capitolo ventisei.

467 16 1
                                    

|stefano|

Le cose tra me Emma vanno sempre meglio, non voglio tirarmela ma è così.
Abbiamo poche occasioni di vederci mentre lei è in tour, ma ci sentiamo ogni sera e mentre lei mi racconta come è andata talvolta si addormenta ed è di una tenerezza unica.

"Vieni ad una data?" Mi chiede in una di quelle chiamate

"Finalmente me l'hai chiesto" rispondo ridendo

"Cretino sai che ti vorrei"

"Allora che data preferisci?"

"Roma?" Chiede titubante

"Vabbene ci sarò"

"Voglio che tu sia in mezzo al pubblico però, mi devi vedere bene"

"Tutto quello che vuoi capo"

"Dai cretino, puoi portare qualcuno ovviamente"

"Ho già un'idea a questo proposito"

"Ovvero?" Chiede

"Maria"

"Maria oh quante ne conosci?"

"Mia madre, la tua, la De Filippi"

"Come sei puntigliosa stasera" rido "la De Filippi"

"Apposto, chiamala e mettiti d'accordo, io avviso di tenervi dei posti"

"Non vedo l'ora" Dico felice

"Anche io".

//qualche settimana dopo

Oggi c'è il concerto, ho un'ansia pazzesca io per lei, è allucinante.
Ora mi dorme di fianco ed io non posso che sorridere era tanto tempo che non stavamo insieme.

"Ei" dico appena noto che sta aprendo gli occhi

"Ei, buongiorno" dice sorridendomi "voglio dormire ancora" dice poi sbattendosi il cuscino sulla faccia.

"Dai no, se dormi non posso fare questo" le dico toccandole il seno e scendendo sempre più giù. "O questo" e inizio a baciarle l'inguine.

"Ei Emma, hai altro latte?" Dice aprendo la porta sua madre "oddio scusatemi, io davvero non volevo" e corre via

Io mi paralizzo e inizio a ridere

"La prossima volta mando tutti in albergo" dice ridendo anche lei

"Severa ma giusta"

"Dai alziamoci" mi dice

"Non hai voglia?"

"Si, ma stasera sarà più divertente dopo il concerto e dobbiamo arrivarci carichi"

Scendiamo poco dopo in cucina e troviamo la sua famiglia ed Elodie e Lele a tavola.

"Buongiorno" esclamo

"Buongiorno" mi dicono in coro

La mattinata passa in fretta e nel primo pomeriggio scappa via per le prove.
Sì è quasi fatta sera quando inizio a vestirmi ed esco di casa per andare a prendere Maria, non vedo l'ora di vederla.

Emma mi manda un'audio proprio mentre aspetto che Maria esca di casa in cui mi dice dove parcheggiare e che ci sarebbe venuta incontro la savini.

Io e Maria entriamo nel backstage mentre c'è un caos allucinante, ma sono tutti molto sorridenti e accoglienti, lascio Maria a salutare gli ex allievi e mi dirigo da lei.

"Ei" dico aprendo la porta.

"Ei, dema vieni un po' qua" dice indicandomi il divano su cui è stesa

Mi siedo e le faccio appoggiare la testa sulle gambe

Basta, oro nero IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora