chapter 32:eye on reality

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sembra tutto un brutto sogno.

sembra tutto un immagine sviluppata nella mia testa.

speravo di trovarmi nel mio letto tra i miei pensieri, consapevole che erika mi stava chiamando,io e tom avevamo litigato e greg non esisteva ancora.

non pensavo mai che questo momento sarebbe arrivato.

non sapevo dov'ero,con chi ero, quanto tempo è passato dall'ultima volta,non ero consapevole di niente.

non penso che mi interessava, perché non ci avevo pensato.

i miei occhi si aprirono molto lentamente,mi guardavo attorno e la luce della luna illuminò la stanza.

mi alzai leggermente con la schiena, avevo una maglietta lunga e un pantalone lungo a sua volta, per nascondere i lividi.

alzai la manica destra e un gesso ricopriva il mio braccio,sentii solo una sensazione di delusione e tristezza dentro di me.

mi sentivo morta,vuota.

i ricordi di quella notte non tornarono subito,solo alla sua vista.

la porta si aprì e colui che mi aveva rovinato la vita entrò nella camera dove avevo subito quel trauma.

non capivo niente,non provavo niente,non riuscivo ad alzarmi ed abbracciarlo,non riuscivo.

«cherry..»disse lui, sedendosi vicino a me.

non usciva niente dalla mia bocca,non ero in grado di rispondere.

mi tornò in quel momento ogni ricordo,fu come un violento pugno nel petto,non faceva male,ma ti colpiva lo stesso.

«come stai?»chiese,accarezzando lo stesso viso che aveva schiaffeggiato.

non riuscivo a dire una parola, volevo solo morire in quel momento.

annuì leggermente capendo che non era il momento di parlare,lui mi portò nella macchina e guidò fino a casa mia,mi riaccompagnò dentro e mi baciò.

andai nella mia stanza,tolsi qualsiasi panno tranne che l'intimo,buttai l'occhio sulla gelida verità.

il mio corpo era completamente diverso,ero stata violata.

era pieno di lividi,tagli,e la mia testa immaginava delle impronte di mani rosse che toccavano il mio fisico.

dio,poi dal ragazzo che avrei amato per tutta la vita?

ma come avevi fatto a cascarci?

ti odio greg.

indossai un pigiama casuale e mi buttai sul letto,afferrai il cellulare e bloccai qualsiasi notifica,il segnale di visualizzazione,ultimo accesso eccetera, così non avrei risposto a nessuno.

guardavo il vuoto, che fastidio,ma perché non ha voluto rispettarmi?

perché l'ha fatto?

eppure gli avevo chiesto se potevo prendermi del tempo,sapeva che avevo paura a causa dei miei traumi.

mi addormentai di nuovo,non fu facile a causa dei continui ricordi,sembrava che avevo gli spasmi.

mi risvegliai a causa del fastidioso campanello.

«cherry?»entrò erika,in punta di piedi

io nel frattempo che entrava ero caduta di nuovo nel sonno.

«sveglia principessina!»disse lei,scuotendomi.

io la guardai e chiusi di nuovo gli occhi,dandole le spalle.

Odio || Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora