La Stilista || Today's Bridgerton Vol.2

15- Una famiglia di scienziati

"Un gruppetto piuttosto folto di aristocratici inglesi e soburghiani sono stati visti uscire dal Palazzo reale di Green Castle e approdare all'Università Magna Grecia. I neo-fidanzatini, il baffuto principe David e l'ex cuoca del palazzo, Amelié Hartmann, sono stati visti per la prima volta in pubblico in un'occasione informale. La coppia sembra abbastanza riservata e non sono stati visti gesti visibili d'affetto tra i due. Ebbene, un uccellino vicino alla Corona, stamattina ci ha rivelato delle informazioni riguardo la novella coppia. Pare che la signorina Hartmann abbia già avuto anni addietro una storia col principe, finita male a causa dei protocolli, e che abbia detto in confidenza all'uccellino di non avere alcun interesse sentimentale nei confronti del principe, così come sembrerebbe non avere alcun interesse per il prestigio della posizione. Se queste affermazioni dicessero il vero e se, nel frattempo, le sue intenzioni non fosse mutate, qual'è -dunque- il vero interesse di Amelié Hartmann nella relazione con David Hannover? Se non è l'amore e non sono i soldi, qual'è il movente che l'ha spinta nuovamente nelle sue braccia? Abbiamo tentato di chiederlo all'uccellino che ci ha invitato questa missiva anonima. Attendiamo novità sul fronte. Caro principe... sicuro di volerti ancora sposare?"

"High Society News- 29 Dicembre 12 am."

***
La mattina

"Come sarebbe a dire fra un ora?"

Cominciò a gironzolare per tutto il corridoio. "No, no. Il ministro è fuori dal paese, non può occuparsene." continuò a controbattere. Andava avanti così da dieci minuti. "Non posso farci niente, senatore. Non ho il potere di riportarlo in Inghilterra in un ora, dovrete fare quella riunione senza di lui, mi dispiace."

Si fermò davanti alla guardia soburghiana piantonata sul pianerottolo e sospirò pesantemente. Avrebbe voluto la sua stessa facoltà di stare zitto e non dover rispondere più al alcuna domanda. "Senta, senatore. Io le ho detto quello che potevo dirle, se ha da controbattere sulle scelte di partito del Ministro Travis le consiglio di chiamarlo e parlare con lui personalmente. Non leggo nella testa del Ministro, sono la sua sottosegretaria, non la sua chiaroveggente."

La voce stridula del Senatore Stern riecheggiò metallica e fina per il corridoio. Susan portò gli occhi al cielo. Erano cinque anni che faceva da babysitter a George e stava cominciando a rimpiangere di aver desiderato il rinnovo del suo contratto. "Va bene, va bene." si arrese. Non aveva più voglia di discutere con quel vecchio senatore testone. "Lo riferirò al ministro. Si. Certo. Sarà fatto. Si. Si. La saluto. Certo. Certo. Arrivederci. Stia bene anche lei. Arrivederci."

Staccò il cellulare dall'orecchio e sbuffò. Anche a migliaia di chilometri dall'Inghilterra, in piena vacanza, non poteva smettere di lavorare. Guardò la guardia e gli annuì. "Si lo so, scusami se ti ho tediato, ma non sapevo dove andare." gli disse, con una confidenza che mai le era stata data. "Adesso almeno qualcuno può capire il mio stato di esaurimento." gesticolò. La guardia non mosse un muscolo. Susan continuò a guardarlo e poi gli schioccò le dita davanti agli occhi un paio di volte. "Incredibile." commentò. "Controlli pure i riflessi." La guardia battè le palpebre volontariamente, con disappunto. "Scusa."

"Signorina Reinolds!"

Trasalì e si girò verso le scale. La figura di David, intenta a salire, la informò di essere stata vista importunare una guardia reale. Divenne bordeaux. "S-sua altezza." lo accolse cianotica. Eddai, Susan, ma che combini? "Non l'avevo sentita arrivare."

David arrivò al terzo piano e riprese fiato, prima di accennarle un sorriso. "Test dei riflessi primari?"

"Cosa?" trasecolò lei, in tilt.

"Lo schiocco delle dita." specificò David, indicando la guardia. "E' una pratica d'esame per testare i riflessi primari nelle guardie durante i turni prolungati che possono affaticare le doti di resistenza..." si fermò, intuendo che Susan si era già persa alle prime tre parole di quel discorso. No. Non stava seguendo la loro pratica d'esame, era solo una ragazza curiosa. "Perdonami, sto blaterando a vuoto."