capitolo quindici.

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|Stefano|

Entriamo in quella che una volta era la mia stanza, l'aveva fatta apposta per me, quando tornai dagli Stati Uniti, era il mio regalo per il ritorno mentre il mio regalo fu Gaetano.

Ormai in questa stanza ci sono gli scatoloni con le nostre foto.

"Posso aprirle?" Parlo indicando le scatole

"Come vuoi" dice lei

Ci sediamo vicino ad una scatola e la apro, escono fuori delle cose improbabili, come la lampada del forum stemmino, appena la vediamo, ridiamo come due pazzi.

"Come mai non hai dormito più nella nostra stanza da letto?" chiedo

"Mi sembra ovvio, non ci riuscivo. Ogni cosa mi ricordava te, c'era il tuo profumo ovunque e la notte mi svegliavo pensando di trovarti accanto a me, ma tu non c'eri più. Ho dormito sul lato del tuo letto quella notte in cui ho scritto "amami". Non ero da sola, Alessandra, Antonino, Nali facevano a gara per dormire da me, ma comunque le prime settimane furono tremende chiunque voleva una mia dichiarazione, perfino il tg5, facevano a gara per chi mi trovava più disperata. Tutti mi stavano accanto ma mi sembrava che tutti provassero pena, tutti tranne Francesca e le migliaia di persone che venivano ai miei concerti. Loro c'erano con le loro belle parole, con le loro urla ad ogni canzone, con i loro "sei bellissima" che dio solo sa quanto mi servissero. Francesca era lì ogni notte a farmi gli impacchi di camomilla, perché avevo gli occhi troppo gonfi. Era lì ogni giorno a dirmi che potevo farcela, era lì a sopportarmi in una maniera incredibile" dice e io mi porto le mani alla faccia, ho vergogna di me stesso, di tutto il dolore che le ho provocato, lei mi abbraccia e rimaniamo in silenzio

"Emma" dico tra le lacrime "non mi merito un altra possibilità" e sono sincero mentre lo dico, anche se e la cosa che più voglio

"Sh" mi zittisce

"Sono serio, ti meriti un uomo migliore, ti meriti qualcuno che non ti dia tutti sti problemi, ti meriti qualcuno che tu possa esser feria di tenere mano nella mano in mezzo alla strada" le dico tutto d'un fiato

"Mi ami?" Mi chiede

"Da morire"

"Allora smettila e lascia scegliere me cosa mi merito o meno. Se riuscirai a far cadere i muri che ho alzato tra noi, allora significa che sei una persona d'amare, ora basta con le lacrime ed alzati che sei venuto per pulire" mi dice e mi spunta un sorriso

"Ok" le dico e poi ci alziamo entrambi

Ci alziamo e iniziamo pulire anche se è praticamente già tutto limpido e poi prepariamo una tavola dove mettere tutte le cose da mangiare, lei si va a preparare e già so che metterà qualcosa di scollato e super corto.

Sento la porta aprirsi praticamente da sola, ho paura ma poi vedo Antonino, Francesca e una ragazza che penso sia la ragazza di Francesca.

"Tranquilli sono venuto solo a pulire " dico notando che mi guardano male

"Ti stiamo guardando male perché non ci aiuti sce " dice Antonino mostrando le borse che avevo tra le mani.

"Scusate" dico ridendo e poi gli vado incontro aiutandoli

"Ste, lei è Laura" mi dice poi Francesca

"Piacere Laura"

"Emma?"

"Si sta cambiando" dico ma poi la sento scendere e poi la vedo

"Chiudi la bocca, che entrano le mosche" mi dice Antonino

É bellissima, ha un vestito corto a campana bianco, mamma mia.

Sente il campanello bussare e va ad aprire entrano dei ragazzi che non conosco che le urlano in coro "amore" , mi allontano da lei e vado verso Francesca a darle una mano con i preparativi, finché Emma non me li presenta.

"Ste, loro sono Paolo e Ivano" mi dice
Mi presento e parliamo un po' finché non arrivano i ragazzi di amici, passiamo una serata divertente, tra musica e balli stupidi

"Ste" a chiamarmi è Desy una nuova ballerina

"Dimmi"

"Sai dove è il bagno?"

"Vieni, te lo mostro" le dico accompagnandola

"Conosci bene la casa" mi dice

"Una volta vivevo qua"

"Ah vero, questa maglia comunque ti sta benissimo" dice toccandomi il petto, da lontano vedo Emma e mi impanico e subito mi allontano

"De Martino" mi sento chiamare da lei e mi avvicino

"Ehi, ha fatto tutto lei giuro"

"Ho visto tranquillo" dice mentre lei è un po' nervosa e poi si allontana

Ed io la seguo con lo sguardo tutta la serata se evito desiree, per non infastidirla troppo.

Aspetto che tutti vadano via per stare un po' da soli

"Ti va anche stasera di fare l'uomo delle pulizie? " mi dice

"Perché no" le dico e finiamo di pulire e poi ci mettiamo sul divano

"Ti permetto di metterti vicino a me solo se prendi la bottiglia di vino rosso dal frigo" mi dice, quindi mi alzo e le verso un bicchiere

"Gentiluomo"

Continuò a versare consapevole che così almeno si scioglie un po'.

"Quante donne ti vengono dietro oltre desiree? " mi dice per poi stendersi e mettere i suoi piedi sulle mie gambe

"Non lo so, ma io ne voglio solo una ma non mi vuole proprio"

"Raccontami un po' di lei" mi dice

"È bionda, figa da far paura, stronza da morire ed io sono tremendamente innamorato di lei"

"Tremendamente innamorato? Wow"

"lei non mi si fila proprio"

"Hai provato ad accarezzarle le caviglie" mi dice ed io inizio ad accarezzarla

"Prova a salire più su, magari le piace" mi dice ed io mi eccito da morire, ma anche lei, la accarezzo le gambe. Mi prede la mano e la porta nella sua intimità, le accarezzo il clitoride ed è già bagnata

"Facciamo che stasera gode la stronza poi magari se sei bravo, lei prova ad accontentarti" non me lo faccio ripetere due volte e le abbasso le mutandine e inizio a baciarle l'inguine per poi leccare qualsiasi posto che le posso per darle piacere, arriva dopo poco e ci sorridiamo, ma poi la vedo alzarsi dal divano, mi bacia e mi saluta

"Ma Emma" dico lamentandomi

"De Martino, io vado a dormire"

Dio quanto è stronza e quanto la amo

Basta, oro nero IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora