capitolo sei.

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|Stefano|

Seguo Emma per il lungo corridoio e vedo il ragazzo della foto lì con lei, cerco di andare via, ma mi blocco e cerco di nascondermi, vorrei non origliare ma non ce la faccio, mi metto dietro alla porta e ascolto.

"Lo ami ancora?" Gli dice lui con una voce che tende verso il pianto.

"NO che non lo amo." E queste parole mi devastano.

"E allora perché  lo fissi ogni volta? E non mentire, ti ho vista dai monitor

"Non lo so Fabio, non lo so ma non lo amo, altrimenti te lo direi, lo sai che sono sincera. Smettila di dire scemenze ora."

Vado via, sento il cuore spezzarsi dentro. Sono ancora molto vicino alla porta e vedo Francesca.

"Origliavi?" Dice lei

"Mh, volevo solo chiederle scusa per prima"

"che cosa hai sentito? I tuoi occhi sono spenti" mi stupisco di quanto lei nonostante gli anni che passano mi capisca come quattro anni fa.

"Ha detto che non mi ama più"

"Cosa ti aspettavi?"

"Onestamente non lo so, ma ascoltarlo è stato brutto"

"Mi dispiace"

" io credo di amarla ancora"

"Credi o la ami? Sono due cose diverse. Qualsiasi sia la risposta ora devi rispettarla, rispettare il suo star bene senza di te"

"Si, hai ragione. Cosa dovrei fare allora?"

"Stefano questo lo devi decidere tu, o aspetti che lei si accorga di te, ma aspetti sul serio o la lasci stare."

Con queste parole mi lascia ed io rimango da solo a pensare e così continuo a pensare a lei, a noi, giro su Instagram e iniziò a guardare le sue foto, ma quanto è bella?

Vado a casa e la penso fino ad addormentarmi, il giorno dopo mi sveglio di prima mattina e vado agli studi, scrivo  un semplice bigliettino e lo appoggio su un mobiletto nel suo camerino

"Perdonami, non ti volevo far del male. Non l'ho mai voluto."

vado via e cerco di rimanere in disparte, ballando e pensando sempre a lei.
A lei, che se potessi le chiederei scusa per tutto, ma guardandola negli occhi.
A lei a cui vorrei dare tutta la felicità di questo mondo, ma lei non la vuole da me.
Lo cerco su internet, scopro che oltre ad essere il fratello di Marco Borriello, è un imprenditore, che sta con Emma da parecchio, che con lui si nasconde, non come con Bocci, forse lo ama veramente e quindi lo protegge. Anche se vedo foto di loro due a mare e la rabbia mi sale.

|emma|

Dopo la discussione sono tornata a casa con Fabio, fare sesso con lui ogni volta è una scoperta, é maturo anche in quel senso, sa dove toccare, sa cosa dire, anche se ai tempi con Stefano gli imponevo di chiamarlo "amore" e non "sesso".
Basta cavolo ritorno sempre a lui con il pensiero, non ne posso più.

Ieri Fabio mi ha chiesto anche chiesto di sposarlo ed io non l'ho risposto, non sapevo cosa dirgli, il matrimonio non è una cosa che sogno, in realtà si, lo sagnavo, ma con Stefano. E poi sinceramente l'ho visto come un modo di tenermi legata a lui, preso magari dall'ansia di perdermi per quello che aveva visto.

É vero ciò che ho detto a Fabio, io non lo amo più, o almeno ci voglio credere anche se al solo guardarlo ho gli elefanti nello stomaco più che le farfalle, ma non potrei mai tornare con lui e non per orgoglio, ma perché non mi fiderei per nulla e staremmo solo male entrambi.

Mi alzo dal letto e in cucina trovo il bigliettino di Fabio:
"Il lavoro mi chiama, non sono riuscito a svegliarti, sembravi un angioletto. Ti amo, buongiorno Emmanuela
Ps: non mi hai ancora dato una risposta"

Sorrido, è sempre così premuroso nei miei confronti, a volte mi sento in colpa, perché so che non mi sono aperta totalmente a lui.

L'ho fatto perché dopo Stefano non mi fido più di nessuno, sono più cinica, meno sprovveduta.

Lui non lo sa quanto possa essere apprensiva, dolce e gelosa io.

Quanto ero gelosa di ste, quanto ho sofferto per lui.

Mi alzo e vado in fretta agli studi, mi guardano tutti, credo sia per la litigata di ieri, quando sul mobiletto del mio camerino, trovo l'ennesimo biglietto, con su scritto "mi dispiace"
lo cerco ovunque, ma non lo trovo. Nel tardo pomeriggio vado nel camerino e lo trovo.

"Stefano smettila ok?" Gli dico
"Ti ho chiesto solo scusa" si difende

"E tu scusa me lo chiedi così? Con un foglietto? sei sempre molto maturo Stefano complimenti."

"Se mai iniziassi a parlare, tu non vorresti ascoltare e questo lo sappiamo entrambi"

"No, ora voglio sapere tutto." Mi impuntò

"vuoi sapere tutto? Emma io ti chiedo scusa ma non per i bigliettini, ti chiedo scusa perché sono stato un coglione quattro anni fa, perché me ne sono andato quando poche settimane prima avevo giurato di proteggerti, mi dispiace se sei stata male, io non volevo questo non l'ho mai voluto, di certo sono stato incosciente ma non volevo,  quando poi mi sono ritrovato nella mischia, ho capito che non sarei ma potuto tornare indietro, ormai le cose erano fatte e sapevo che tornare indietro sarebbe stato inutile, tu non mi avresti mai perdonato e ho deciso di rimanere con lei, non perché l'amassi, ma perché tu mi avresti odiato, ho scelto la situazione, ho scelto la strada più semplice,non un altra, ti prego di credermi e di perdonarmi."

Lo guardo con uno sguardo glaciale, ma dentro sto metabolizzando tutto quello che ha detto.

"Fai bene ad essere dispiaciuto." Lo lascio lì così e vado via, non posso guardarlo scoppierei a piangergli in faccia.

Basta, oro nero IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora