POV Valentina
"Beh, questo è perché non riesco a smettere di pensare a te."
A quella frase pronunciata con dolcezza da una coppia seduta nel tavolo accanto al nostro sentii il cuore perdere un battito.
Dal giorno in cui si era presentato alla mia porta senza preavviso, di Stash non avevo più avuto notizie. Ero stata così stupida da espormi, e lui si era rivelato per quello che era.
Continuavo a ripetermi che, in fondo, era stato meglio così. Che era un bene che non avesse insistito, perché se lo avesse fatto la mia risoluzione a respingerlo prima o poi sarebbe crollata. Che quel qualcosa che credevo di aver intravisto, evidentemente non doveva essere stato reale. Che l'ultima cosa di cui avevo bisogno era illudermi un'altra volta.
Continuavo a ripetermi tutto questo, non fosse altro per mettere a tacere quella piccola e fastidiosa parte di me che segretamente sperava di veder comparire il suo nome ogni volta che il mio cellulare squillava.
"Vale." La mia amica mi posò davanti una tazza fumante costringendomi a riemergere da quei pensieri. "Il tuo caffè."
"Grazie, Klaudia" le sorrisi.
"Hai la testa particolarmente tra le nuvole?" mi chiese lei,unendosi al tavolo dell'affollata caffetteria insieme a me e Paola.
"Succede spesso ultimamente," osservò Paola, come se io non fossi presente, "Ha il cuore spezzato."
"Non ho il cuore spezzato!" protestai vivacemente.
"Infatti non hai passato l'ultima settimana ad ascoltare canzoni deprimenti e a controllare il telefono ogni quindici minuti" - replicò la mia amica bionda in tono accondiscendente.
"Chi è il bastardo?" domandò Klaudia prendendo la sua tazza tra le mani e soffiando sul liquido bollente.
"È stato solo un momento di debolezza che non accadrà più" risposi, affrettandomi a ribadire un'altra volta "Ma il mio cuore è perfettamente integro, grazie tante."
"Guarda che io ti capisco, Vale. È praticamente la storia della mia vita," continuò Klaudia lanciandomi un'occhiata simpatizzante. Eravamo perfettamente a conoscenza delle leggendarie sfighe sentimentali di Klaudia Pepa. "Vi ricordate quel Michele? Sempre a confrontarmi con il fantasma della sua ex. E quel Luca che mi ha portato a letto e poi è sparito?"
"Dai, non mi sembrava che le cose andassero male con ... come si chiama? Michele?" le chiesi nel tentativo di rincuorarla un po'.
"Sì, finché non mi ha scaricata perché, a detta sua, gli sembrava di uscire con sua sorella" commentò Klaudia con una certa amarezza.
"Mi spiace, tesoro," la consolò Paola posandole una mano sul braccio in tono comprensivo.
"Ma sapete cosa vi dico? Sono stufa di farmi sempre usare da tutti. Da questo momento si cambia musica e ci sarà una nuova Klaudia," esclamò soddisfatta.
"Se lo dici tu," rispose Paola. lanciandomi un'occhiatina complice a indicare che credeva ben poco nei propositi della nostra amica.
"Facile dirlo per te," proseguì Klaudia rivolgendosi a Paola, "Hai un ragazzo che ti invidiano tutte."
"Non mi posso lamentare," convenne Paola con un'alzata di spalle. "Ma il discorso è che io, a differenza vostra, penso sempre positivo. Tu," puntò un dito verso Klaudia, "ti ritrovi a essere usata, perché sei tu che lo permetti. E tu ..." Questa volta il suo dito e il suo tono accusatorio si spostarono su di me. "... non farmi neanche iniziare. Non dai mai una seconda possibilità, solo perché sei spaventata a morte all'idea di lasciarti andare."
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• The kolors eyes •
FanfictionValentina ha lasciato Roma per Milano, si è creata molte barriere per paura di soffrire e non si lascia coinvolgere in storie troppo serie. Stash , frontman dei The kolors ha un passato turbolento , molta amarezza e alcuni conti in sospeso...