Capitolo 8

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Pov's Micciarella
È ormai sera e sono nella mia cella insieme a mio fratello e Dobberman, sto pensando ad Anna, forse sto sbagliando con lei, è bella e mi interessa ma non voglio avere niente di serio e soprattutto non mi permetterei mai di farla soffrire, non so se i miei gesti li interpreta come provarci e poi fare lo stronzo andando anche a provarci con Giulia.
<guajio, vuje v sit maje nammurat?> chiedo ai due, sto uscendo pazzo, io che chiedo una cosa simile?
Si guardano sbarrando gli occhi come sorpresi.
<no.> dicono insieme.
<vabbuò, era giust accussì p sapè.> dico, non ci credo nemmeno io, non so cosa provo per Anna.
<tu sij nammurat e Anna?> mi chiede Dobberman.
<ma quann maje, ma chiavess ma nun song nammurat.> dico, da una parte è vero non sono innamorato e me la chiaverei volentieri ma lei è diversa, non la userei mai e poi mai solo per chiavare.
<si l'avess e sapè Eduard t'accir, ossaje no?> mi dice mio fratello.
<m at scassat o cazz, ossacc nun c bisogn ca mo rict vuje, bonanotte.> dico scazzato e sdraiandomi.

Pov's Anna
Sono in cella con Rosa dato che ormai è sera.
<Annarè è ra primm ca staje nrvus, che succiess?> mi chiede la mia amica.
<nient, nun t preoccupà.> dico fingendo, sto così per quello stronzo che prima fa tutto il carino con me e poi ci prova con quella nuova.
<è p Micciarella?> dice e annuisco.
<amor mij, le lascia sta, è nu criaturell, nun sap manc iss chill ca fa.> dice Rosa.
<ma nun m va a genij ca primm fa o carin cu me e po c prov ca trapper.> dico a Rosa.
<ossacc amò.> dice lei.
<vabbuò, notte amò.> dico e lei ricambia.
**
È tutto il giorno che Micciarella mi ignora non so per quale strano motivo. Siamo tutti in sala comune, sia maschi che femmine.
Io, Rosa, Cardio e Silvia stiamo giocando a biliardino, sono in squadra con Cardio e stiamo quasi vincendo.
<uaa Cardio e comm simm fort.> gli dico io segnando l'ultimo goal.
<vabbè tnit sul fortuna.> dice Silvia.
<no Silviè, simm tropp fort.> gli dico io e lei alza gli occhi al cielo sorridendo e rifilandomi un bel dito medio. Ridiamo e scherziamo sulla partita finché non arrivano quelle due.
<ora che il tuo fidanzatino non ti calcola più stai con il ragazzo della tua amica?> mi dice Viola.
<Viola, quant vot t l'aggia ricr ca ad Anna le lascia sta? s c scass o cazz t vatt.> le dice Rosa, amo quando vuole proteggermi, l'ho sempre vista come una sorella maggiore, c'è sempre stata per me, più di una migliore amica.
<che carina che sei Rosa, vuoi proteggere la tua amichetta.> continua, ha uno sguardo da psicopatica.
<Viola sient lievt annanz e pall, nun teng genij e t vattr.> gli dico sorridendole falsamente.
<sei aggressiva perchè ha ragione?> risponde la trapper.
<ti da fastidio che il tuo fidanzatino vuole me?> continua a darmi fastidio.
<ij fuss glus e te? ma si faje schif.> le rido in faccia e mi rivolge uno sguardo omicida.
<c paur c faje.> le continuo a ridere in faccia.
<intanto non sai com'è stato bello baciare Micciarella oggi, mi diceva che sono l'unica per lui.> dice, so che non è vero ma mi da fastidio che parla di lui in questo modo.
<sorè ma tu e mazzat t vaje proprij crcann.> inizio a spingerla e tirarle calci e pugni finché non sento qualcuno prendermi dalla vita.
<lievt.> dico io dimenandomi.
<oh pccrè calmt.> mi dice, riconosco la sua voce e il suo profumo, è Micciarella.
<senza questa sceneggiata patetica non riusciresti ad attirare la sua attenzione.> dice lei mentre si rialza aiutata da Viola.
<oh ma tien ancor genij e parlà? puttan e merd.> le rispondo io.
<oh Anna bast.> continua a stringermi per non farmi tornare a picchiarla.
<crè vuo difendr a sta cess? lascm, l'aggia vattr.> dico io cercando di buttarmi dinuovo su Giulia.
<oh pccrè ja vien cu me.> dice trascinandomi fino a dietro la tenda.
<Crazy comm t chiamm tu, ne frnut ca.> dico prima di entrare nella tenda.
<oh ma che passat, pcchè a stiv vattenn?> dice lui.
<c'agg passat ij? e ess ca continuav a ricr ca ta vasat?> gli rispondo scazzata.
<ij n'agg vasat proprij a nisciun.> mi risponde.
<c mancass pur.>
<ma sij glus e ess?> mi chiede sorridendo.
<ma quann maje, m ra fastidij ca parlan accussi e te.> gli dico, non gli darò mai la soddisfazione di ammettere tutto.
<appunt, sij glus.> dice continuando a sorridere.
<e comm dic tu, c t'aggia ricr ij.> gli dico sbuffando.
<azz mo pur sbuff.> mi dice, mi viene spontaneo sorridergli.
<comm sij bell pccrè.> dice avvicinandosi a me, divento rossa dall'imbarazzo, se vuole baciarmi? io non l'ho mai fatto.
Si avvicina a darmi un bacio a stampo che approfondisce a poco a poco, credo abbia capito che è il mio primo bacio.
<comm sij tost Annarè.> mi dice staccandosi per poi riprendere, sorrido quando mi prende dai fianchi e mi avvicina a sè.
<ragazzee tutte a mensa su.> urla Maddalena, che palle, ci stacchiamo e lui sbuffa.
<m n'aggia ji, c vrimm.> dico aprendo la tenda, lui però mi tira dal braccio.
<oh salutm buon.> dice e gli do un bacio a stampo al quale sorride.
<cia pccrè.> dice sorridendo e apro la tenda.
<Anna ja veloce.> mi dice Maddalena.
<eh arriv.> rispondo.
<crè stu sorris?> mi dice Rosa.
<mentr mangiamm vo spieg.> le
rispondo.
**
Siamo sedute a mangiare io, Rosa, Silvia e Kubra mentre racconto loro di quello che è successo dietro la tenda.
<uaa, e mo vuje c sit?> mi dice Silvia, non so cosa risponderle onestamente.
<eh nun o sacc amò.> le rispondo titubante.
<vabbè ma se è stato lui a baciarti magari prova anche lui qualcosa per te.> mi dice Kubra.
<eh Kù però c prov cu l'at.> dico io.
<amor mij, però ossaje comm è fatt, iss s vuò divertì.> dice Rosa.
<però adda sapè ca s t'avess e fa suffrì sa ver cu me e fratt, o lasciamm stis nderr.> continua seria.
<amò ma quann maje, è nu criatur.> dico io, questa è capace di picchiarlo malamente insieme a mio fratello.
<e c m n fott.> dice lei.
Continuiamo a mangiare e poi Maddalena viene a prenderci per portarci in cella.
Una volta lì crollo nel sonno, ero proprio stanca.

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