Selene pov's
Il cuore mi martella nel petto e d'istinto lascio il braccio di Thomas, che lui prontamente afferra nuovamente, per piantarsi davanti a me, come a farmi da scudo. Non l'ho mai visto prima, ma dal modo in cui le persone sono immobili, in silenzio e i miei fratelli vigili, non ci vuole un genio per capire chi è l'uomo che ha appena varcato la soglia del locale e quando Thomas pronuncia il suo nome, le speranze che non fosse lui mi crollano addosso, facendomi vacillare.
Billy Kimber se ne sta in piedi davanti all'ingresso, fra le mani stringe una pistola e da come agita le braccia si può notare come sia un uomo abituato ad avere l'attenzione concentrata completamente su di sé. È diverso da come lo immaginavo; non vedo ferite di guerra, né un viso duro e prepotente, ma anzi, i lineamenti paffutelli e i folti baffi che si stendono fino a metà guancia, gli danno un'aria quasi innocua, a differenza degli uomini che stanno al suo fianco. Sono alti, ben piazzati e coprono entrambi i lati del suo corpo.
- Un tavolo e qualcosa da bere, qui ce da discutere- afferma lui, autoritario.
- Portaci da bere e va a casa- mi ordina Thomas.
- Via da qui, tutti!- continua, ordinando ai clienti di andare via. Non deve ripeterlo due volte.
Io guardo i miei fratelli dall'altra parte del locale, che immediatamente affiancano Thomas. John mi guarda per un solo istante, che mi basta per comprendere la preoccupazione, la speranza che io vada via da qui e allo stesso tempo con la spaventosa consapevolezza di conoscermi, sapendo già quello che farò o, meglio, che non farò.
Mi avvicino a Giorgio, rimasto impalato davanti la porta d'ingresso.
- Va via, è una situazione delicata- mormoro, mentre chiudo l'anta destra dell'ingresso.
- Sicura non vuoi che resti?- mi chiede, più per cortesia che per coraggio. Infatti, quando annuisco convinta di quello che gli ho detto, sguscia fuori dal locale, come un pesce che riesce a liberarsi dalla rete del pescatore.
Chiudo la porta a chiave, prevenendo qualsiasi interruzione a questa attesa, tesa e ansiosa riunione tra famiglie.
Sono seduti davanti al tavolo, in due schieramenti a tre uomini. Gli Shelby dalla parte destra, i Kimber dalla parte opposta. Si guardano come se si stessero studiando, in silenzio. Thomas porta alla bocca una sigaretta e l'accende con un solo gesto, senza distogliere lo sguardo dall'uomo davanti a lui, che tocca i capelli sistemati al lato destro del viso.
Cammino a passo svelto verso il bancone, dove afferro sei bicchieri tutti in una volta, non so neanche io come.
- Vai a casa- sussurro ad Harry, impalato davanti le bottiglie esposte dietro di noi.
- Selene...-.
- Vai a casa- lo interrompo – qui chiudo io-.
Lui annuisce, sapendo che non potrebbe dissuadermi dalla mia decisione e che forse è meglio che a sentire ci sia una di famiglia, piuttosto che uno sconosciuto.
Poso i bicchieri sul tavolo, posandoli uno a uno davanti agli ospiti, sotto lo sguardo furioso di Thomas e dei miei fratelli.
- Cosa posso portarvi?- domando, non facendo trapelare dalla mia voce alcun tipo di titubanza.
- Se posso consigliarvi abbiamo un Whisky di ottima annata, ideale per le occasioni importanti- continuo, portando le mani dietro la schiena, come una vera chaperon.
Gli occhi scuri del capo della famiglia Kimber mi scrutano, osservano il mio corpo e il mio viso, senza nascondere alcuna allusione. Sono tesa, immobile, mi sento violata e imbarazzata dal suo sguardo, ma non ho alcuna intenzione di sprigionare l'ansia e la soggezione che sento, ma anzi, sostengo il suo sguardo, con un sorrisetto educato stampato sul viso.
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Non più come prima ||Thomas Shelby||
RomanceSelene è una ragazza con un passato difficile e tragico, ma che grazie alla famiglia Shelby riesce a vivere in amore e affetto fraterno. Gli occhi azzurri di Thomas e la dolcezza di Selene, portano i due ad innamorarsi, vivendo per poco tempo il lor...