chapter 23:same blood

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quando nel sogno lessi quel biglietto sembrò diventare tutto lucido,come se tutto intorno a me non fosse più un sogno ms ers tutto realtà.

mi risvegliai tranquillamente alla casetta di erika alle 15:30,amo dormire tanto in estate.

mi alzai in piedi e andai nel salotto dove lei e bill stavano cucinando non so cosa.

«buongiorno mamma e papà»dissi scherzando,loro scoppiarono a ridere.

oggi volevo trascorrere una giornata da sola,preparai la borsa con il telo,crema solare e 5 dollari.

scesi in spiaggia poi e feci il bagno,2 ore e mezza da sola come se fossi una bambina.

il mio desiderio più grande era venirci con mia figlia o figlio,fare un bagno insieme da soli,datemi il tempo però,sono ancora vergine.

da una parte avevo paura del mare, però quando ci vado è l'unico momento in cui riesco ad urlare e piangere senza aver paura.

oppure di notte,quando ci vai verso le due del mattino e sei tu il mare e la luna,da soli,è bello pure andarci con la dolce metà.

la maggior parte delle coppie ci passa la notte per condividere un momento intimo,è anche bello perché non c'è nessuna luce giallo ocra o qualsiasi altro colore, solo quello della luna.

il rumore al posto del letto che traballa con il rischio di distruggerlo c'è la sabbia e il mare,oltre ai gemiti ecco.

dopotutto ho sempre desiderato avere la mia prima volta sentendo il mare,ma non è importante il posto,a che ora o altro

è che sia voluto da entrambi ,e soprattutto,che sia con la persona giusta

appena uscita dall'acqua mi asciugai i capelli e mi stesi sul telo giocando con un' po' di sabbia, disegnai qualcosina,camminai un po',lessi un libro,giocai con qualche granchietto e tanta altra roba.

guardai nella borsa e trovai un biglietto,una mappa.

che era adesso?

girai il foglio e c'era scritto

ci vediamo qui a mezzanotte

semplicemente.

salii a casa di erika e le feci lo shampoo,lei amava quando ero io a farglielo,dopo me lo feci anche io.

«stasera esco comunque.»dissi a bill.

«bello,dove?»

«non lo so,poi si vede,volevo chiederti..hai per caso non so,un pugnale,un tira pugni o qualcosa?sai,per precauzione.»

«si,cel'ho»

«potresti darmelo?»

«si,certo,è di tom però,fa qualcosa?»

«no no va bene lo stesso,grazie»sorrisi.

andai a vestirmi con un pantalone a vita bassa,maglia a maniche corte e scarpe da ginnastica,attaccai il pugnale aò pantalone in modo che nessuno potesse rubarlo,per motivi di sicurezza.

«ok, stasera se torno a casa vergine,sana e salva oppure senza che abbia fatto fare un omicidio a qualcuno,ringrazio ogni santo.»

quando uscii di casa avevo paura sinceramente.

proseguii dove la mappa mi diceva e arrivai in un vicolo di case abbandonate,entrai in quella indicata.

presi il tira pugni tra le mani,come se volessi sentire la presenza di qualcuno vicino.

Odio || Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora