si,mi stava letteralmente osservando,ma ero troppo confusa per capirlo.
la mia testa girava in modo fortissimo e non capivo più niente.
«voglio andare a casa»dissi.
«certo,ti ci porto io.»disse il ragazzo misterioso, prendendomi per la vita.
mi portò fuori dal locale, aprii la portiera e mi poggiò sui sedili posteriori.
non riuscivo a dire una minima parola,ero letteralmente stordita.
prese una fascetta e la avvolse intorno ai miei polsi bloccandomeli, non avevo forze per tirare il ragazzo a calci.
iniziai a sentire urla improvvise,mentre ansimavo dall'ansia,mi sentivo un sacco calda,avevo la febbre, almeno credo.
qualcuno mi tolse da quella macchina, il profumo era abbastanza familiare.
«pezzo di merda»disse un altro ragazzo,togliendomi dall'auto mentre mi teneva le mani dietro la schiena.
mi portarono in un altra macchina,il ragazzo strappò la fascetta dai polsi,mi tocco la fronte e imprecò un "cazzo"
mi addormentai di nuovo.
mi svegliai la mattina dopo non a casa mia,con gli stessi vestiti di ieri.
ero a casa di bill.
«cherry,come stai?»chiese bill.
«sto bene,credo..cosa è successo?»dissi, grattandomi la nuca.
«brevemente quello sconosciuto con qui sei stata ieri sera ti ha drogata,ti ha trascinata nella sua auto e ti ha legato i polsi, senza dubbio voleva stuprarti.»
«non dirmi che l'ha fatto»
«tom vi aveva individuati,ed è stato lui a salvarti.»disse.
tom..
mi aveva salvata?
mi mordicchiai il labbro timidamente, non riuscivo a credere che quella faccia di cazzo mi aveva salvata.
«credo..dovresti ringraziarlo»
sospirai molto forte e strinsi leggermente i pugni, rilasciai l'aria che avevo respirato 5 secondi prima e guardai bill.
«per forza?»chiesi.
«si,per forza»disse.
«ahh d'accordo,quando lo incontro lo ringrazio»sbuffai.
calò un enorme silenzio,non avevamo niente da dirci stranamente, finché non tirai un argomento.
«con erika?»
«ah,tutto bene,solo un po' confusi ma non abbiamo niente.»
«d'accordo»mi alzai dal letto e traballai leggermente.
«vado a casa,ho delle faccende da fare»dissi.
«ti accompagno,non è sicuro per ora»
«d'accordo,grazie»
mise in moto l'auto e mi portò a casa.
appena arrivati mi salutò ed io scesi dall'auto, entrando in casa mia.
erano le 13:38 e dovevo mangiare,anche se non avevo per niente fame.
presi dei noodles dal mobiletto, buttai l'acqua calda nella pentola e la feci bollire,per poi metterla dentro i noodles ed erano fatti.
li mangiai ed ebbi un forte mal di stomaco,andai nel bagno e li vomitai ogni cosa.
appena finito lavai la bocca,odiavo quella sensazione di schifo in gola, lavai i denti e mi diressi in camera mia.
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Odio || Tom Kaulitz
Fanfiction«era il momento più bello di quella serata,il mio corpo si muoveva a ritmo di quello del ragazzo con cui stavo ballando,d'improvviso un bruciore che partiva dalla noce del collo fino al fondoschiena attraversò il mio corpo,girai lo sguardo e vidi un...