chapter 25:where my heart takes me

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lui si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra,era contento,anche io se per questo.

tanto che era contento mi abbracciò anche,lo abbracciai anche io e sentii come se qualcuno mi stesse colpendo con violenza la schiena.

tutto intorno a me si scurì e sentivo solo una voce mentre mi tenevo a greg.

«perchè hai fatto? perché cherry?come sei stata così stupida?»

«hey?»disse greg facendomi tornare con i piedi a terra.

«uhm,cosa?»

«stai bene?»

«sisi, stavo solo pensando..ecco»sorrisi

ritornò a darmi baci,ricambiavo a stento,stavo nei miei pensieri adesso.

merda cherry,ora come lo dici agli altri?

e ad erika soprattutto.

«ti amo»disse lui, guardandomi teneramente.

gli sorrisi facendo naso e naso,per poi scendere da erika.

«hey,dov'eri?»

«in bagno,ho il ciclo»

«ho capito,godiamoci la festa!»

mi fermai a pensare di nuovo a quella figura che vedevo sempre dietro di me.

«ti prego sali e fai qualcosa,non puoi farlo»

«cherry?sei strana..»disse erika.

«sto bene balliamo»dissi contenta.

erano le 4 di mattina,finalmente era finita la festa.

che rottura di cazzo, preferisco mille volte andare alle gare di auto di tom.

approposito, parlando di me e lui

il nostro rapporto era sempe lo stesso,litigavamo comunque ma di meno, parlavamo ogni tanto, più o meno andava bene.

sotto sotto detestava greg,sento che sia qualcosa legato a sua sorella,lo penso anche io.

quella sera tornai a casa con greg, non ero pronta a raccontare tutto ad erika.

lei diceva che greg non è sicuro,ma perché?

è un semplice ventenne di un anno più di me,biondo e occhi castani, divertente

che ha di male, precisamente?

passò poi una settimana,tra noi andava bene,dissi che a breve lo avrei detto ad erika e ci toccava dar baci di nascosto.

era il 31 agosto,il giorno dopo sarebbe stato il compleanno dei gemelli,stavo cercando una cosa dentro una cartella

lo avevo rubato da casa,c'erano certificati medici e carte dell'avvocato, così che il minimo dello studio lo facevo a casa e per le emergenze avevo il dottore che veniva a casa.

non ci avevo mai dato un occhiata precisa,se lo avessi fatto quel giorno?

erano penso qualche decina di documenti,vittime e carte d'identità strappate a ragazze come me.

«amore?»

«oh hey»dissi, cercando di leggerli.

«che è?»disse togliendolo da mano.

«documenti sul mio passato,vogliamo leggerli insieme?»

«come,io volevo mangiare fuori,lo abbiamo il tempo no?»

«daccordo»sorrisi.

andai di là e indossai un pantaloncino e una maglia grande con le air force 1.

mentre ero allo specchio a sistemarmi venne greg da dietro e infilò le mani sui fianchi,al di sotto della maglietta però.

Odio || Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora