FRATELLANZA
Dopo quel brutto evento, il rapporto con la mia famiglia cambiò, così come cambiò anche quello con Duke.
Ogni mese andavo nel mio paese, in Italia, a trovare i miei genitori e controllare l'andamento della malattia di mio padre.
Ero molto più premurosa con lui. Avevo messo da parte le divergenze e stavo cercando di essere la figlia che aveva sempre desiderato.
Il pensiero di diventare mamma mi spaventava ancora, ma il mio matrimonio stava proseguendo abbastanza bene e, forse, ero veramente innamorata di Duke.
Lui sembrava diverso. Mi portava spesso dei regali quando tornava dal lavoro. Magari lo faceva per non farmi sentire triste per via di mio padre, ma ci stava riuscendo, e io mi trovavo bene.
***
«Pronta?» mi chiese Andrey.
Venne a prendermi a Londra perché aveva organizzato una piccola vacanza tra fratelli. Saremmo dovuti andare a visitare alcune terre a bordo della sua barca per una settimana. Ero così emozionata!
Presi in fretta i miei bagagli e salutai Duke che stava per andare al lavoro. Arrivati al porto, ci riunimmo con Christian e Paul. Era la prima volta che avremmo fatto una vacanza insieme, solo noi fratelli.
«Ragazzi, finalmente! Stavo già per imbarcarmi da solo!» esclamò Paul, ridendo.
Lui era l'animo bambino della famiglia. Quando c'era lui, non sapevi mai cosa poteva succedere. Poteva ribaltare completamente i piani e renderli ancora più belli, oppure, fare un totale casino. Paul era così, ed era così che ci piaceva.
Nel mentre, Andrey preparò la barca per farci salire.
«Attenta!»
Christian venne subito a reggermi, quando notò il mio barcollare dopo che Paul si era lanciato sulla piattaforma facendo muovere tutta la barca.
«Puoi essere un po' più prudente Paul!» Rimproverò Paul, che nel mentre se la rideva.
Christian era come un padre di famiglia, sempre pronto a proteggere tutti. Era molto serio e premuroso, forse alle volte un po' troppo, ma noi lo amavamo per questo.
Partimmo e fu come l'inizio di una favola magica. Osservai l'acqua blu dell'oceano sotto di me e inspirai il suo profumo. La città, intanto, si fece sempre più piccola.
Ci ritrovammo in mezzo al nulla. Attorno a noi c'era solo l'oceano. Questo metteva abbastanza paura, ma dava anche un senso di libertà.
«Urla.»
Mi girai perplessa verso Andrey. «Cosa?»
«Urla. Butta fuori tutto ciò che hai dentro. Guarda.» Appoggiandosi al bordo della barca, iniziò a urlare a squarciagola.
«Wow!» Affascinato, Paul lo seguì e urlò parole a caso.
«C'è solo l'oceano ad ascoltarti», affermò Andrey.
Ci provai. Feci un bel respiro e urlai più forte che mai.
Fu una sensazione meravigliosa.
Mi sentii immediatamente libera da ogni cosa; dai problemi, dai pensieri, dalla vita. Convinsi anche Christian a farlo e iniziammo a gridare tutti insieme. Sembravamo dei pazzi, ma attorno a noi non c'era nessuno ad ascoltarci, solo le sfumature azzurre dell'oceano e del cielo.Andrey si mise al timone e io lo seguii. Vedemmo la prima isola ricca di vegetazione.
Andrey era uno spirito libero e, di conseguenza, ti faceva sentire libera. Lui trasmetteva la libertà di vivere senza catene e costrizioni. Era come una boccata d'aria che arrivava nel momento in cui stavi soffocando. Anche lui era una parte fondamentale della famiglia e della mia vita.
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Nel mio cuore. Custode dell'amore.
ChickLit"Il destino ce lo aveva fatto capire ormai in ogni modo. Non potevamo stare insieme". Come possono due cuori rimanere legati per sempre, nonostante tutto remi contro di essi? 1997, Bolsena, provincia di Viterbo (Lazio). Rose Williams, diciannove an...