chapter 6:anger in the form of vent

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dopo fatta la colazione con bill andammo al centro commerciale a fare qualche acquisto,ci divertimmo davvero quella mattina.

alle 13:30 andammo a mangiare al mc donald,mangiammo letteralmente tanto e con gusto,il mc per noi era tutto,era troppo ma troppo buono.

mentre mangiavo le crocchette intravedei un ragazzo incappucciato che era fermo davanti alla porta del mc,guardava nella nostra direzione e ciò mi intimidì leggermente.

appena finito,uscimmo dal mc e quel ragazzo ricominciò a seguirci.

«bill,quel ragazzo ci segue»

«me ne sono accorto,non so che cazzo voglia»

«che facciamo?»

«tranquilla,ho la pistola nella tasca »

«cosa? perché ti porti una pistola in tasca?»chiesi.

«per.. precauzione ecco.»

«d'accordo.»

«mi sa di aver capito chi sia»disse poi.

«chi?»

«fammi chiamare tom,ci facciamo venire a prendere.»

«non possiamo andare a casa da soli?»

«non è sicuro,quel tipo almeno credo non sa dove vivo,se dovesse scoprire dove abitiamo ci ucciderebbe»

«e io che centro?»

«niente,non posso spiegarti adesso»

prese il telefono dalla tasca e fece il numero di tom.

«rispondi cazzo, rispondi»

il mio battito del cuore aumentò quando quello strambo vene verso di noi a passo svelto, finché ci raggiunse.

«che cazzo vuoi?»chiese bill,estraendo la pistola dalla tasca.

l'uomo tiró fuori la pistola dalla tasca e la puntò a bill.

«ok,ora mi hai fatto girare i coglioni.»disse bill, caricando anche lui la pistola.

premette il grilletto

era a corto di proiettili.

cazzo.

«ahah,ci hai provato mh?»disse l'uomo.

una scena ce non dimenticherò mai,premette il grilletto e il colpo entrò nel corpo di bill.

«bill!»urlai,presi la pistola di bill e colpii con il calcio di essa in testa a l'uomo,lui cadde per terra dolorante coprendosi la testa,che cominciò rapidamente a sanguinare

chiamai l'ambulanza,cercai di tamponare tutto il sangue che aveva perso,lui sembrava morto,il cuore batteva ancora.

arrivò l'ambulanza e ci portò in ospedale,bill fu operato d'urgenza e rapidamente vennero tutti.

«come sta?»chiese tom, letteralmente spaventato

«non posso dirvi nulla,spiacente»disse l'infermiera.

«d'accordo»disse tom.

io andai a prendere un caffè,stavo davvero morendo di sonno quel giorno.

qualcuno mi tirò per la maglietta,e chiuse la porta.

mi girai e vidi tom.

«e quindi,centravi tu,mh?»chiese,era pesantemente arrabbiato.

«non centro nulla,lo giuro,non sapevo che non possedeva proiettili,io-»

«SE NON ERI TU CHI CAZZO ERA»urlò in pre dalla rabbia.

«NON LO SO!ERA COPERTO IN VISO»

tirò un pugno al muro in pre dal nervoso.

Odio || Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora