Capitolo 4

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La suona sveglia segno che devo alzarmi purtroppo e andare a lavoro; ho preso sonno alle 6 e tenendo conto che sono 7:30 non ho dormito per niente, ma va bè ormai è un'abitudine. Oggi non chiamo i ragazzi, avevo detto a lena che l'avrei accompagnata a scuola e così feci, parlammo del più o del meno quando fuori la sua scuola vedo una persona avvicinarsi che aveva una faccia conosciuta, no non può essere Carlo, era il migliore amico di mio padre, era proprio come lui, un mostro.
Salutai velocemente lena e scappai, arrivando arrivando a lavoro dove mi aspettavano i ragazzi.
Nathan: hey, hai una faccia, tutto bene?
Io: si.. si,si tutto bene voi?
Kevin: tutto bene grazie
No lasciai che mi facessero ulteriori domande che comincia a lavorare.
Purtroppo di dissero che sarebbero dovuti andarsene prima così mi sono offerta a chiudere il negozio e così feci. Era tardi, era notte e stavo tornando a casa ero sotto al portone, quando arrivo lui, Carlo, mi imprigionò nella mia stessa casa.
Io: vattene, cosa vuoi
Carlo: o bambolina risposta sbagliata
Cominció tirandomi i capelli, tra calci e pugni, non capivo niente, il dolore mi stava uccidendo, continuava a dire che me lo meritavo per come trattavo mio padre, il problema è che con lui non ho mai parlato, oltre a pregarlo di smetterla, era tutto come prima, speravo solo fosse un brutto sogno e che da un momento all'altro mi sarei svegliata come ogni sera. Sembrava di rivivere quelle notti, credevo fosse scomparso anche lui ma evidentemente mi sbagliavo, non so quanto sia durato ma sento la porta aprirsi e successivamente chiudersi, segno che se ne andato. Prima già stavo peggio ora non riesco proprio a guardarmi allo specchio. Sento delle voci fuori la porta, ma non mi interessa, non aprirò nessuno, non stasera, vorrei annegare nelle mie stesse lacrime e togliere di nuovo tutto questo dolore. Mi chiedo il perché di tutto questo, sono sempre stata buona ma non sono stata ripagata con la stessa moneta. Mi sento di nuovo sola, vuota e in questo momento l'unica cosa che vorrei fare è morire. Rimango al fissare il vuoto ma non mi accorgo minimamente che la porta in tutto questo tempo era aperta..

Pov Kevin
Io e ragazzi siamo appena tornati, ci siamo lavati e sistemati, poi decidiamo di andare un po' da Crystal.
Bussiamo alla porta e notiamo che era aperta, però non volevamo invadere la sua privacy, quindi abbiamo aspettato che ci aprisse lei ma non la mia fatto. Decidemmo di entrare perché la vedemmo sul divano a pensare e quindi credemmo semplicemente che era persa nei suoi pensieri non sentendo la porta, però la casa era sotto sopra, e lei era.. era, non erano i lividi dell'altra volta, ce ne erano altri, e il suo viso, era.. cosa le hanno fatto?
Nathan: Crystal che ti è successo
Ares: chi ti ha ridotta così
Luke: Crystal per favore parlaci
Kevin: Crystal ei, guardami, siamo noi , per favore dicci cosa è successo, vogliamo solo aiutarti.
Non parlava, era in uno stato di trans e qualcosa mi dice che non è la prima volta che le succede e questo mi preoccupa maggiormente.
Crystal: per favore.. andate via, non ho voglio di parlare. Per favore andate
Kevin: NO noi non andiamo proprio da nessuna parte, ascolta gli amici si raccontano le cose, tu sei nostra amica, noi vogliamo aiutarti e adesso tu ci raccontati ok? Abbiamo tutta la notte a disposizione

