5- Inviti

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"Shock!
E' caos nella casa reale di Soburgo.

Una principessa ferita ed un baldo cavaliere hanno scombinato tutti i piani di Natale.
Pare che il giovane tormentato figlio del Duca di Hastings abbia salvato la perfettissima sofisticata seconda figlia del Re dalla disgraziata caduta di un pesantissimo lampadario centenario. Ci aspettavamo un matrimonio da annunciare questa notte, gente.
Che dite?
Dobbiamo forse rivedere i nomi degli sposi?"

High Society News- 24 Dicembre 11pm

Il tetto.
Il tetto a cupola.
Il tetto a cupola affrescato da Holbein.
Il tetto a cupola affrescato da Holbein, alto cinque metri.
Il tetto a cupola affrescato da Holbein, alto cinque metri e risalente al Rinascimento.

"Ti verrà un crampo tra poco."

"Sta zitto." sussurrai, tesa come la corda consumata di un'alpinista. Respirai profondamente per acquietare i nervi. Inutile. Guardare il tetto del palazzo reale era l'unica cosa che mi impediva di posare gli occhi sulle persone presenti fuori dalla porta delle stanze private di Anne Hannover. C'erano parte dei miei fratelli più impiccioni, come Benedict, Colin e Hyacinth, mia madre ovviamente, parte degli Hannover più interessati alla causa, come Friedrich, David e il curioso cugino Leonard, l'immancabile Lady Dambury col suo bastone onnipresente e infine... lui. Si. Proprio lui. L'innominabile!

"Non è nemmeno un granchè come affresco." continuò Benedict, come una pulce all'orecchio. Non la smetteva di blaterare sottovoce da ore. Sperai che Emma uscisse presto dalle stanze di Anne e che venisse a prenderselo. "Holbein è alquanto tetro come pittore. Preferisco Michelangelo."

"Cosa non ti è chiaro della parola zitto?" mormorai innervosita, tenendo comunque gli occhi in alto. Effettivamente da circa una decina di minuti avevo cominciato ad avvertire un certo dolore a livello della nuca. Ma era meglio quello che rischiare di posare gli occhi su quell'individuo!

"Pensi che il contatto visivo sia contagioso?"

Abbassai gli occhi su mio fratello, seduto sul divanetto accanto a me. Lo trovai a fissarmi con un'espressione sghignazzante. Aveva capito e mi stava deliberatamente prendendo in giro!

"Casomai nauseate." risposi, concentrandomi sulle pieghe del vestito. Altra zona visiva sicura. "Tu lo sapevi?" chiesi sottovoce.

Notai con la coda dell'occhio che gli stivali da uniforme di David e Friedrich facevano su e giù per l'androne, evidentemente impazienti di ricevere notizie su Anne. Dopo la caduta del lampadario i festeggiamenti erano stati interrotti, era accorsa la squadra medica reale ed Anne era stata portata via per essere visitata. Suo padre Ernst, sua madre Fanny ed Emma erano entrati per assistere alla visita. Il Re e la Regina per protocollo, Emma perchè era un medico e suo padre aveva voluto a tutti i costi che fosse presente.

"No." rispose mio fratello. Riportai con attenzione lo sguardo su Benedict, senza passare per la figura pestilente di Simon Hastings, e mi parve sincero. "Nemmeno Anthony sapeva e, a dirla tutta, nemmeno gli Hannover. Cosa alquanto strana."

"Che diamine ci fa qui allora?" gli chiesi, insospettita. "A Natale poi. Non aveva niente di meglio da fare?"

Fece spallucce. "C'è solo un modo per scoprirlo." considerò. Mi sorrise colto da uno dei suoi lampi di genio e si alzò. "Andiamo a chiederglielo!"

"Cosa?!" sbarrai gli occhi. Genio si, ma pazzoide. "Benedict..." cercai di trattenerlo a bassa voce. Niente. Partì come una molla. "Ben, ti supplico, no!" lo scongiurai sottovoce. "Ben!" Mi ignorò bellamente e tirò dritto come un furetto verso l'angolo opposto dell'androne. Sospirai infuriata e arresa al mio destino. Alzai gli occhi verso l'area che avevo appositamente evitato di guardare per più di tre quarti d'ora e seguì la figura di mio fratello, mettendo inevitabilmente a fuoco quel pomposo di un Hastings. Avrei strangolato mio fratello non appena ne avessi avuto possibilità.

La Stilista || Today's Bridgerton Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora