Capitolo 19

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Pov Crystal
Come ogni notte, dormo a malapena, esco a prendere un po' di aria e ne approfitto per fumare una sigaretta. Noto mio cugino affacciato dall'altra parte nella sua stanza.
Io: ei non dormi?
Liam: potrei farti la stessa domanda
Io: non riesco a dormire. Tu?
Liam: lo stesso
Liam: vieni nella mia stanza dai
Vado da lui e esco in balcone avendo ancora la sigaretta accesa
Io: allora come stai? Come sono andati gli ultimi tempi?
Liam: non posso lamentarmi, la scuola benissimo e anche per il resto
Io: mi fa piacere
Liam: tu?
Io: bè lo sai, la scuola non so manco che sia e per il resto tutto uguale
Liam: mi dispiace, mamma ha sempre voluto portarti via da lui
Io: lo so tranquillo, sono io che non sono voluta venire, non volevo succedesse niente a nessuno
Liam: sei cresciuta troppo in fretta
Io: già
Liam: però adesso è tutto finito, e sei resterai qui molto tempo, ti farò divertire un sacco. E poi Bryan sembra stracotto di te
Io: ma quando mai, smettila
Liam: ahhh lui è pazzo di te
Io: si certo come no
Liam: dai vieni, dormi con me
Mi metto a letto vicino a lui, mi abbraccia
Liam: ti giuro che sarò il fratello che non hai mai avuto
Io: ti voglio bene Li
Liam: anche io, tanto
Stranamente dormo bene tutta la notte, forse è questo quello di cui avevo bisogno, sentirmi parte integrante della famiglia, e qui mi sento così, infondo mia mamma me la sempre detto: la zia sarà come me, come una seconda mamma.
Aveva ragione, sarei dovuta venire prima.

La mattina mi svegliai riposata, ero sempre abbracciata a Li- aspetta BRYAN, mi stava fissando, mi sollevai di scatto
Io: ma cosa-
Bryan: eii calma, non so perché Liam mi ha detto di prendere il suo posto perché doveva uscire, ha detto che ne hai bisogno
Si infatti è così
Io: scusami mi ero solo spaventata
Faccio per alzarmi ma mi riporta con la testa sul suo petto.
Bryan: stellina è presto, restiamo un altro po
Io: no dai ormai sono sveglia, vado a farmi una doccia
Bryan: uff ok
Andai a lavarmi e subito dopo mi vestii, poi scesi a fare colazione
Bryan : ei no adesso usciamo
Io: voglio mangiare prima qualcosa
Bryan: ma non pensi che parli troppo? Avanti andiamo
Mi prende per il braccio e mi trascina in macchina
Io: almeno posso sapere dove stiamo andando
Bryan: ovvio che no
Uff non lo sopportoooo
Arrivammo e scesi, eravamo su un lago, era stupendo, c'erano le anatre, i pesciolini
Io: è stupendo..
Bryan: sapevo che ti sarebbe piaciuto
Gli feci un sorriso sincero e cacciò delle buste, dolci di tutti i tipi
Io: bryan non dovevi fare tutto ciò
Io: dovresti farlo con la persona di cui mi parlavi ieri
Lui risi senza darmi risposta
Iniziammo a mangiare e parlammo del più e del meno
Bryan: allora stellina, mi dirai mai cosa ti passa per la testa?
Io: forse si, forse no
Bryan: quel forse non mi convince
Io: e fai bene
Bryan: sei sempre la solita. Allora mi daresti qualche consiglio con questa ragazza
Già la ragazza
Io: si, cosa vuoi sapere

Pov Kevin
Se ne è andata, se ne è andata
Queste parole non smettevano di ripetersi nella mia mente. L'unica persona che mi avesse mai amato e che io avessi mai amato, mi avevo lasciato
Come biasimarla
Stai zitta cazzo
Non era il momento, stavo troppo male, troppo code tutte insieme
Ares: come cazzo è possibile che sia incinta
Luke: sei un tale stronzo
Nathan: crys ormai non risponde nemmeno più a telefono
Luke: e ha tutte le ragioni del mondo per non farlo
Ormai non li ascoltavo nemmeno più
L'avevo persa, l'avevo persa per sempre

Pov Crystal
Mi sono divertita tanto con lui, ma alla fine pensavo sempre a Kevin.
Stavamo tornando a casa, stasera Liam aveva detto che comprava le pizze e sinceramente ne avevo proprio voglia.
Tornati a casa ero consapevole di aver passato una delle giornate più belle, non che ne avessi passate tante.
Mi stava chiamando Nathan.. non sapevo se rispondere perché probabilmente era Kevin.
Controvoglia uscii un attimo fuori e risposi
Io: pronto?
Nathan: cazzo Cry, ci hai fatto preoccupare un casino, si può sapere perché non rispondi
Io: .. pensavo rispondesse Kevin
Nathan: cry mi dispiace, non sapevamo come dirtelo
Aspetta...
Io: voi lo sapevate? Voi sapevate tutto e non vi siete degnati di dirmi niente?
Nathan: lasciami spieg-
Io: basta.. non voglio sentirti, che belli amici che siete
Staccai, ne avevo abbastanza.
Non meriti nulla Ahahhh
Lo so..

Entrai dentro facendo finta di nulla, con un sorriso forzato.
Io: allora belli le pizze?
Liam: stanno arrivando sister
Sister, quanto gli voglio bene
Cole: come stai?
Io: bene voi
Federico: bene bene
Carlos: ti sei divertita con bry.. eh eh
Io: Carlos smettila ahahah
Entrò Bryan, ironia della sorte
Bryan: ehiii, è arrivato l'unico e inimitabile
Io: sempre molto modesto
Bryan: è la verità
Io: convinto tu
Cole: amico non sfidarla
Bryan: vieni un attimo con me
Non ebbi tempo di replicare che mi trascinò fuori
Questo ragazzo proprio non lo capisco
Io: ehi piano, che succede
Bryan: parli troppo sai
Io: dico solo ciò che penso
Bryan: bè allora cosa pensi di me
Io: che non sei cambiato per niente
Bryan: ed è un bene?
Io: si diciamo di si
Bryan: bene..
Io: bene.. be entriamo stanno arrivando le pizze
Bryan:.. si si entriamo
Entrammo e i ragazzi come remote fecero battute stupide
Cole: avete fatto i fidanzatini ?
Io: evapora
Carlos: va bene abbiamo capito non volete parlarne
Io: ma non c'è nulla da sapere
Liam: si certo, convinta tu
Io: madonne che rompipalle che siete
Ridemmo insieme fino a che non arrivarono le pizze
Cacciai i soldi per pagare
Fattorino: potresti pagarmi diversamente eh bambolina
Io: scusami?!
Bryan gli diede un pugno talmente forte, che non me ne resi nemmeno conto
Bryan: stronzo di merda ma che cazzo vattene
Fattorino: sei uno stronzo, cosa c'è, non la vedi come fa la puttana
Liam stava per dargliene un altro
Io: basta ok, tu vattene, ora
Non se lo fece ripetere due volte
Io: ma che cazzo le cose non sapete risolvere con la bocca
Cole: ma hai sentito che ha detto
Io: non ci pensate ok, mangiamo che è meglio
Carlos: che guardiamo?
Io: horror?
Loro: ok andata
Ogni scena paurosa urlavano, che bambini
Federico: tu non stai bene, come fa a non farti paura
Io: ma dai ragazzi è tutta finzione
Federico: finzione un corno
Io: ahahah
Mi ricordai quando vidi per la prima volta il film con i ragazzi, urlavano anche loro, mi mancavano, tanto, ma non riuscivo a pensare a ciò che avevano fatto.
Il film finì e i ragazzi andarono nelle proprio stanze.
Io: non hai sonno
Bryan: no
Io: vogliamo fare le crêpes
Bryan: mi hai letto nel pensiero
Le volevo proprio da tanto
Il tempo di sbattere le uova mi trovai tutta infarinata
Io: questo non dovevi farlo
Mi ritrovai in bagno e con una scusa lo bagnai tutto ma lui fu più veloce e bagnò anche me.
Scappai in camera, di nuovo la stessa storia..

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