Contavo i secondi su un orizzonte di carta sul soffitto della stanza azzurra aspettando la notte per poter uscire e immergermi sotto le stelle. Guardai la mia immagine riflessa nello specchio e avrei preferito bucarlo, avevo gli zigomi arrossati per via delle lacrime nascoste.
Sono sempre stata abituata a ricevere critiche, meno lo sono stata ad assimilarle; forse perchè quando ne ricevi talmente tante la bolla che ti protegge da esse scoppia lasciandoti addosso un vestito di dolore.
Stanotte avevo provato a dormire, avevo provato ad alzarmi chiudermi in bagno e a ripetermi guardandomi allo specchio che non era lo spirito giusto e che ce l'avrei fatta, ma chi come me non ha mai avuto favole nella sua vita ormai non si aspetta più niente.
Il freddo di metà ottobre mi colpì in pieno facendomi rabbrividire, mi strinsi nella felpa bianca e portai le gambe al petto seduta sul divano del giardino. Dovevano essere le cinque di mattina perchè il cielo era di quel colore compreso tra il blu e il rosa.
Nessuno mai aveva creduto in me tranne mio nonno, era un musicista ma purtroppo non è mai riuscito ad avere tutto il successo che meritava. Mi ha trasmesso la passione per la musica e mi ha insegnato a suonare il piano prima che cominciassi anche a leggere, credeva che la musica fosse la mia vocazione, che fossi nata per cantare e provava a convincere di questo i miei genitori che invece hanno sempre definito la musica come una perdita di tempo. Tre anni fa il covid me l'ha portato via lasciando ancora le sue cose e il suo profumo spasi nella stanza della piccola casa dove un po' sono cresciuta. Ricordo di esserci entrata solo una volta dopo quel maledetto giorno e di aver chiuso a chiave i ricordi come la porta d'ingresso. Mamma non ha il coraggio di riaprirla quella casa.
-Ah...ei-
Non adesso non adesso non adesso
Ma poi perchè era sveglio proprio in questo momento?
-Ciao Matthew- dissi flebilmente.
-Tutto bene? Ho saputo della busta rossa- chiese sedendosi accanto a me.
-Si tutto bene- mentii, non avevo intenzione di aprirmi con nessuno, soprattutto con lui.
-Selene, so leggere le opere d'arte. Che hai?-
Le...opere d'arte?
Il cuore era un tuono nella notte, la testa scoppiava e i movimenti non mi rispondevano più. Così crollai di nuovo.
Selene sei una stupida
-Non voglio uscire, ho trovato degli amici e un altro po'...- mormorai.
-Ei no, non uscirai sono sicuro- disse prima di abbracciarmi.
E in quell'abbraccio sotto l'alba io capì di amare Matthew. I suoi abbracci non li immaginavo così, li immaginavo freddi come lui, invece erano capaci di riscaldarti anima e cuore. Non mi ero mai sentita così, sembrava come se avesse curato tutto, sembravo avere bisogno di lui per ricucirmi.
Non so cos'è l'amore, non l'ho mai provato per nessuno ma se è una sensazione allora è questa. È il mio cuore mentre Matthew mi abbraccia.
-Buon compleanno- sussurrai.
Me l'ero appena ricordata...
-Perché sei sveglio?- chiesi poi per spezzare il silenzio che si era creato.
-Notte del compleanno- rispose ed io annuii.
-Dai andiamo a dormire, vieni ti accompagno-
Raggiunsi la stanza azzurra e non riuscivo a smettere di sorridere.
quattro inverni io che ti aspetto
consumata da questo vento
è più freddo più freddo più freddo di tespazio autrice
eii ciao a tuttii! il capitolo è cortino e non mi convince pienamente, ma ho voluto pubblicarlo lo stesso. vi avviso che è un periodo scolasticamente parlando molto pieno perciò non so se riuscirò ad aggiornare tutti i giorni...la canzone che sto usando, e poi capirete perchè, è "quattro inverni" di ariete perciò se vi fa piacere ascoltatela!
a prestooo🫶🏻
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i wanna be yours//matthew amici23
FanficLui è un cantante che aspira al rock capace di illudere e ammaliare qualsiasi persona. Lei ha solo la musica nel cuore e tra i tasti di un piano trova se stessa. Riusciranno a far combaciare le loro anime?