21. non puoi starmi lontana.

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mi prese dai fianchi, mi avvicinò sempre di più.

<baciami Grace, fallo se non ti è piaciuto che Daniel ti abbia toccata>
guardò con rabbia i miei occhi rilassati.

esitai un po'.
lo baciai. poggiò le sue mani sul mio fondoschiena sollevandomi da terra.

<Tom>
mi staccai

<ti amo>

annuì e riprese a baciarmi.

non mi ha mai ricambiato un "ti amo" non ha neanche mai osato pronuncarlo.

<rientriamo>
mi rimise a terra.

//Tom Kaulitz//

23:00

mi trovavo in camera mia, solo al buio.

il campanello suonò. scesi le scale.

<si?>
dissi aprendo la porta

<Grace Manson?>
domandò l'uomo almeno alto un metro e ottanta di grossa corporatura.

<come scusi?>

<Grace Manson, è qui?>

mi scansò, dietro apparve Giselle Manson.

<ha fatto abbastanza, può andare>
disse la donna cacciando via di casa una delle tante guardie.

<mia figlia>
mi guardò puntandomi il dito al petto.

<mi dica dov'è>

<non è qui>
mi rilassai

<bugiardo!>
buttò la sua costosa borsa al suolo.

vagò per casa, arrivò alla porta di camera di 'codini'

la spalancò.

<eccoti, stronza!>
urlò con poca classe svegliando sua figlia.

<madre?>
balbettò.

ero fermo allo stipite della porta.

la afferrò. la gettò a terra come un'oggetto.

la afferrò per i capelli, appena in piedi per il collo.

<credevi fosse così facile sfuggirmi?>
la scosse un po'

<credevi che non ti avrei trovata?!>
sbottò ancora.

<madre..>
sussurrò al suo orecchio

<mi lasci stare.. sto bene qui>
la lasciò.

la guardò. la graffiò.

<PENSANO TU SIA SCAPPATA!>
le urlò in faccia

<È COSÌ, NON TORNERÒ DA TE!>
disse Grace di rimando.

<non puoi obbligarmi..>
si abbandonò al suolo tra un singhiozzo ed un'altro.

<Grace..>
disse piano

<torna a casa..>

<non verrà>
intervenni io

<chi è lei per dirlo?>

<non ha importanza, non verrà!>
ripetei convinto facendomi avanti all'elegante cospetto di Giselle Manson.

mi osservò dalla testa ai piedi. prese Grace. scappò.

nero. vidi tutto nero.

-

<CAZZO!>
urlai

<che è successo?>
si precipitò da me Bill.

<Grace, dove cazzo è?>
<sua madre dov'è?>

<Tom stai delirando, Grace dorme>

<ne sei sicuro?>
accesi la luce sul comodino.

<va a vedere tu stesso>

-

coperte rimboccate, capelli rossi sparsi per il cuscino, era veramente lì..

"perché ho così paura che la portino via?"

<Grace..>
mormorai al suo orecchio,
la baciai sulla clavicola.

<non puoi stare lontana da me.. capito?>

si girò.

Agire da attori - Tom Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora