Avevo rinunciato a dormire da un pezzo quando tolsi a fatica le coperte azzurre dal mio corpo. Dopo quello che era successo ogni volta che chiudevo gli occhi quello che vedevo era Matthew. So benissimo di essere esagerata, so che abbiamo semplicemente parlato ma è come se avessi visto accendersi una fiammella tra noi...ciò che sentivo quando parlavo con Matthew era diverso da ciò che sentivo quando parlavo con Mida o con Kumo.
Forse sentivo l'amore?
-Buongiorno- salutai entrando in cucina.
-Amo ma tu non hai lezione direttamente pomeriggio?- chiese Sarah seduta sull'isola della cucina.
-Si, non riuscivo a dormire- sintetizzai cominciando a scaldarmi una tazza di latte nel microonde.
La mia attenzione venne richiamata da qualcuno che entrava nella stanza, quel qualcuno era Matthew: coi capelli raccolti e con un'aria che riusciva a farmi rabbrividire anche di prima mattina. Provai ad ignorarlo stringendo talmente forte il manico della tazza da farmi diventare le dita bianche.
-Qual è il problema?- sussurrò Holy al mio orecchio notando la situazione.
Il problema è in questa stanza
Non risposi ma lui sembrò capire tutto perchè scosse la testa.
-Sparli di me?- ammiccò Matthew.
Temo di non aver capito...
-Piantala Matteo, non sei così importante- mentii sperando di essere un minimo convincente.
Sei così poco importante che dopo aver parlato con te non ho chiuso occhio
-Uo uo uo senti senti- esclamò.
-Dillo alle tue dita sulla tazza quanto sono "poco importante"- ammiccò prima di uscire in giardino con una sigaretta in bocca.
Merda merda merda
-Io lo detesto! Ma chi si crede di essere è insopportabile!- urlai straziata dirigendomi verso la stanza provocando le risate di Francesco e Sarah.
Stamattina mi ero svegliata con una strana sensazione addosso, come se mi aspettassi che succedesse qualcosa, come se sapessi già che avrei sofferto. All'inizio pensavo fosse solo un effetto del sonno arretrato ma quando nonostante la doccia gelida la sentivo ancora addosso come una cicatrice cominciai a pensare che non fosse solo una sensazione.
Presi i vari spartiti con le canzoni di questa puntata e mi accomodai sul divano del giardino.
-Ciao pazza- mi salutò Holy Francisco appena rientrato da una lezione.
-Fra! Dove vai vieni qui- lo chiamai e lui mi guardò interrogativo.
-Che c'è tra te e Sarah- chiesi avendo visto i due molto vicini negli ultimi giorni.
-Lei è bella, a me piace quindi...- rispose.
-Sarò la prima a saperlo quando vi metterete insieme vero?- scherzai.
-Certo cuore- disse lui ridendo.
Ad interromperci fu l'arrivo di una Chiara piangente con una busta rossa in mano, provammo a rassicurla a dirle che sarebbe rimasta ma l'idea che potevamo perdere il primo pezzo del gruppo che si era formato rattristava tutti.
Sospirai straziata seduta sul divano del salotto perchè il fantasma mi ricordava che sarebbe successo qualcosa. Lo sapevo. Lo sapevo che sarei finita a piangere chiusa nel cesso per non mostrare a nessuno le mie debolezze. Ma cosa?
-Tutto bene?- chiese Sofia seduta accanto a me.
-Sisi un po' stanca- mentii.
-Va bene, se vuoi parlare io ci sono- disse sorridente.
-Grazie mille-La giornata era trascorsa, sembrava infinita e stavo modellando il tempo con le mani stesa sul letto. Contavo i minuti e i secondi e mi chiedevo quando il presentimento che oggi qualcosa si sarebbe rotto sarebbe sparito.
-Eccola qua!- esclamò Mida quando finalmente mi decisi a mettere piede in cucina e ad uscire da quella nuvola di pensieri che oggi aveva oscurato il mio cielo.
-Chiami Mew un attimo? Dobbiamo cucinare- disse il ragazzo.
-Ma non abbiamo mai parlato io e lei- risposi.
-Appunto, c'è sempre una prima volta. Vai in camera rossa-
Raggiunsi la stanza rossa un po' titubante e quando arrivai sul ciglio della porta trovai Mew e Matthew sul letto di quest'ultimo abbracciati. Un nodo alla gola mi impediva di parlare.
-Scusate, Mew...Mida mi ha detto di chiamarti- dissi flebilmente.
-Ah si arrivo- rispose lei e senza salutare tornai verso la cucina coprendo con una maschera di indifferenza ciò che la visione di prima mi aveva provocato.
Cenammo tutti insieme e fui più silenziosa del solito poi come ogni sera ci riunimmo in giardino a chiacchierare.
-Ma quindi voi due- disse Holy a Matthew e Mew che erano abbracciati.
-Quindi...- fece la vaga la ragazza.
-Ci siamo baciati-
Non pensavo che una frase potesse fare così male, che mi accorgessi di provare amore solo nel momento in cui esso faceva più male di dieci coltelli, non pensavo di poter provare questo per Matthew.
Non esiste non esiste non esiste
Da quel momento non ascoltai più niente e nessuno, rannicchiai al petto le gambe e feci finta di essere attenta alla conversazione. Mi rinchiusi nel dolore di ferite ancora aperte, in fantasmi del passato e in cose che urlano l'amore non esiste.
Lo so che non avevo il diritto di reagire così, che tra me e Matthew c'era stato solo silenzio e provocazione, ma in momenti come ieri sera ho pensato che ci fosse davvero qualcosa che non sentivo solo io.
Ma ho sbagliato di nuovo, come sempre.
Ho sbagliato a credere di essere un pianeta in mezzo alle stelle.
Ho sbagliato a credere di nuovo a qualcosa.spazio autrice
ciao a tutti! come vaa? capitolo un po' triste, ma mi piacerebbe far durare questa storia il più possibile quindi è necessario creare certe situazioni.
soddisfatti della puntata di oggi? io moltissimo. mew ha appena messo like alla mia storia quindi sto mezzo tremando AHAHAHAHAH
ci sentiamo presto💗
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i wanna be yours//matthew amici23
FanfictionLui è un cantante che aspira al rock capace di illudere e ammaliare qualsiasi persona. Lei ha solo la musica nel cuore e tra i tasti di un piano trova se stessa. Riusciranno a far combaciare le loro anime?