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ultimopeterpan

ultimopeterpan:❤️❤️ultimorecords:🫀user271: la ragazza più fortunata del mondo user566: peter pan e wendy🌟______________________________________________________________________________

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user271: la ragazza più fortunata del mondo
user566: peter pan e wendy🌟
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Stare in questo paradiso è bellissimo, la mattina ci svegliamo alle 9:30/10, ci coccoliamo e poi andiamo a fare colazione. Ovviamente per quanto ci piace magnà sia a me che a lui, ogni volta ci sediamo con i piatti pieni di torte, brioche, biscotti e molti ma altra roba. È esattamente il nostro paradiso, inoltre Niccolò quando ha prenotato questo "appartamento" che è in realtà una palafitta ha richiesto il personale che pulisce quando noi siamo in spiaggia e anche il cuoco che quando non vogliamo andare a mangiare nel ristorante del villaggio cucina per noi a casa. Non c'è neanche bisogno di dire quante prelibatezze della cucina messicana abbiamo già provato e di cui andiamo matti.

"Ma ci pensi che tra poco sarei di nuovo sul palco?" chiedo a lui mentre il venticello della mattina rinfresca l'aria, sentendo meno il calore del sole sulla pelle, "non vedo l'ora, sto aspettando questo da troppo" risponde lui con un sorrisone sul viso, "sono sicura che saranno dire dare indimenticabili, tutto l'amore che metti in ciò che fai si vede, e io che prima ero una fan che veniva ai tuoi concerti posso dirti che anche dagli anelli dello stadio si percepisce ogni singola tua emozione, chi verrà sara lì per te, saranno persone che hanno  anche loro atteso tanto per vederti....sta tranquillo che non potresti mai deluderle" gli dico accarezzandogli la guancia. "Ciò che mi spinge ancora di più è proprio questo Jacq, anche se ammetto che me sto n'po a cagà sotto" mi dice ridendo.

Lui è così, perennemente insicuro, nonostante abbia avuto e stia avendo un grande successo non riesce a rimanere sicuro di se stesso per più di un'ora. "Viè qui va, per tutte le volte che non ti ho potuta baciare perché ti trovavi dall'altra parte del mondo" si avvicina al mio viso e stampa un bacio sulle mie labbra, poi un altro e un altro ancora, fino a passare interminabili minuti così. "Ti amo Niccolò" sussurro con la testa poggiata sul suo petto, "anche io amore mio" sussurra a sua volta lui facendomi sentire i brividi in tutto il corpo.

"Tieni gli occhi chiusi Niccolò, non barare....ti conosco" dico a lui che si trova seduto sul divano mentre io sto andando in camera da letto a prendere una cosa, "dubiti di me bionda?" commenta lui dall'altra stanza, una volta tornata sul divano gli apro la mano e sul palmo metto una scatolina rossa, al suo interno ci sono due braccialetti fatti in corda rossa, è una cosa molto banale ma che per noi ha molto significato. "Ok apri", lui guarda la scatola e dopo qualche secondo la apre, prende i due braccialetti e nota che al di sotto c'è un bigliettino, lo apre e legge ad alta voce, "quel filo che ci unisce puoi chiamarlo amore....mi sembra di conoscerla questa frase" mi dice sorridendo, "ho pensato che potrebbe essere un po' come una fedina che si regalano i fidanzati no? indossando questo ci sentiremo un po' più vicini anche se lontani,  credo che abbia più significato un filo rosso per noi, piuttosto che un anello" spiego al moro che mi continua a fissare con due fossette accentuate dovute al suo sorriso fisso da quando ha aperto la scatola. "È perfetto amò, perfetto" dice portando le sua braccia attorno al mio collo e stringendomi in un abbraccio, mi lascia poi un bacio sulla fronte e poi ci sdraiamo sul divano.

La nostra vacanza è perfetta, sta andando tutto bene, è incredibile come ogni piccola cosa che facciamo insieme ci renda felici. "Comunque, ricordi quando mi hai parlato della pressione che sentivi riguardo al fatto che tuo padre è dottore, tua sorella dentista e tu invece speri di lavorare in un altro ambito?" mi chiede lui una volta sdraiati a letto con le luci completamente spente, "si..", "beh diciamo che anche io inizialmente sapevo già cosa avrei voluto fare, ossia musica, ma nella mia famiglia ci credevano poco, mio padre soprattutto. Quando finii le medie dovevo scegliere la scuola da fare dopo e mia madre mi aveva proposto di fare il conservatorio, tanto a scuola andavo male quindi, ma lui non ne ha voluto sapere e mi iscrisse in un liceo, mi ci vedi te in un liceo? Dopo un anno pesantissimo per me ma soprattutto per mia madre che veniva chiamata sempre dai professori, scelsi di azzardare e seguire la mia strada, così grazie a lei andai al conservatorio, e ringrazio il cielo per questo perché altrimenti non sarei chi sono ora" conclude lui, ma ora immobile a pancia in su sul letto matrimoniale, io mi avvicino e e metto un braccio sul cui petto per essergli più vicina, so quanto questo argomento sia delicato per lui, "Nì non pensarci più, la tua vittoria sono tutte quelle persone che presto vedrai, tuo padre ormai è fiero di te, e tu non devi perdere neanche mezza occasione per confermargli che la strada che hai scelto all'ora è quella giusta, se non perfetta" mi lascio un bacio tra i capelli e poco dopo entrambi ci addormentiamo.

Quel filo che ci unisce Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora