Basta, oro nero IN REVISIONE.

capitolo trentuno

|emma|

Oggi è una giornata piena di cose da fare, ormai Stefano dorme qua da giorni, è più comodo dico io ma in realtà mento solo a me stessa, non riusciamo a stare distanti.

Mentre mi sto preparando sento il telefono squillare è la De Filippi.

"Mery" rispondo

"Emma buongiorno, ti dovrei chiedere un favore"

"Dimmi"

"Oggi abbiamo come ospite in puntata Maradona"

"Sul serio?"

"Sii"

"Stefano muore"

"Per questo, dovrei chiederti un favore"

"Dimmi tutto"

"Lui arriverà verso le sei, vorrei che tu lo tenessi occupato così non lo scopre fino alla puntata"

"Nessun problema, se sto con i ragazzi magari però non mettere le immagini nel daytime"

"Si serena, vorrei fare una sorpresa pure a Marcello quindi nel caso spacceremo la cosa come se fosse di supporto ai ragazzi"

"Apposto"

"Appena finisce le prove con i ragazzi quindi per le 3 credo lo mando da te"

"Okei"

"Grazie mille" mi dice Maria

"Ti pare? È solo un piacere"

Mi preparo in tutta velocità oggi mi sa che sarà una giornata divertente oltre che piena.
Metto un jeans e una maglia semplice bianca e lo vado a svegliare e con poca voglia si alza

"Su dai oggi è giornata da puntata caro" dico

"L'unico motivo per cui mi alzo sei tu guarda"

"L'importante è che lo fai, su veloce che oggi abbiamo tante cose da fare"

Raggiungiamo lo studio giusto in tempo per prenderci un caffè insieme e ci salutiamo.
Qualche ora dopo bussano alla porta della sala dove sto aspettando Mike per provare.

"Buongiorno, Maria mi ha detto di passare la giornata con te mentre Marcello è con i blu"

"Speriamo che non ci muoiano troppi fan altrimenti poi chi viene ai miei concerti"

"Cretina"

|stefano|

"Io ti adoro, lo sai?" Mi dice lei

"No tu mi ami, è diverso"

"Sei proprio scemo" dice e ride "vieni qua, suoniamo un po' insieme" mi dice indicandomi lo sgabello troppo piccolo per entrambi vicino alla tastiera, mi siedo e lei si mette su di me.

Inizio a premere tasti a caso e lei mi segue, mi ricorda tanto i tempi del nostro amici, in cui il nostro amore non era inquinato da brutti ricordi.

Iniziamo a suonare e vedo lei alzarsi e prende un quaderno dalla borsa e io faccio una faccia interrogativa.

"Continua a suonare, perfavore" mi dice ed io eseguo con qualche problema è una vita che non toccavo un pianoforte da una vita, la vedo scrivere in fretta, è ispirata e non vuole perdere nemmeno una parola nel caos della sua mente.

Appena ha finito si avvicina e mi fa un bacio

"Grazie" mi dice

"Non ho fatto niente"

"Mi hai ispirato invece"

"Posso leggere allora?"

"Mh Okei ma sono due frasi messe a cazzo"