POV Valentina
Quando Klaudia mi aveva detto che Paola poteva farci entrare senza problemi all'inaugurazione di un night club particolarmente esclusivo, avevo completamente mancato di fare il collegamento tra le due cose. Ennesima dimostrazione di come la mia mente si fosse ormai ridotta ad essere tanto importuna nel suo continuo farmi pensare a lui, quanto inutile quando si trattava di registrare cosa stesse davvero accadendo intorno a me.E così, nel tempo in cui l'onnipresenza del logo costituito da una M elegantemente delineata riuscì finalmente a fornirmi il pezzo mancante necessario per realizzare dove mi trovavo, Klaudia mi aveva già trascinato oltre un primo locale affollato di gente, oltre un energumeno in giacca e cravatta, oltre l'ingresso dell'area vip.
In pratica, oltre il punto di non ritorno.
Molto meno accalcata rispetto allo spazio precedente, ma ugualmente movimentata, la sala dove ci ritrovammo era avvolta in una soffusa penombra di ombre e colori, che sembravano impacchettare l'insieme di divanetti appartatati, ragazze in abiti succinti e bizzarri cocktail variegati come una costosa ed eccentrica carta regalo.
Quando intravidi Paola in un divanetto ad angolo, adagiata contro Cristian con le gambe elegantemente accavallate, in un corto tubino ricamato in oro e nero che la stava semplicemente da dio, per un attimo quasi stentai a riconoscerla.
Cristian fu il primo a notare la nostra presenza. Sorridendo nella nostra direzione, ci indicò a Paola sussurrandole qualcosa nell'orecchio, gesto al quale anche la nostra amica si voltò verso di noi, alzandosi quindi per venirci incontro.
"Sono così contenta che siate venute!"
Abbracciò Klaudia ma esitò nel rivolgersi verso di me, evidentemente incerta di quale approccio tenere nei confronti di una coinquilina a cui negli ultimi giorni aveva avuto difficoltà anche a chiedere di passarle lo zucchero.
"Sei uno schianto, Pao," mi complimentai infine, dopo lunghissimi ed imbarazzati secondi passati a guardarsi senza dire niente.
Paola sorrise sollevata e si passò orgogliosa le mani lungo i fianchi graziosamente fasciati.
"Ti piace? È un regalo," ammiccò con lo sguardo in direzione di Cristian, che da breve distanza continuava ad osservarci sorseggiando il suo drink.
Aggrottò appena la fronte nel tornare a scrutarmi, aggiungendo con aria dispiaciuta, "Klaudia mi ha detto ... Mi dispiace, avrei preferito non aver avuto ragione."
Scossi la testa per invitarla a lasciar perdere quel discorso. Non importava a quale sforzo, o quanto quel groppo all'altezza del petto continuasse a crescere ad ogni mio reiterato tentativo di ignorarlo: non avrei permesso a colui che non doveva essere nominato di continuare a farsi spazio dentro ai miei pensieri.
"Lascia stare, va bene così."
"Fai bene, non ci pensare, hai solo bisogno di divertirti. Andiamo!"
Paola afferrò con una mano me e con l'altra Klaudia, invitandoci a seguirla e a prendere posto là dove Cristian continuava ad attenderla. Si sedette di nuovo accanto a lui, che le passò un braccio attorno alle spalle attirandola verso di sé e mi salutò rivolgendomi un mezzo sorriso. "È bello rivederti, Vale."
***
Avevo perso di vista Paola da più mezz'ora, mentre Klaudia potevo ancora scorgerla nei pressi del bancone, dove era stata approcciata da un ragazzo al quale non aveva smesso di sorridere per tutti gli ultimi quindici minuti. Mi ritrovai ad osservare l'insieme di umanità disparata e scintillante che si mescolava e si agitava al ritmo della musica, in un vivace spettacolo al quale non riuscivo a fare parte, e ad ammettere di non avere la minima idea di cosa pensassi davvero di fare in quel posto, o del perché fossi ancora lì, seduta in disparte con un cocktail decisamente più alcolico del normale a portata di mano che però non avevo alcuna voglia di toccare.
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• The kolors eyes •
FanficValentina ha lasciato Roma per Milano, si è creata molte barriere per paura di soffrire e non si lascia coinvolgere in storie troppo serie. Stash , frontman dei The kolors ha un passato turbolento , molta amarezza e alcuni conti in sospeso...