Pov Crystal
La determinazione di questo ragazzo era disarmante, lui voleva aiutarmi davvero, glielo dico o no?
Io: ve lo dirò , ve lo giuro, ma non ora, non ho né la voglia né la forza di dirlo, per favore non costringetemi a farlo.
Kevin: ovvio che no, pero vogliamo farti capire che puoi fidarti di noi, ormai siamo una famiglia
Io: non so neanche così significhi avere una famiglia
Nathan: te lo insegneremo noi, ti insegneremo tante cose, noi ti vogliamo bene
Io: io non so come si fa mi dispiace
Ares: non fa niente non è colpa tua, qualcuno ti ha fatto diventare così e quando ti sentirai pronta ce lo racconterai ok?
Io: ok
I ragazzo tornarono nel solo appartamento, mentre io riordinai un po' casa, e poi mi buttai sotto la doccia per togliermi le mani di quello schifoso da dosso. Presi le mie solite pasticche e riuscii a dormire tutta la notte.
Nel weekend non lavoravamo e loro decisero di uscire e lo chiesero anche a me, io per fingere di stare bene accettai.
Arrivammo in una villa ma non avrei mai immaginato che fosse quella dei genitori di Kevin.
Ci si avvicinò una ragazza e allo sprovvista bacio Kevin, in quel momento sentii un buco allo stomaco, forse era la fame; o forse sei gelosa, impossibile io mi rifiuto categoricamente di provare sentimenti.

Pov Kevin
Cosa ci fa lei qui è perché mi ha baciato. Non so di preciso cosa prova ma sono sicuro che nei confronti di Crystal non provo solo amicizia e ora che Erika mi ha baciata la situazione è ancora più complicata
Io: ma sei impazzita, io e te non siamo nulla e non lo siamo mai stati quindi vattene da casa mia
Erika: Kevin per favore non iniziare io e te staremo per sempre insieme
Rosa: si Kevin pensavo ti avrebbe fatto piacere rivederla
Io: era questo il vostro abbietto o fin dall'inizio, e pure pensavo fosse cambiati
All'improvviso arriva chloe,
Chloe: fratelloneee
Io: principessa come stai?
Chloe: bene mi sei mancato tanto
Io: anche tu tanto
Chloe: ciao Crystal
Le santa addosso come un koala e vedo Crystal sorridere, è bellissima quando lo fa
Crystal: ciao chloe ahaha
Chloe : ti va di giocare con me per favoree
Io: chloe dai non ess-
Crystal: certo piccola a cosa giochiamo
Dice abbassandosi alla sua altezza
Chloe: vieni ti faccio vedere la mia stanza a poi decidiamo. Dice dandogli la mano e trascinandola con se
Erika: chi è quella sguattera non lo sente il caldo ahaha
Io: non chiamarla così e smettila qui non sei la benvenuta, vattene ora

Pov esterno
Rosa infondo lo sapeva che suo figlio non la mai amata quella ragazza, lo faceva solo perché voleva suo padre e rideva sotto i baffi per il comportamento del figlio, voleva solo che fosse felice, doveva solo capirlo anche Armando.
Rosa: sì Erika vattene , ora mio marito non c'è inutile fingere, non sei la benvenuta, mio figlio non ti vuole e non frignare come fai sempre come una gallina
Erika la guarda piena di rabbia e se ne va senza replicare
Kevin: wow mamma non ti facevo così aggressiva ahah
Rosa: ahahaha, tanto lo so che ti piace Crystal, ti piaceva anche da piccoli
Kevin: mammaaa smettilaaa, dai entriamo prima che chloe la faccia diventare pazza

Entratono dentro e videro chloe dormire sulla pancia di Crystal
Rosa: come hai fatto, non dormo mai con nessuno apparte me
Crystal: non so ha detto che aveva sonno e subito si è addormenta.
Detto questa la porta in camera e resta a guardarla e pensa a quando assomigli incredibilmente al fratello, bella come lui. Lei stava aprendo il suo cuore ma avevo ancora troppe ferite fresche e sanguinanti, inconsapevole del fatto che qualche demone del passato ben presto si sarebbe rifatto vivo.

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