Non ti crede. » mormoro piano. Lui mi guarda incuriosito. 

« Perché dovrei farlo? » chiede sfidandomi con lo sguardo. 

« Perché soffrirà coglione! Quando lei si affeziona ti da tutto, e tu non lo meriti quel tutto dato che le stai vicino solo per una cazzo di scommessa. » 

« E a te importa di lei? Da quando? » si avvicina lentamente a me. « Sei tu che l'hai lasciata da sola, Damian. Non ti crederà mai, lei crederà a tutti ma non a te. » butto la sigaretta a terra e in automatico chiudo la mano in un pugno e lo colpisco sullo zigomo. 

Lui grugnisce dal dolore mentre mi manda insulti di ogni genere. Io lo guardo e poi senza salutarlo o dire nulla, esco da casa sua. 

So perfettamente di aver fatto del male a Sunshine, e me ne pentirò per il resto della mia vita, ma non voglio che soffra ancora. Mentre faccio partire la moto, ripenso alla sera della scommessa. 

« Dovremmo fare una scommessa su quella tua ex amica... com'è che si chiama? Sunshine? » mormora Toby. Chase sorride mentre annuisce e si porta alla bocca la bottiglia di birra. 

« Va bene... scommetto che riesco a farla innamorare di me in un mese. » mormora mentre mi guarda con espressione di sfida. 

« Non farlo, alla fine ti innamorerai tu, Chase. » mormoro leggermente brillo. 

« Perché tu sei già innamorato di lei, Collins? » chiede inarcando il sopracciglio. Stringo i pugni e mi avvicino a lui. 

« Scommetto che non riuscirai a farla innamorare in un mese. » 

Lui coglie la sfida e guarda la mia moto. « Allora, se vinco io mi dai la tua moto. Se vinci tu, ti do la mia casa sul mare. » la famiglia di Chase è una delle famiglie più ricche della zona. Ha aziende in tutto il mondo. È davvero convinto di vincere, da sobrio non l'avrebbe mai fatto. 

« Ci sto. » accetto e io e lui ci sorridiamo.

Come buttare all'aria tutti questi anni di amicizia con una cazzo di scommessa. Io e Chase siamo sempre stati migliori amici, che ci è successo? Come diavolo mi è saltato in mente di fare una cosa simile? 

Parto con la moto e accelero. La sensazione del vento che mi va in faccia mi fa rilassare, l'adrenalina che aumenta. Per fortuna a quest'ora non c'è mai nessuno per strada. Appena arrivo fuori casa di mia mamma, sospiro e scendo dalla moto. Busso e subito mi apre accogliendomi con un abbraccio caloroso. Mi faccio stringere e poi ci stacchiamo. Mia mamma sta ancora soffrendo per mio padre, e questo non fa altro che aumentare il mio odio verso quell'uomo. Tra loro due non è mai stato rose e fiori, ma la botta finale è stata devastante. 

« Come stai tesoro? » chiede mentre ci sediamo sul divano. 

Alzo le spalle e prendo una caramella alla menta dal vaso che si trova al centro del tavolino dinanzi a noi. 

« Cosa vuol dire? » chiede. Io e mia mamma parliamo molto, le voglio bene, e non ha fatto nulla di male. Non è colpa sua se si è innamorata di uno stronzo come lui. 

« Non posso lamentarmi. Alla fine si sapeva che sarebbe andata a finire così. » lei sospira e guarda verso il basso facendomi sentire in colpa. 

« Mi dispiace. » mormora piano. Io sbuffo sentendomi frustrato per quello che ho combinato. 

« Mamma, non devi dispiacerti per me. Io sto bene, io evito lui e lui evita me. Stessa cosa con Adele, lei evita me e io evito lei. Non ho nessuna voglia di avere contatti con loro. Mi fanno ribrezzo. » le dico per tirarle su il morale. 

« E con Sunshine? » chiede e il mio cuore sembra perdere battiti. Quello che c'era tra me e lei era qualcosa di unico, forte e che non potrà mai finire. 

« Sai quando si dice evitare come la peste? Ecco, la frase corretta. » 

« Beh sei stato molto scorretto nei suoi confronti. Lei non aveva nessuna colpa di quello che è accaduto. Sei ancora convinto sia ancora colpa sua? » 

« No! Perché diamine dovrei pensarlo? Avevo dodici anni, non capivo un ca- » mi ammonisce con un occhiataccia. « un cavolo. Ma mi sono reso conto che ho sbagliato. » 

Lei sospira piano. « Aveva una cotta per te. » apro del tutto gli occhi e la guardo incredulo. 

« Davvero? Te lo ha detto lei? » chiedo subito volendo sapere la risposta.

Lei sorride scuotendo la testa. « No, ma si vedeva. Eri tutto per quella ragazza, o meglio dire, per quella bambina. » 

Guardo negli occhi mia madre con tutta la sincerità di questo mondo.  « È ancora importante per me. » lei annuisce e fa un sorriso. 

« Lo so tesoro, ma devi farti perdonare se vuoi riallacciare i rapporti. Ci credo che ti odia. » 

« Lo so, ma non adesso. Devo prima risolvere una questione. » le dico per poi prendere il cellulare e quando sto per uscire sento mia madre chiamarmi. Mi volto verso di lei e la guardo aspettando. 

« Il casco! » mia madre sa perfettamente di questa cosa che non metto il casco, e ogni volta che mi dice di metterlo, mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro. Prendo il casco e me lo metto dinanzi a lei. 

« Contenta adesso? » 

Lei scuote la testa e si mette a ridere. « Con quella testa dura che hai probabilmente non ti faresti nulla.  » 

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