Basta, oro nero IN REVISIONE.

capitolo ventidue

Emma

Oggi è il mio compleanno, ieri Stefano con Francesca mi hanno organizzato una festa bellissima.

/flashback/

È mezzanotte e tutti sembrano essersi dimenticati di me.
Stefano è col figlio, Francesca con la sua compagna e i miei giù in Puglia hanno avuto problemi e salgano domani.

Bene, buon compleanno a me.

Mi arriva un messaggio è Stefano.
"DeMa🐭: apri la porta" non me lo faccio dire due volte e corro ad aprirla
La apro e me lo ritrovo figo come il sole, camicia bianca, pantalone nero e tre litri di profumo addosso con una scatola in mano.

"buon compleanno amore mio" mi dice ed io sorrido, quasi piango e lo bacio con passione.
"Amore vorrei poter star con te e baciarti ovunque tutta la notte, ma questo lo faremo dopo, ora prendi questo e preparati in due minuti" dice indicandomi la scatola

"Due minuti? Sei pazzo"

"Bionda forza"

Corro a prepararmi e lo indosso, é bellissimo, metto le scarpe sempre prese da lui e scendo le scale

"Sei perfetta" mi dice e mi emoziono

"E ora?"

"Ora vieni con me"

Arriviamo su una spiaggia, tutta illuminata da candele e li trovo tutta la mia famiglia e tutti i miei amici, famosi e non.
Ci divertiamo e balliamo fino a perdere il fiato.

/fine flashback:

Mentre penso e arrivata l'ora di alzarmi dal letto, ora che vorrei non arrivasse mai, accanto a me, lui dorme così beato che non vorrei mai doverlo svegliare, ma devo.

Inizio a baciargli il collo, e lui inizia a muoversi, con le sue braccia mi stringe.

"Buongiorno principessa"

"Buongiorno amore"

"Amore? Amore? Ho sentito bene?"

"Si hai sentito bene"

Mi bacia e lo capisco subito che cosa vuole.

"Ci dobbiamo alzare, forza" gli dico

"Uffa"

"Dai che se ti alzi ora, ci facciamo la doccia insieme" dico e scatta fuori dal letto

Ci laviamo e poi ci prepariamo per andare agli studi. Una volta arrivati, lui sparisce presto ed io mi do da fare con i ragazzi.
Dopo poco i tecnici mi chiamano per controllare delle cose col microfono sul palco, mentre li aspetto giocherello sul telefono, le luci si abbassano e parte un video.

"ehi principessa" sento e vedo Stefano che parla.

"Tranquilla, tra poco non vedrai la mia faccia, ma solo le nostre foto che passeranno." E così succede.
"Ti ricordi questa foto? Scattata il pomeriggio che ci siamo conosciuti, eravamo in fila ad aspettare che chiamassero il nostro dannatissimo numero per fare quel provino che speravamo ci cambiasse la vita, tu non facevi altro che fissarmi, perché come dicevi assomigliavo a quel calciatore Shevchenko. Abbiamo passato il tempo a ridere, forse perché entrambi sentivamo un ansia che ci mangiava da dentro, abbiamo passato l'estate a programmare i viaggi verso Roma. Tu arrivavi a Napoli e con quel regionale inseguivamo i nostri sogni."

Sto piangendo, come una matta.

"E questa foto invece? Eravamo su una spiaggia a Gallipoli, era il 23 settembre e dopo qualche giorno saremmo entrati ad amici, avevamo paura di non entrare e perderci, ti avevo raggiunto col motorino, dopo cinque ore ero distrutto, ci addormentammo li, vicini e abbracciati, non te l'ho mai detto, ma quella volta ho capito che ti amavo."

Man mano scorrono foto e racconti di noi due, io ormai sono in una valle di lacrime. E arriva quella foto, quella che forse fa più male.

"E per ultima questa foto, quella dell'ultima sera insieme, eravamo nel letto, avevamo appena finito di fare l'amore eravamo coperti solo dalle lenzuola, eravamo felici, tanto felici. Ed io ho rovinato tutto e credo che per la vita ti dirò che mi dispiace come non mai per ciò che ho fatto. Tu sei speciale e credo che te lo ripeterò, per sempre. Sai rendere tutto più bello, col tuo sorriso illumini la vita di chi ti ama, le proteggi e le rendi migliori.  Buon compleanno amore mio."

Finisce il video e lo vedo li di fronte a me con un mazzo di tulipani. In una valle di lacrime, lo bacio e sento una marea di applausi attorno a noi non mi ero accorta che bello studio erano entrati tutti, dai fonici a Maria.

"Ti amo, grazie" gli dico.

"Anche io da morire"

"Grazie, grazie a tutti." Poi dico girandomi rossa come un peperone a  tutti gli altri.

"Siete così belli" dice Elena e ci abbraccia

"Finalmente avete lasciato andare l'orgoglio, aspettavo da anni questo momento" dice Maria

"Basta, mi sto facendo fucsia dai" dico cercando di coprirmi la faccia, mentre altro ci dicono cose carine e mi danno gli auguri.