30-London

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Cameron mi aveva supplicata di andar direttamente nell'albergo ma non li diedi retta e lo trascinai insieme a tutte le valigie a fare un piccolo giro nel bellissimo centro della cittá.
Viaggiammo per le stradine illuminate per un paio d'ore quando si fecero le 21.30 "Melissa il check-in è fino alle 22.00 ci dobbiamo sbrigare.." Disse Cameron strisciando come una lucertola morta..beh è stato lui a voler portare tutte le valigie! "Okay okay peró ti avviso che d'omattina andiamo subito a vedere il Big Ben!" Affermai gesticolando con l'indice davanti alla sua faccia esausta quando lui me lo morse "Ehi!" Esclamai fintamente offesa ritirando la mano "Guarda che se mi mordi il dito io potrei morderti qualcos'altro eh" Lo avvisai e lo vidi diventare paonazzo mentre spalancava gli occhi "Dio Mellisa".
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Avevamo appena battezzato il letto della nostra camera hotel quando il telefono di Cameron inizió a squillare.
Lui era andato in bagno cosí decisi di rispondere.
Corsi verso l'aggeggio e quando lo voltai per vedere il numero il telefono mi cadde di mano..l'uomo che stava chiamando..quella faccia da prendere a calci..era il proprietario del bordello!
Nello stesso momento Cameron uscí dal bagno con un asciugamano intorno alla vita mentre con un altro era impegnato ad asciugarsi i capelli "Chi era?" Chiese schizzandomi con l'acqua ma quando mi vide non reagire si acciglió "Non lo so" Risposi con voce neutrale..magari gli assomigliava soltanto..perchè cosa poteva centrare lui con il mio fidanzato?! "Mh..adesso vedo" Borbottò e prese il telefono in mano cercando il numero nelle chiamate recenti "Ah è mio padre" sussurró e io mi sentii mancare..Ok Melissa tranquilla è solo simile a quel mostro che ti ha picchiata cosí tante volte..inspira..espira..inspira..espira.
"Ci ha invitati a cena domani" Oddio!Non ho voglia di conoscere qualcuno simile alla persona che ha rovinato la vita di mamma e la mia,non ci tengo "Cosa ce non vuoi andarci?" Domandò dispiaciuto e io scossi la testa fortemente tentata di annuire peró non potevo dir di no..sarebbe da maleducati e io non lo ero..
"No è che sono un po' stanca" Mentii e mi sbragai sul lettone "Non ne dubito" Mormoró facendomi un sorriso malizioso..che mente sporca..e pur lo amo.
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Dovevano essere le sei ma non riuscivo piú a dormire cosí mi alzai e iniziai a prepararmi.
Quella notte non avevo sognato nulla ma in effetti adesso sognare era una cosa innutile visto che tutto ció che avrei mai potuto desiderare stava succedendo nella vita reale.
Mi truccai con eyeliner e mascara e misi un rossetto rosso che abbinai con le scarpe dello stesso colore poi andai in camera dove il mio piccolo angioletto stava ancora dormendo con il cuscino che li avevo messo invece di me tra le braccia stretto cosí forte che se sarei stata io probabilmente sarei morta e sepolta,sorrisi vedendolo e presi dalla cabina armadio un semplice vestitino nero con spalline infilandomelo sopra l'intimo di pizzo..e pensare che un mese fa indossavo le mutandine con le ranocchie e le mucche..
Mi guardai allo specchio e andai a preparare la colazione.
Mente canticchiavo Uma Thurman dei FOB(Fall out boy)
Girando l'omelette sentii Cameron arrivare cosí sistemai i capelli e tre..due..uno sentii le sue mani avvolgermi i fianchi mentre le sue labbra si posavano sulla mia guancia "Sei proprio sexy oggi"
Commentó premendo il bacino contro il mio sedere "Placati bestia" Lo presi in giro e feci scivolare l'omelette su un piatto per poi porgerglielo mentre rideva come un bimbo.
Dopo aver visitato Madame Tussode e aver mangiato il pranzo in uno dei ristoranti più stravaganti in Europa andammo a vedere il Big Ben..era veramente..unico!
"Cameron grazie!!!" Urlai e li saltai addosso allacciando le gambe intorno ai suoi fianchi mentre lui mi stringeva il sedere "Per te questo e altro..sai mi sono portato il tuo barattolo, ho letto altri biglietti e so che hai un altro sogno riguardo questa cittá.. Alzai un soppracciglio ma poi mi ricordai..il bacio sul Westminster Bridge..
Sorrisi e poggiai le labbra sulle sue leccandole per aver accesso alla sua bocca.
Le nostre lingue s'intercciarono e le mie guancie si tinsero di rosso quando sentii lo sguardo dei passanti su di noi poi si Cam staccó da me anche lui paonazzo e mi fece scivolare sul suo corpo fin quando non toccai l'asfalto.
"Ehi Mel guarda la!" Esclamó e io mi girai subito dall'altra parte ma non vedendo nulla di speciale mi girai di nuovo verso il ragazzo confusa e vidi Cameron inginocchiato per terra con un anello in mano che mi sorrideva con amore "Melissa..vuoi sposarmi?"
#SpazioAutrice
BOOM!!!!
No ve l'aspettavate questa eh?!

Schiava~Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora