Capitolo 16

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Quando tornai a casa iniziai a scrivere un'altra lettere su questa giornata, su come mi sentivo..

Cara me
Oggi è stata una giornata da dimenticare, il ragazzo che penavi ti amasse, ha iniziato di nuovo ad ignorarti, ti ha trattato di merda. So che non ti aspettavi questo suo atteggiamento perché lui sa cosa hai passato. Si sto cercando di giustificarlo, forse ha avuto una brutta giornata, infondo tu volevi sono aiutarlo, non ha apprezzato questa cosa, anche se vorrei capire cosa ha, non posso fare altro che rispettare i suoi tempi. So cosa vuol dire passare una brutta giornata, tutta la mia vita è stat una brutta giornata, ma non ho mai trattato male nessuno, ho sempre contato fino a dieci, ho sempre pensato l'altra persona come potesse sentirsi, mi sono messa nei suoi passi, sono stata sempre fin troppo empatica, ma va bene così, ognuno reagisce alle situazioni in modo diverso.
Armando mi ha rinchiusa nella stanza frizzer, pensavo davvero che sarebbe stata la fine per me, è da una vita che aspetto la mia fine, ma in quel momento sentivo che non era l'ora. Il ghiaccio si era attaccato tutto sulla mia pelle, faceva troppo male quando lo toglievo, mi ricorda quando toglierlo le croste che si formavano quando il mio padre mi spegneva le sigarette addosso, sempre e solo dolore, tanto dolore. Sono abituata a tutto ciò.
Questa è già la terza volta che cerca di umiliarmi, di uccidermi.. quella sera indimenticabile, all'ospedale, quando mi ha violentata, ancora peggio quando mi ha lasciata lì nuda, il solo pensiero che mi ha messo le mani addosso mi disgusta. Conosceva mio padre quindi una persona come lui non poteva essere tanto diversa.
La mamma mi manca tantissimo, più del solito, vorrei un suo abbraccio in questo momento, sentirmi protetta, ma non lo sarò mai, lo so già.
Mi diceva sempre che per lei ero il sole, riscaldavo le sue giornate. Da quando mi ha lasciata, il sole nella mia vita non esiste più, sono diventata buoi, un buio talmente oscuro, che non si riaccenderà mai. Kevin ci stava riuscendo, è l'unico che può farla riaccendere, ma sembra che lui la voglia far diventare ancora più scusa..
Continua ad andare avanti, non sono sicura che alla fine il sole sorgerà, ma forse per un po' vedrai nuvole bianche, lo spero..

Piango mentre scrivo, mi sento libera però , la mamma aveva ragione, ha sempre avuto ragione.
Sorrido a questa affermazione. Voglio dormire, però le pastiglie purtroppo sono finite, mi metto a letto e chiudo gli occhi, sperando di non essere svegliata da nessun incubo.

Pov Kevin
Di Crystal ancora nessuna notizia, forse è semplicemente a casa? Non lo so, non so più che pensare.
Penso sia normale che non voglia vederti dopo come l'hai trattata
Non riesci a stare zitta 2 secondi?
Sono la tua coscienza quindi sai anche tu che ho ragione
Infatti ha ragione, perché le ho urlato? Lei voleva solo aiutarmi.
Ultimamente non ne faccio una giusta, soprattutto con lei. Prendo coraggio sperando non mi arrivi un calcio nelle palle e vado a bussare alla sua porta
Non apri nessuno come immaginavo, stavo per tornare dentro quando la porta si spalanca
La vedo, forse stava dormendo, è sempre bella, ancora più sciupata.
I miei occhi cadono sulle sue braccia, erano bendate,
Non può essersi non tagliata, non per colpa mia..
Io:cosa.. cosa hai fatto alle braccia
Entra nel panico non sapeva cosa rispondere, si nota dalla sua espressione
Crys: mi si è rotto un vaso in mano
Stava mentendo. Perché mi stava mentendo?
Idiota devo darti altre spiegazioni
Ahhh chiudi il becco
Io: crys cosa ti sei fatta?
Crys: non chiamarmi così, non penso possa interessarti qualcosa di me
Aveva ragione, non meritavo le sue spiegazioni
Io: per favore... dimmi la verità , così ti sei fatta?
Crys: niente... non mi sono fatta nulla
Mi chiude la porta in faccia, me lo sono meritato,
Prima fai sesso con karen e le urli in faccia, poi ti aspetti anche che ti dica cosa si è fatta, io ti avrei picchiato direttamente.
Sempre realista e gentile tu eh
Sono qui per farti capire che stai sbagliando
Non ricordamelo sempre grazie
Invece lo farò perché in questo momento sei un uomo di merda
Lo sei anche tu, sei la mia coscienza
Non scambiamo le parti eh
Ora taci e fammi addormentare nei miei peccati
Avoglia di dormire ne sono tanti
Ahhhh ti odio
Sì ti voglio bene anch'io

Pov esterno
Questa mattina come ogni mattina Crystal non ha chiuso occhio, ha pensato a tutto il dolore che la invadeva e al perché dopo tutto quello che le ha fatto Kevin fosse interessato a sapere come stava, senza però trovare nessuna risposta a queste domande.
Kevin nemmeno aveva chiuso occhio, si domanda cosa avesse fatto Crystal alle mani, senza ovviamente nemmeno lui avere alcuna risposta.
Si cercano in silenzio, senza rendersi conto che quel silenzio faceva tantissimo rumore.
Kevin aveva sbagliato molto con lei, non aveva scuse per ciò che aveva fatto, pensava anche al perché suo padre e karen ancora dovesse far vedere il video a Crystal. Perché stavano ancora aspettando?
Lui meritava il suo odio, pur continuandola ad amare. Il loro sembrava un amore impossibile,
Crystal non lo so ma per lui, lei era una stella, perché anche nel buio lei si vede, un po' come per sua mamma era il sole. Crystal infatti pensava che Kevin glielo avesse mandato sua mamma, però stentava a crederci, perché stava soffrendo ancora, e si chiedeva il perché di questa sofferenza.
Crystal piano piano stava cedendo di nuovo, chiudendosi di nuovo in se stessa, se prima voleva vivere ora vuole tornare solo da sua madre, il che voleva significare morire. Sentiva di nuovo di non essere abbastanza per nessuno, prima sentiva Kevin vicino a lei, ora sente a malapena i ragazzi, non riesce a trovare nulla di buono nella sua vita, ma pensava anche che visto che era ancora sulla terra, qualche motivo per vivere, se pur nascono, esisteva ancora, e in qualche modo lo avrebbe trovato.

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